Un blog di Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale
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2013/08/30
Podcast del Disinformatico del 2013/08/30
Una semplice serie di caratteri manda in tilt Mac, iPhone e iPad
Antibufala: taxi automatici prossimamente offerti da Google
Facebook pubblica i numeri della propria collaborazione con i governi
Anatomia dell’attacco informatico al New York Times
2013/08/29
LibreOffice 4.1.1 disponibile, ma occhio alla versione Mac
Con ancora più piacere ho letto l'annuncio che la regione autonoma di Valencia in Spagna ha migrato a LibreOffice 120.000 PC e risparmiato un milione e mezzo di euro l'anno, per i prossimi cinque anni, perché non dovrà acquistare licenze software proprietarie.
Ma mi devo associare alla raccomandazione di The Document Foundation: in ambiente di lavoro, perlomeno per chi usa Mac, è meglio restare alla versione 4.0.5 di LibreOffice, perché la 4.1.0 e la 4.1.1 hanno un baco che le rende quasi inutilizzabili per chi scrive molto: i caratteri vanno a spasso sullo schermo mentre si scrive e il cursore di testo perde il posizionamento, rendendo impossibile l'editing.
È un baco riconosciuto, che però non mi risulta sia stato corretto nelle nuove release (non è fra quelli risolti nei log di modifica (uno e due). Alla fine ho dovuto reinstallare la 4.0.5.2 dalla disperazione, per cui segnalo qui il problema nella speranza di evitare ad altri la perdita di tempo che ho subìto io. Per fortuna, essendo software libero, non ho dovuto fare salti mortali con codici di licenza e altre turpitudini.
La NASA lancia una sonda per esplorare l’atmosfera della Luna. Eh?
Ma forse c'è di più: forse la polvere lunare levita. A causa delle cariche elettrostatiche indotte dalla radiazione solare e dall'impatto delle particelle cosmiche, i suoi granelli si respingono a vicenda e si sospetta che finiscano per formare delle “nuvole” visibili in controluce.
I dettagli sono in questo video:
Sulla Terra c’è un enorme canyon mai visto da occhi umani. Eccolo
Si sospetta che prima della formazione della coltre tombale di ghiaccio, in questo canyon scorresse un grande sistema fluviale. Abbiamo sotto il naso segreti immensi. Chi avrebbe mai detto che una struttura geologica così grande sarebbe rimasta totalmente sconosciuta fino al ventunesimo secolo?
Attacco chimico in Siria: pochi fatti, molte fantasie
Faccio brevemente il punto delle poche fonti non propagandistiche e di parte che possono gettare luce sul presunto attacco chimico avvenuto vicino a Damasco, in Siria, visto che i complottisti da tastiera si stanno dando parecchio da fare ipotizzando, per esempio, che si tratti di una messinscena organizzata dagli Stati Uniti, dai paesi occidentali o pro-occidentali oppure dalle forze siriane contrarie al governo di Assad per giustificare un attacco, secondo un copione già visto un po' troppe volte nella storia recente.
Il problema di questo dramma è che non ci si può fidare di nessuna delle parti coinvolte. Ognuna cerca di tirare acqua al proprio mulino di propaganda, e a differenza di altri casi (11 settembre, per esempio) non ci sono riscontri oggettivi di natura tecnica che possano chiarire oltre ogni dubbio come stanno le cose.
L'unico riscontro che si avvicina all'oggettività che ho trovato finora è il rapporto di Medici Senza Frontiere, che dice che tre ospedali hanno “accolto circa 3600 pazienti che manifestavano sintomi neurotossici nel giro di meno di tre ore la mattina di mercoledì 21 agosto 2013. Di questi è stato asserito che ne sono morti 355.” MSF, insomma, non ha riscontri di primissima mano e i suoi membri “non sono stati in grado di accedere a queste strutture”.
MSF aggiunge anche che “non può confermare scientificamente né la causa di questi sintomi né stabilire chi è responsabile dell'attacco. Tuttavia i sintomi riferiti dei pazienti, insieme allo schema epidemiologico degli eventi – caratterizzato dal massiccio influsso di pazienti in un arco di tempo breve, la provenienza dei pazienti e la contaminazione degli operatori medici e di pronto soccorso – indicano fortemente un'esposizione di massa a un agente neurotossico.”
