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2010/12/14

Diretta su Wikileaks alle 11.10 su RSI (ReteUno)

Assange Persona dell'Anno 2010? Ne parliamo alla radio stamattina


L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Stamattina alle 11.10 sarò in diretta sulla Rete Uno della RSI (streaming) per parlare di Wikileaks per una cinquantina di minuti insieme agli esperti nel programma Millevoci di Nicola Colotti.

Intanto i lettori di Time hanno votato in massa per nominare Julian Assange Persona dell'Anno con 382.020 voti, staccando nettamente il secondo classificato, il primo ministro turco Erdogan.

Arrivano anche gli emuli di Wikileaks. Debutta OpenLeaks, gestito dall'ex numero due di Wikileaks Daniel Domscheit-Berg, che avrà un approccio differente: fornirà un luogo anonimo nel quale depositare informazioni scottanti e poi le passerà ai media (Punto Informatico).

La Electronic Frontier Foundation riassume gli attacchi contro Wikileaks e segnala un'analisi (PDF) autorevolissima degli aspetti legali della vicenda, redatta dall'ufficio legale del Congresso degli Stati Uniti (Congressional Research Service), che mette in guardia contro le richieste, fatte da vari politici, di incriminare o addirittura assassinare Julian Assange. Infatti Assange non è un traditore (non è cittadino USA) e non è una spia (non ha sottratto lui i documenti riservati).

Inoltre c'è il precedente pesantissimo dei Pentagon Papers: nel 1971 Daniel Ellsberg, un militare americano, rilasciò ai giornali (inizialmente al New York Times e poi ad altre testate) 7000 pagine di un resoconto ufficiale segreto del vero andamento (disastroso) della guerra in Vietnam, che portò l'opinione pubblica statunitense ad essere contraria al conflitto. L'allora presidente Nixon fece bloccare la pubblicazione, ma la Corte Suprema gli diede torto. Così l'amministrazione Nixon fece di tutto per screditare la fonte e inviò anche degli agenti CIA per aggredire o assassinare Ellsberg, che dopo un periodo di latitanza si costituì. Vi ricorda qualcosa? Promemoria per chi sta preparando roghi mediatici: le accuse a Ellsberg furono annullate e Nixon si dimise in seguito allo scandalo Watergate.

Altre info: PayPal ha sospeso il conto di Wikileaks dopo aver ricevuto una semplice lettera dal Dipartimento di Stato USA (BBC); il MELANI commenta gli attacchi a PostFinance (Swissinfo.ch); chi ha partecipato agli attacchi usando il tool di DDOS "punta-e-clicca" LOIC (Low Orbit Ion Cannon), che ha messo in crisi Paypal, Mastercard e Visa, ha probabilmente divulgato il proprio indirizzo IP (BoingBoing; Gizmodo; BBC); Amazon rifiuta di ospitare i file di Wikileaks, ma è ben contenta di venderli come libro; alcune dichiarazioni contraddittorie di Assange; nove delle chicche più scottanti dei documenti divulgati fin qui (Alternet), per non parlare della lista segreta dei 287 siti vietati in Italia (mirror); la cauzione rifiutata ad Assange nonostante l'appoggio di personalità di spicco britanniche (BBC); Wikileaked, il sito del Washington Post dedicato ai documenti pubblicati da Wikileaks; una visita al datacenter svedese che ospita Wikileaks (BBC); e un elenco delle rivelazioni più significative e imbarazzanti finora emerse dalla piccola frazione di documenti resa pubblica (BBC).

Assange è atteso in tribunale oggi per una nuova richiesta di libertà provvisoria su cauzione. Stando al suo avvocato Mark Stephens, il giornalista è in isolamento mediatico: “non ha accesso al mondo esterno”; secondo il giornalista John Pilger, che gli ha parlato nel carcere di Wandsworth e che si era offerto come garante per la libertà provvisoria, Assange è “in isolamento in un braccio di punizione” (BBC).

Aggiornamento (16:50): La richiesta di scarcerazione su cauzione è stata accettata. Assange resterà in carcere per almeno 48 ore in caso di un possibile appello da parte della pubblica accusa. La cauzione è stata fissata in 200.000 sterline (236.000 euro, 305.000 franchi) e Assange dovrà consegnare il proprio passaporto, rispettare un coprifuoco e indossare un bracciale elettronico di localizzazione (BBC). Sarà libero fino alla prossima udienza, fissata per l'11 gennaio 2011 (NY Times).


Ancora una volta, con sentimento: Wikileaks non è Wikipedia


Gli amici wikipediani mi chiedono di sottolineare di nuovo che non c'è nessun legame fra Wikipedia, l'enciclopedia libera, e Wikileaks, a parte le prime quattro lettere del nome. Questo è forse ovvio per noi internauti, ma evidentemente non lo è per il presidente francese Sarkozy e per altri personaggi di spicco che hanno commesso gaffe piuttosto patetiche, come racconta bene The Signpost di Wikipedia. Facepalm cosmico, lo so.

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