Il primo passo, sorprendentemente, è non annullare subito la carta di credito usata per gli acquisti. La carta va lasciata temporaneamente attiva per poter ricevere il rimborso.
Il passo successivo è verificare se gli addebiti passano tramite Google: lo si vede facilmente nell’estratto conto della carta, dove questi addebiti saranno prefissati dalla parola “GOOGLE” seguita dal nome dello sviluppatore dell’app, come mostrato in questo esempio:
GOOGLE*Deemedya INCSe gli addebiti non sono prefissati da “GOOGLE”, non sono stati fatti all’interno di Google Play e occorre trovare un’altra strada, che dipende dall’identità indicata sull’estratto conto della carta di credito.
GOOGLE*Hutch
GOOGLE*BearbitStudios
GOOGLE *FluffyFairyGam
GOOGLE*Mobirate
GOOGLE*Halfbrick
GOOGLE*MyA
GOOGLE*Noodlecake
Una volte acquisite queste informazioni si può chiedere appunto un rimborso nella maniera descritta qui nelle pagine di supporto di Google, alla voce “Richiedi un rimborso sul sito web Google Play”, che serve proprio per i casi nei quali gli addebiti non sono stati causati intenzionalmente da un truffatore esterno ma sono stati prodotti per errore da un minore in famiglia.
Potete monitorare lo stato del vostro reclamo in questa pagina.
Per evitare altri incidenti di questo genere, conviene poi andare nel proprio account Google Play e togliere i dati delle propria carta di credito, usando invece le apposite carte prepagate.
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