Questo articolo era stato pubblicato inizialmente su Wired.it, dove ora non è più disponibile, per cui lo ripubblico qui.
Stanno rimbalzando nei blog e nei siti dei giornali online (MSNBC, Examiner, Giornalettismo, TGCom, Leggo) e in televisione (Studio Aperto) dei video ufologici che sarebbero stati ripresi a Gerusalemme il 28 gennaio scorso e mostrano da angolazioni differenti una sfera luminosa che fluttua apparentemente sulla verticale della Spianata delle Moschee e poi schizza verso il cielo a velocità incredibile.
Uno di questi video è attribuito a un cineamatore di Tel Aviv, Eligal Gedailovic o Eligael Gidlovitch, e la sua pubblicazione su Youtube è stata notata da AllNewsWeb, sito non certo noto per la sua rigorosa verifica delle fonti, che ha rivendicato lo scoop affermando che il video è “uno dei più interessanti mai ripreso” e ha poi segnalato l'esistenza di un secondo video che mostra lo stesso evento e sembra quindi autenticare la prima ripresa.
In realtà c'è ben poco di interessante in questi video, a parte l'occasione di riempire senza fatica gli spazi vuoti dei giornali e dei blog: hanno tutte le caratteristiche dei soliti video manipolati che abbondano nei siti ufologici poco attenti. L'UFO, infatti, è semplicemente un puntino indistinto che si muove nel cielo notturno, facilissimo da aggiungere con un ritocco digitale. Roba già vista, insomma, e di certo non sufficiente a dimostrare che si tratti di visitatori extraterrestri.
Ma poi spunta un terzo video che dichiara di mostrare lo stesso evento da un'altra angolazione: stavolta l'oggetto misterioso è ripreso da una distanza minore e ha un aspetto globulare e mutevole. Si tratta allora della smoking gun dell'ufologia?
Purtroppo no. Infatti è già disponibile un'analisi video (segnalata dalla sezione Ufo e Alieni di NewNotizie) che mostra i segni della falsificazione: stabilizzando il video si nota che lo spostamento degli elementi in primo piano, dovuto al tremito della mano di chi effettua la ripresa, non è sincronizzato con lo spostamento dello sfondo. In altre parole, le due parti del video sono state riprese separatamente e poi composte digitalmente in modo maldestro. Stabilizzando il secondo video si nota lo stesso errore di sincronizzazione, ma fra l'“UFO” e il panorama, come mostrato da quest'altra analisi.
Nel terzo video si notano invece due particolari rivelatori che chiariscono la tecnica utilizzata per la falsificazione. Il primo è che il panorama di Gerusalemme è assolutamente identico a quello che si vede in questa foto di Wikipedia (ringrazio un lettore, Rubik, per la segnalazione); il secondo è che quando la ripresa effettua una zoomata diventa visibile una tipica griglia di pixel da monitor, come si può vedere nel dettaglio qui accanto. L'immagine dell'“UFO”, però, non ha questa griglia: segno che ha un'origine differente rispetto allo sfondo.
In questo caso non si tratta di un trucco digitale, ma di un effetto fisico: il realizzatore del video ha ripreso un monitor sul quale era visualizzata l'immagine di Gerusalemme e ha fatto in modo che una piccola sorgente luminosa (per esempio una torcia) si riflettesse nel vetro del monitor. Un effetto facile da ottenere, tanto che in pochi minuti ho realizzato anch'io un video analogo.
Il caso è insomma una bella dimostrazione di come sia facile creare un video ufologico fasullo ma credibile quanto basta per essere segnalato dai media (che difficilmente ne pubblicheranno la smentita) e di quante tecniche differenti possano essere utilizzate a questo scopo. Naturalmente non mancano gli irriducibili: Allnewsweb insinua che il terzo video sia stato “inserito deliberatamente in questo evento per screditarlo,” dimenticando che anche i primi due sono stati smascherati. È dura mollare uno scoop. Anche quando si rivela una bufala.
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