Parole molto caute, insomma, che stridono con le immagini e i video terribili (Al Jazeera; The Revolting Syrian; elenco di video su Youtube; Boston.com) che stanno affollando Internet. Cadaveri di bambini che spingono a reazioni emotive, a fare qualcosa, qualunque cosa pur di non stare a guardare. E su queste reazioni di pancia c'è già chi ricama per trovare giustificazioni alla propria visione del mondo e magari vendere qualche libro in più. Io preferisco non ricamare e fermarmi ai fatti, che sono davvero pochi, per ora. Forse a quei pochi fatti si può aggiungere la considerazione che l'origine dell'attacco potrebbe essere resa evidente dalla sua stessa scala: se il numero delle vittime fosse molto elevato, sarebbe ben poco credibile che si tratti di un attacco improvvisato dalle forze anti-Assad e sarebbe piuttosto chiara la natura militare dell'azione. Ma è presto per dirlo.
Chiudo questi appunti pubblici con la segnalazione, come commento personale, di questa lucida sintesi storica di Charlie Stross, che sembra aver capito quello che i governi a quanto pare non riescono a ficcarsi in testa:
“le proposte nel Regno Unito e negli Stati Uniti di effettuare bombardamenti contro il regime di Assad in Siria non sono soltanto criminali (in mancanza di una decisione solida del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in merito): sono stupide. Un'avventura imperiale di questo genere può essere un caso, due possono essere una coincidenza, ma imbarcarsi in una terza entro un decennio dal fiasco grondante di sangue che è stato l'Iraq e la traumatica occupazione contro gli insorti che è stato l'Afganistan dovrebbe essere una motivazione per incarcerare qualunque politico occidentale che lo proponga in un istituto per pazzi criminali.”
Come al solito, nessuno che pensi all'unico bombardamento costruttivo: quello che recapiti medicinali e maschere antigas. Che pena.
Aggiornamenti
21:20 – Giornalisti di Le Monde confermano numerosi attacchi chimici in Siria. L'articolo completo è qui in francese e qui in inglese. Agghiacciante.
2013/08/28
Ottusità dei vecchi media: comunicato stampa di Big Bang Theory geocensurato
A volte mi chiedo se fra i responsabili dei network televisivi statunitensi c'è almeno un neurone funzionante. Sembra proprio che questa cosa chiamata Internet ancora non l'abbiano capita e vivano ancora nel proprio microcosmo dorato nel quale pensano ancora di controllare l'etere.
Seguo Big Bang Theory. Ieri sera Kaley Cuoco, su Twitter, ha segnalato il comunicato stampa della CBS che annuncia la data e i dettagli della prossima puntata e ha postato questo link: bit.ly/15uUJ73. Che dovrebbe portare al comunicato, ma non è accessibile perché sottoposto a restrizioni geografiche: "Sorry. This site is not available from your location."
Sarò forse ottuso io, ma mi sfugge completamente la ragione per la quale un annuncio promozionale di una serie TV seguita in gran parte del pianeta debba essere geolimitato. È una pubblicità per la serie, mica la puntata integrale da scaricare. Non contiene né musica né video, ma soltanto quello che vedete (sfocato per evitare contestazioni) qui sotto: del testo e una foto. Quale mente contorta può voler impedire che si veda la pubblicità del proprio programma?
Boh. Oltretutto la georestrizione si scavalca usando semplicemente la cache di Google dopo aver decifrato l'indirizzo accorciato da Bit.ly. Allora a che serve, di grazia?
Quello che la CBS non vuol farvi leggere! GOMBLODDO! |
Camminare su una fune? Già visto. Con ottacottero e GoPro? Da vedere
Con video come questi su Internet, che posso vedere quando voglio, chi ha bisogno della televisione e dei suoi palinsesti che odorano di muffa medievale? So che è uno spot promozionale (per il quale, sia chiaro, io non sono pagato), ma le riprese sono davvero notevoli e lo sponsor non è invadente, per cui la cosa non infastidisce. Chissà se il futuro della televisione è in questa direzione.
