La ragione della chiusura anticipata è la scoperta di un’altra falla, dopo quella che aveva ispirato la decisione di chiudere Google+.
Quest’altra falla permetteva agli intrusi di carpire nomi, età, genere, stato delle relazioni, indirizzi di mail, indirizzi di abitazione, professioni e/o scuole frequentate e in generale le informazioni del profilo anche quando l’utente le aveva impostate come private.
Sono state risparmiate, per fortuna, le password, anche se i dati personali resi pubblici sarebbero stati sufficienti in molti casi per operazioni di sorveglianza, stalking o molestia. Il danno riguardava circa 52 milioni di utenti.
Se avete immesso in Google+ dati che volete conservare, sbrigatevi a farlo: avete poco più di tre mesi di tempo. Potete farlo anche subito, con questa procedura:
- Andate a Google Takeout (takeout.google.com)
- Nell’elenco di tipi di dati, cliccate su Deseleziona tutto
- Attivate solo la selezione di G+1
- Andate in fondo all’elenco e cliccate su Avanti
- Scegliete il formato del file e il metodo di consegna
- Cliccate su Crea archivio.
Buon lavoro.
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