L’attentato di Nizza di stanotte coinvolge anche Internet e tutti noi. Anche se in casi come questi prevale un senso d’impotenza, in realtà ci sono delle cose concrete che ciascuno di noi può fare per evitare che queste atrocità abbiano ulteriori ripercussioni.
– Non diffondete falsi allarmi, come quello di stanotte per un presunto incendio alla Torre Eiffel: era semplicemente il fumo
– Una foto che sta circolando NON mostra l’attentatore ma Veerender Jubbal, un giornalista canadese di religione sikh, già preso di mira in occasione degli attentati di Parigi di novembre 2015. A sinistra la foto originale, a destra la versione photoshoppata.
– Sono già all’opera gli sciacalli che creano sui social falsi appelli per famigliari dispersi, per burlarsi dei giornalisti oppure attirare clic pubblicitari, Like e follower che fra qualche giorno verranno bombardati di pubblicità spazzatura. Non inoltrateli: fate riferimento soltanto ai siti ufficiali.
– Lasciate perdere i deliri dei complottisti, che fanno sciacallaggio su ogni attentato per attirare seguaci.
– Se siete dalle parti di Nizza, usate il servizio Facebook Safety Check per aggiornare amici, colleghi e famigliari sulle vostre condizioni senza intasare la rete telefonica o cellulare con tante chiamate.
– Non diffondete le immagini scioccanti dell’attentato, neanche per commentarne l’orrore: fareste pornografia del dolore e fareste esattamente quello che vuole il terrorismo amplificando la paura, oltre che mancare di rispetto alle vittime. La richiesta arriva dalla polizia francese oltre che dal buon senso. E pensate ai bambini, ai quali questa pioggia incessante di angoscia e violenza fa solo male: invece di stare incollati ai telegiornali a guardare immagini di sangue che non hanno nessuna utilità, spegnete e provate a stare accanto ai vostri figli. La sfida che ci attende tutti è andare avanti con la vita normale, senza cedere a chi la vuole spezzare, ma riflettendo su quanto sia fragile e preziosa.
Fonte aggiuntiva: Buzzfeed/Vérifié.
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