2013/08/24
Le “scie chimiche” finiscono su Cronaca Vera. Adesso è sicuro che sono una panzana
Credit: Daniele D* |
“Al giorno d'oggi quel che vedete in cielo” dichiara la copertina “sono solo nubi artificiali composte esclusivamente da sostanze tossiche metalli pesanti e batteri che minacciano l'uomo e il pianeta su cui vive.” Perdindirindina. Piuttosto categorici, quelli di Cronaca Vera: le nubi sono tutte artificiali. Neanche gli sciachimisti più duri e puri hanno mai osato arrivare a tanto.
Ma c'è di più: “Consulente informatico 45enne ritiene che i governi di vari paesi (influenzati dalle logge massoniche) siano in grado di creare terremoti e tsunami e di controllare la volontà delle persone tramite potentissime armi elettromagnetiche”. Siamo sull'orlo della catastrofe. La tensione drammatica è massima.
E poi si sgonfia di colpo: “dopo 20 anni di ricerche si è accorto che l'effetto delle scie chimiche si contrasta con l'aceto di mele.” Lo so, sembra un titolo da Vernacoliere, ma scrivono proprio così. Tutto l'ambaradan di aerei, irrorazioni, HAARP, nazioni colluse e logge massoniche per il controllo mentale si debella con l'aceto di mele. Ma che megacomplotto del piffero è?
Il bello è che Cronaca Vera potrà anche pubblicare questi titoli da delirio con intenzioni puramente burlesche, ma quello che scrive non si discosta molto da quello che i sostenitori delle “scie chimiche“ affermano davvero e in tutta serietà: il piano mondiale di dominazione dei cervelli, stando ad alcuni di questi “ricercatori indipendenti”, si blocca con l'alga spirulina.
E con questo ogni vaga speranza di credibilità che potevano avere gli sciachimisti e i loro arrabbiatissimi e credulissimi seguaci va a farsi benedire.
Fotografo svizzero ricrea il volo di ET davanti alla Luna. Dal vero
Credit: Philipp Schmidli |
2013/08/23
Il Disinformatico radiofonico di oggi
Fotocopiatrici che alterano le copie, scaricabile la correzione
Ricercatore dimostra baco di Facebook scrivendo sul profilo di Mark Zuckerberg
Antibufala: "UFO" visita la Stazione Spaziale Internazionale
Cancellami e basta: JustDelete.me per togliersi dalla Rete
Davvero le autorità tedesche dicono che Windows 8 ha una backdoor?
Davvero le autorità tedesche dicono che Windows 8 ha una backdoor?
Cancellami e basta: JustDelete.me per togliersi dalla Rete
Antibufala: “UFO” visita la Stazione Spaziale Internazionale
Ricercatore dimostra baco di Facebook scrivendo sul profilo di Mark Zuckerberg
Fotocopiatrici che alterano le copie, scaricabile la correzione
2013/08/22
Aurora vista dallo spazio, meteore che esplodono
È l'aurora intorno al Polo Sud, sovrapposta all'immagine composita della Terra denominata Blue Marble. Questa GIF sta circolando in questi giorni un po' ovunque nei siti generalisti, ma risale in realtà a settembre del 2005: l'originale, a risoluzione maggiore, è qui ed è stato acquisito dalla sonda NASA denominata IMAGE.
Invece il video qui sotto è recentissimo e mostra l'esplosione di una meteora e la dispersione dei suoi frammenti, seguita dall'onda di gas luminescenti innescati dalla compressione prodotta dal passaggio della meteora stessa. La ripresa è accelerata e del tutto fortuita: è stata catturata per caso nell'ambito di una ripresa in time-lapse effettuata da Michael Chung durante le recenti Perseidi.
Piaciuto? Allora apprezzerete ancora di più la versione in alta definizione qui su Vimeo.
