Chi ce l'ha con Google? Sta infatti circolando una serie di e-mail che si spacciano per comunicati stampa e che avvisano di inesistenti pericoli per i frequentatori del celeberrimo motore di ricerca. Faccio brevemente il punto della situazione.
Il "comunicato Microsoft"
E' in giro un e-mail il cui mittente dichiara (falsamente) di essere "info@microsoft.it", con l'oggetto "Comunicato Microsoft". Il testo è questo:
"Gentile utente, un imprevedibile conflitto nei servers di un importante motore di ricerca, sta diffondendo nei PC degli utenti Internet, specialmente in Italia, alcuni errori nel file registro che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del sistema operativo Windows. Non si tratta di virus, ma di conflitti generati da programmi che copiano e spediscono abusivamente la posta elettronica archiviata. Tali programmi si autoinstallano mentre si e' connessi con i servers contaminati. Abbiamo accertato che tale contaminazione sta particolarmente interessando il motore di ricerca Google."
"L'espansione del problema potrebbe avere preoccupanti conseguenze. La
preghiamo pertanto di aggiornare il suo Internet Explorer con la patch
cumulativa 2003 che potrebbe migliorare la sua sicurezza. E' disponibile fra
gli aggiornamenti Internet Explorer."
"Tuttavia, cio' non e' sufficiente per garantirle al 100% la risoluzione dei problemi segnalati, quindi sarebbe opportuno che, in attesa di soluzioni definitive, Lei si astenga da connessioni Internet con i seguenti siti contaminati: google.it, google.com, e in misura minorecaltanet.it."
Sia ben chiaro: il comunicato NON proviene da Microsoft, come confermato direttamente da Microsoft qui:
http://www.microsoft.com/italy/stampa/articolo_sez39info1422.htm
Le cose che dice sono, fra l'altro, tecnicamente insensate; non c'e' alcun pericolo particolare di "errori nel file registro" causati da una visita ai siti citati. Mi sembra abbastanza ovvio che l'unico scopo di questo messaggio è gettare fango sulle società citate. Si vede che qualcuno ce l'ha con Google e con Caltanet.
Vi suggerisco pertanto di NON diffondere questo appello.
Il virus mandato da "support@microsoft.com"
Il "comunicato Microsoft" di cui sopra non va confuso con l'altro messaggio che circola in questi giorni e sembra anch'esso provenire da un indirizzo Microsoft, per la precisione "support@microsoft.com". Quest'altro messaggio ha allegato un virus e naturalmente non è di provenienza Microsoft, come potete leggere dalla smentita:
http://www.microsoft.com/italy/stampa/articolo_sez39info1426.htm
Microsoft ha sporto denuncia per l'accaduto.
La "notizia" di New Media/Buongiorno.it
Per complicare ulteriormente la situazione già confusa, è comparso da poco un nuovo allarme a proposito di Google, che parrebbe provenire dal notiziario NewMedia di Buongiorno.it. Secondo il newsgroup it.news.net-abuse, si tratta di una bufala, probabilmente ad opera di uno spammer. In tal caso è ben confezionata: il presunto autore, Giovanni Cocconi, è effettivamente autore della newsletter NewMedia di Buongiorno.it.
Analizzando l'HTML del messaggio (che mi è arrivato indirettamente, per cui non posso studiarne le intestazioni che chiarirebbero molti dubbi) salta fuori che contiene rimandi a vari siti, fra cui x.jmailer.com, che risulta essere un sito affiliato a Buongiorno.it, e www.spy-software-source.com, che è un sito che vende software per spiare i PC. Tuttavia i rimandi non sono ai soliti Web bug, ma a vere e proprie immagini e loghi (usabili comunque come sistema di analisi del successo di una campagna spammatoria).
Ho scritto a Buongiorno.it chiedendo chiarimenti: nel frattempo, comunque, consiglio di ignorare la "notizia". Non è assolutamente vero che "Google spia i propri visitatori" e che "La Polizia Postale italiana, allertata dai comunicati che circolavano in Rete circa la presunta presenza di virus informatici nel famoso motore di ricerca, ha accertato che Google avrebbe effettivamente inserito nei propri servers dei programmi-spia che si autoinstallano nei PC degli utenti non appena costoro cliccano sul pulsante Cerca con Google." Se così fosse, sarebbe davvero strano se nessun altro sito al mondo ne parlasse, non vi pare? E infatti questo allarme compare soltanto nell'appello e non viene confermato da nessuno dei piu' autorevoli siti della Rete.
I casi sono due: o è spam, oppure il giornalista di Buongiorno.it ha toppato clamorosamente. In ogni caso, quello che dice l'appello è falso e va assolutamente ignorato. Usate Google con tranquillità.
Ciao da Paolo.
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.