Accademia della Crusca: "In inglese anche mail è neutro e in italiano trova dei corrispondenti in 'posta' e 'corrispondenza' femminili. Anche nel recente Grande dizionario italiano dell'uso di Tullio De Mauro la parola e-mail è indicata come sostantivo femminile invariabile. Il femminile si ha spesso per analogia semantica, cioè un prestito riceve il genere di un sostantivo nella lingua ricevente che ha un significato affine (es. la star, la gang, la performance, la nomination).
E' però abbastanza diffusa l'alternanza, per quel che concerne il genere, nell'uso di questo termine e questa incertezza ritengo sia prodotta da due principali fattori:
1) La presenza di altri termini inglesi formati che hanno acquisito il genere maschile dal neutro inglese, considerato come genere più adattabile al maschile in quanto comunque meno marcato, in italiano, rispetto al femminile.
2) Il corrente uso metonimico cui è sottoposto il termine, per cui dal più generale 'posta elettronica' è arrivato immediatamente ad indicare il singolo 'messaggio' inviato tramite posta elettronica. In questo processo entra in gioco una nuova parola 'messaggio' (peraltro molto diffusa anche nella forma 'messaggino' per indicare i brevi testi che si inviano con i cellulari) che introduce il genere maschile e genera confusione e incertezza (in particolare in chi non conosce l'inglese), insinuando il dubbio, che può essere rafforzato anche dalla casualità per cui le due parole hanno anche la stessa iniziale, che mail abbia come forma corrispondente italiana messaggio, quindi una parola di genere maschile."
Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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