2013/08/16
Sicurezza informatica surreale: anche le lampadine sono sotto attacco
Adesso è ufficiale, l’Area 51 esiste, ma che c’entrano gli U2?
Google Chrome rivela facilmente le password salvate
Nufologia: avvistata astronave degli Anunnaki in una foto astronomica
Antibufala: squalo inghiotte uomo, uomo l’accoltella da dentro
I temi del Disinformatico radiofonico di oggi
Antibufala: squalo inghiotte uomo, uomo l'accoltella da dentro
Circola un po' ovunque in Internet una foto impressionante: un uomo, inghiottito vivo da uno squalo, riesce a far uscire un braccio attraverso le branchie della creatura e la accoltella in mezzo agli occhi in un disperato tentativo di salvarsi.
C'è chi sospetta che si tratti di un fotomontaggio e chi crede che sia reale, e una volta tanto ha ragione la seconda scuola di pensiero. Infatti la foto non è stata ritoccata: l'uomo è davvero dentro lo squalo. Ma non tutto è come sembra. Lo spiegone è qui.
Nufologia: avvistata astronave degli Anunnaki in una foto astronomica
Un lettore/ascoltatore, smailliw87, ha segnalato questa foto che viene disseminata su Facebook presentandola come “l'immagine più nitida di un'astronave Anunnaki” accanto al nostro Sole.
La prima domanda che viene spontanea, perlomeno a uno scettico allegro, è come facciano a sapere che è proprio un'astronave degli Anunnaki (delle divinità dei popoli mesopotamici antichi, per esempio i Sumeri, interpretati come visitatori extraterrestri da alcuni ufologi) e non, per esempio, dei Grigi o dei Rettiliani o dei Vogon, visto che non ha segni identificativi. La risposta è in questo articolo.
Google Chrome rivela facilmente le password salvate
Se usate Google Chrome per navigare e per custodire le password dei siti che visitate, fate attenzione a non lasciarlo aperto quando vi allontanate dal computer: spiffera le vostre password un po' troppo facilmente.
Il problema è stato messo in evidenza da un blogger, Elliott Kember: basta andare in Chrome e scegliere Preferenze – Mostra impostazioni avanzate – Gestisci password salvate per trovarsi davanti una finestra che elenca i siti e le rispettive password salvate in Chrome. Se volete qualche dritta su come rimediare a questo problema, date un'occhiata a questo mio articolo.
Adesso è ufficiale, l'Area 51 esiste, ma che c'entrano gli U2?
Credit: CIA |
Ieri è stata rilasciata una collezione di documenti ufficiali della CIA, intitolata The Secret History of the U-2 (Storia segreta degli U-2), nella quale viene citata formalmente l'Area 51. A quanto risulta, si tratta del primo documento ufficiale che riconosce l'esistenza della base facendone apertamente il nome e raccontandone anche la storia. Dettagli qui.
Sicurezza informatica surreale: anche le lampadine sono sotto attacco
I futurologi dicono che stiamo andando verso “l’Internet delle cose”: una Rete alla quale sono connessi non solo computer, tablet e smartphone, ma dispositivi di ogni genere, dai televisori ai sistemi di sorveglianza e di gestione a distanza dell’ambiente di casa.
Il problema di questa visione magica è che sta portando molte società che producono questi dispositivi da tempo a entrare nel campo della sicurezza informatica, nella quale hanno poca esperienza. Il risultato è che molti di questi dispositivi comandabili a distanza hanno delle falle informatiche che permettono a malintenzionati di prenderne il controllo.
Per esempio, il ricercatore informatico Nitesh Dhanjani ha segnalato che il sistema d’illuminazione a LED Hue della Philips, comandabile via computer e smartphone, è molto vulnerabile ad attacchi informatici che possono permettere a un aggressore per esempio di spegnere di colpo tutte le luci di un’abitazione, di un ufficio o di un ospedale. V'intriga la cosa? Maggiori info qui.
