Un po' di gente se l'è presa per un mio recente tweet sul ruolo della scienza.
Questo:
Molti di questi critici hanno tirato in ballo gli errori o i disastri
combinati dalla scienza: le bombe atomiche, l’inquinamento, eccetera. In
realtà in quegli errori la scienza non aveva colpa. La colpa stava altrove. Vi
racconto una storia che spiega cosa intendo con "scienza" e con il suo ruolo
reale nella nostra vita. È una piccola fetta di una storia più grande di cui
ho scritto qualche anno fa su
Le Scienze.
Negli anni Ottanta le auto andavano a benzina contenente piombo tetraetile (un
antidetonante per migliorare il funzionamento dei motori). Alcuni genitori si
preoccupavano dei danni che il piombo rilasciato nei gas di scarico poteva
arrecare ai bambini. Se avete meno di quarant’anni, probabilmente non sapete
nulla di questa storia e sicuramente non l’avete vissuta. Non avete il ricordo
viscerale, impiantato nelle narici, di quei gas di scarico. Io purtroppo sì.
Nel Regno Unito come in tanti altri paesi, in quegli anni, i genitori si
organizzarono in comitati anti-piombo, volantinando e facendo proteste. Erano
gli antivax di allora? No, perché portarono prove robuste e
indiscutibili.
Queste prove furono fornite dalla scienza, e furono fornite
nonostante politici e imprenditori cercassero di sminuire la gravità
del problema.
Questo è Robin Russell Jones, uno degli scienziati che mise in guardia a
proposito dei danni cognitivi e comportamentali causati dal piombo. Danni
misurabili e quantificabili.
Esposti ai livelli di piombo presenti nell'aria delle città, i bambini
erano più violenti, più aggressivi, meno capaci di concentrarsi. Nel 1971 nel
mondo furono immesse quattrocento
mila tonnellate di piombo, aggiunte alla
benzina delle nostre auto.
Il governo britannico rispose minimizzando il problema e negando
l'evidenza scientifica. Octel, l'azienda che produceva il piombo, negò che il
problema dei bambini fosse colpa del suo prodotto. La scienza parlava chiaro, ma
andava contro gli interessi della politica e delle aziende.
Questo è Jack Winterbottom, direttore della Octel, che disse pubblicamente che
"i rischi... sono stati grossolanamente esagerati".
Si sostenne che i problemi cognitivi e comportamentali fossero colpa delle
classi sociali più povere, che vivevano in case tinteggiate con pitture
fatiscenti o tubature vecchie. Tutto pur di non dare la colpa a Madama
Automobile e all'industria che la circondava.
Insomma, i bambini dei poveracci erano deficienti per colpa dei poveracci.
Bastava vivere in una bella villa in un parco per risolvere il problema. Ergo,
i ricchi erano per definizione più intelligenti e più adatti a governare e
dirigere. I poveracci s'arrangiassero.
Se a questo punto vi viene in mente Star Trek, state pensando alla
puntata
"The Cloud Minders"
("Una città tra le nuvole"), in cui c'è un pianeta dove i ricchi vivono
nell'atmosfera pulita e i minatori che li riforniscono vengono considerati
bruti e inferiori per natura: impossibili da includere in una società civile.
Ma i nostri eroi scoprono che in realtà i minatori sono resi aggressivi e
violenti non solo dalla discriminazione che subiscono, ma anche dal gas che
respirano.
Star Trek sapeva affrontare già negli anni Sessanta temi che
nessuno osava toccare. Lo faceva con contorno di azione, alieni, fantascienza
e graziose fanciulle, ma sotto traccia c'erano lezioni morali a badilate.
In quella puntata di Star Trek bastò una dimostrazione molto pratica e
drammatica per far cambiare idea a tutti. Qui sulla Terra, invece, servì la
scienza. Gli studi sugli animali furono decisivi.
I topi da laboratorio non vivevano in case fatiscenti o con tubature tossiche;
erano tutti nello stesso ambiente ed erano biologicamente uguali. Ma quelli
esposti al piombo dei gas di scarico delle auto lottavano fra loro molto di
più e diventavano aggressivi.
Nel Regno Unito fu fatta trapelare alla stampa una lettera del consulente
medico primario del governo, Sir Henry Yellowlees, che diceva chiaramente al
governo stesso che era altamente probabile che il piombo nella benzina stesse
riducendo permanentemente il quoziente intellettivo di molti bambini
britannici.
A quel punto la posizione di governo e industria di far finta di nulla divenne
insostenibile e nel 1983 il governo britannico decise di bandire il piombo
dalla benzina. Ma la benzina senza piombo costava più della "normale".
E ovviamente serviva un'automobile nuova, dotata di marmitta catalitica e di
un motore in grado di gestire il carburante senza piombo. Insomma, chi voleva
contribuire un pochino, nel suo piccolo, a migliorare l'ambiente doveva
spendere di più. Qualunque parallelo con la situazione attuale delle auto
elettriche rispetto a quelle diesel o benzina è assolutamente non casuale.
Sei anni dopo, nel 1989, fu finalmente introdotta una tassa sulla benzina con
piombo. La senza piombo costava così meno della normale. Bastarono
sei soli anni di incentivazione della benzina senza piombo per veder
crollare dell'80% i livelli di piombo nei bambini britannici.
Nel 2011 l'ONU
dichiarò
che l'eliminazione del piombo aveva fatto risparmiare
2,4 mila miliardi di dollari
l'anno in costi medici e sociali. Con buona pace di chi dice che l'ecologia
costa.
Questa rivoluzione, questo successo nel migliorare le cose, è merito della
scienza. Andando contro la politica e l'industria. Quelli che molti
commentatori al mio tweet hanno additato come errori o contraddizioni della
scienza sono in realtà bugie o manipolazioni della politica o dell'industria.
Sono passati 40 anni da quelle decisioni sulla benzina e sul piombo.
Guardatevi intorno e chiedetevi in quali altri campi le evidenze scientifiche
vengono ignorate o liquidate dai politici e dall'industria in cambio di un
tornaconto immediato, senza pensare al lungo termine.
Questo è il ruolo della scienza, del metodo scientifico, nella nostra
vita. Tirar fuori i fatti, verificarli pazientemente, correggerli se
necessario, e presentarli per quelli che sono, non importa quanto siano
sgradevoli o politicamente scomodi, non importa quanto siano irritanti o
sovversivi agli occhi dei benpensanti e dei tradizionalisti, per darci modo di
decidere cosa fare.
La scienza scopre l'atomo: ma sono i politici a usarlo per fare bombe "per
difendere i bambini". Sono i politici a decidere se fare o non fare
lockdown, se vendere sigarette, se consentire l'uso di diserbanti o di
additivi nei cibi. E i politici li eleggiamo noi.
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La fonte di questa storia è
The petrol that was poisoning children, della BBC. Le considerazioni sociali e politiche sono mie.
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