Oggi vi segnalo, con l'aiuto di Bob e Patrick, due leggende metropolitane che furoreggiano negli USA e sicuramente, con l'aiuto di qualche buontempone e di una folta schiera di creduloni, arriveranno presto anche in Italia, magari in versione modificata.
Già che sono in tema, in fondo a questo articolo troverete un'altra bufala tutta italiana: il Batman erotico di Siena.
MODEM GRATIS? NON CI CASCO!
Attenzione: se ricevete messaggi secondo i quali PC Mall (o un altro negozio d'informatica) vi ha estratto a sorte e avete vinto un nuovo modem US Robotics 56kbps, non credeteci: è una bufala.
Il messaggio dice che se pagate le spese di spedizione il modem sarà vostro. Tutto quello che dovete fare è dare il vostro numero di carta di credito per pagare le spese.
MAI, MAI dare il proprio numero di carta di credito a nessuno in questo modo! E' uno dei più vecchi trucchi per frodarvi soldi.
Qualunque sia la provenienza del messaggio, ignoratelo. Non è vero.
E' una truffa. Una volta ottenuto il numero di carta di credito, il truffatore può addebitarvi quello che gli pare, comprese visite a siti porno a pagamento che sarà _molto_ difficile spiegare quando compariranno nel vostro estratto conto...
Nel caso specifico il mittente era l'indirizzo modemX2@premiumproducts.com e il messaggio diceva che la PC Mall Inc. aveva estratto a sorte dei modem. La società esiste veramente: PC Mall è uno dei più grandi rivenditori di computer via Internet in USA e lo trovate presso http://www.pcmall.com/ (ovviamente non regala modem a nessuno).
Tuttavia, ripeto, i dettagli non hanno importanza. Quel che conta è la regola generale: mai dare il proprio numero di carta di credito a sconosciuti che vi dicono che avete "vinto" qualcosa, basta pagare un "contributo spese". La regola vale, beninteso, non solo nel ciberspazio.
LE BUFALE NON MUOIONO MAI
a dimostrazione del fatto che le bufale, come le leggende metropolitane, hanno una sopravvivenza lunghissima, ve ne riassumo una che riguarda i veterani dell'esercito americano. Secondo questa bufala, questi veterani possono chiedere una sorta di indennità extra, a patto di inoltrare la relativa domanda con nome, indirizzo, numero di matricola e mansione a una casella postale di Philadelphia.
La cosa interessante di questa bufala è che risale addirittura alla guerra in Vietnam. Da venticinque anni continua a viaggiare tramite tutti i mezzi di comunicazione. Ogni tanto fa capolino anche sui giornali USA.
Se volete i dettagli, li trovate presso
http://urbanlegends.miningco.com/library/weekly/aa050698.htm
Questo è uno dei migliori siti dedicati alle bufale e alle leggende metropolitane.
Batman erotico di Siena: non esiste
Quello che segue è farina del mio sacco e me ne assumo le responsabilità del caso. Bob e Patrick non c'entrano.
Ricordate la notizia dell'uomo che si era vestito da Batman per compiere acrobazie erotiche con la sua partner (legata al letto) e nel balzo dall'armadio si era fantozzianamente sfracellato sul pavimento, tanto che era stato necessario l'intervento dei pompieri, chiamati dai vicini a causa delle grida della imbarazzatissima partner?
I giornali ci si sono buttati a pesce (se mi scusate il gioco di parole) e ci hanno ricamato teorie sulla psiche degli italiani e su come stiamo degenerando e quanto siamo in una società trasgressiva e malata. Sociologi si sono mobilitati a disquisire perché uno si debba travestire da Batman piuttosto che da Robin. Torme di giornalisti hanno frugato Siena e dintorni per sapere chi è l'insospettabile Batman.
Tutto inutile. Infatti la storia di Batman è una leggenda metropolitana che circola da anni in vari paesi. Si vede che qualche credulone l'ha raccontata a un giornalista e lui ha abboccato.
Se si fossero presi la briga di visitare http://www.urbanlegends.com/, il grande archivio delle leggende metropolitane, alla voce "Batman" avrebbero trovato una bella sorpresa.
Infatti la storia del Batman erotico è citata, ad esempio, già nel 1989 dal St. Louis Post-Dispatch ("BATMAN WITH A TWIST LEAPS INTO NOTORIETY" di Elaine Viets).
Jan Harold Brunvand, un esperto in leggende metropolitane, dice che la storia di Batman circola da parecchio tempo. He trovato storie analoghe in Inghilterra e in Nuova Zelanda. La prima versione risale probabilmente al 1988, quando impazzava il film sull'uomo pipistrello. Nelle sue numerose varianti ci sono dei concetti che non cambiano. L'uomo immancabilmente sta fingendo di "salvare" la sua donzella. A volte è travestito da Batman, altre da Tarzan, da Uomo Ragno o da Superman. Il supereroe batte la testa contro il ventilatore a soffitto o finisce KO cadendo da un armadio o da una cassettiera.
Il Seattle Times del 21 gennaio 1990 riporta un articolo intitolato "THE ABSURD WORLD OF TRAVEL -- STRANGE BUT TRUE TALES OF HOTEL, AIRLINE ESCAPADES" di Peter Greenberg.
Stavolta Batman è nel Massachusetts. Una guardia di sicurezza in un hotel di Boston sente le grida di una donna provenienti da una camera. Chiede aiuto, è intrappolata. Con un passepartout apre la porta e trova la donna legata al letto, senza vestiti. Per terra, a poca distanza, c'e' il fidanzato vestito da Batman, pancia a terra e privo di sensi.
Il Chicago Tribune del 30 gennaio 1990, in "How Batman learned he shouldn't fly", di Ann Landers, racconta che una giovane coppia sentiva delle grida agghiaccianti provenire dalla casa dei vicini.
Dopo aver chiamato la polizia ed essersi armati di mazza da baseball, la coppia si diresse verso la casa dei vicini per prestare aiuto. La porta non era chiusa a chiave ed entrarono senza difficoltà.
Seguendo le grida, trovarono la loro vicina, nuda sul letto con mani e piedi legati. Sul pavimento c'era il marito della vicina, privo di sensi, vestito da Batman.
Anche in Italia c'e' chi si occupa di queste leggende e bufale. Fra i tanti, vale la pena di citare almeno il CERAVOLC, CEntro per la RAccolta delle VOci e delle Leggende Contemporanee, Casella postale 53, 15100 Alessandria, che ha anche un sito Internet (http://www.clab.it/cp/leggende/) e pubblica un esilarante notiziario intitolato "Tutte storie".
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.