2013/08/15
“Moonscape”, aggiornamento massiccio
- nell'audio di bordo, le parti prive di dialogo sono state silenziate per ridurre il rumore di fondo della registrazione, che era fastidiosamente udibile in tutto il capitolo nelle versioni precedenti;
- l'audio di bordo e quello da e verso il Controllo Missione sono stati sincronizzati meglio per ridurre l'effetto di "eco" quando si sovrappongono le due fonti audio;
- sono state aggiunte alcune didascalie esplicative (per gentile concessione di David Woods) per chiarire cosa sta accadendo (verranno poi ampliate sostituite dalla voce narrante);
- sono stati aggiunti altri dati di quota e velocità;
- sono state aggiunte delle icone degli astronauti del CAPCOM e degli altri componenti del Controllo Missione nei punti nei quali parlano ma non c'è un filmato corrispondente;
- i sottotitoli sono stati tutti riposizionati per stare accanto alle riprese/immagini corrispondenti e per corrispondere alla disposizione dei canali audio: a sinistra l'audio di bordo del LM, al centro le comunicazioni radio da e verso i veicoli, a destra l'audio interno del Controllo Missione;
- sono stati corretti alcuni refusi nei sottotitoli;
- a fine capitolo è stato aggiunto un brano dell'audio del discorso del presidente Kennedy al Congresso nel quale Kennedy propose di mandare un uomo sulla Luna.
Potete vedere una versione a media definizione di questo aggiornamento qui sotto tramite Youtube. L'intero progetto Moonscape è visionabile in alta definizione presso Moonscape.info (in italiano e in inglese).
2013/08/14
Incontro con Douglas Trumbull, maestro dei sogni di “2001: Odissea nello Spazio”
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2021/03/29 15:45.
Ieri al Festival del Film di Locarno c'era Douglas Trumbull, creatore o co-creatore degli effetti visivi di 2001: Odissea nello Spazio, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Star Trek: il Film, Silent Running (2002: la seconda odissea) e Blade Runner, tanto per citare qualche titolo.
La sua masterclass è stata un'ora e mezza di puro nerd porn, stracolma di spiegazioni e informazioni tecniche sulle tecnologie dell'immersività cinematografica d'annata fino a quelle future: dal Cinerama agli schermi toroidali dieci volte più luminosi di quelli normali, sui quali Trumbull proietta immagini da 4K, a 120 fotogrammi al secondo, in 3D, allo scopo di ottenere l'immersività totale. È un inventore che continua a inventare, e gli si legge negli occhi che per lui questo non è lavoro, ma è divertimento per il quale viene pagato (anche se le dispute economiche e i momenti difficili, grazie a certi personaggi miopi di Hollywood, non gli sono mancati).
Finita la conferenza, tutti fuori con lui al bar a chiacchierare. Meraviglioso. Qui sotto, la mia copia autografata di 2001: un ricordo speciale della conversazione a ruota libera, dalle leggende che lo vogliono autore delle riprese per falsificare lo sbarco sulla Luna fino all'ufologia (della quale è sostenitore anche col portafogli, visto che ha un kit di ripresa ufologica da paura).
Io e un altro partecipante alla chiacchierata post-conferenza abbiamo colto l'occasione per chiedergli un parere su quest'accusa di aver girato con Kubrick le riprese dell'allunaggio. Questa è la sua risposta:
“Io so che [quelle immagini] sono reali. Non che io fossi lì, ma nella mia mente non c'è alcun dubbio che siano vere.”
Gli chiedo quale sarebbe stata la sequenza dello sbarco sulla Luna più difficile da falsificare, avendo a disposizione gli effetti speciali degli anni Sessanta:
“Avevano cineprese 16mm sul veicolo di allunaggio e in altri punti del razzo Saturn, e vedi una ripresa molto complicata, con emissioni gassose che si muovono e la superficie che si avvicina e allontana, e tutte queste cose si spostano l'una rispetto all'altra. A quell'epoca non avevamo alcun modo per realizzare un motion control che sovrapponesse elementi multipli. Credo che sarebbe stato impossibile farlo sembrare veramente reale”
(risposta integrale: “I don't know the answer to that. I really don't know. I mean, there's something about photography at that... Part of the answer would be this: they had 16-mm cameras on the lunar lander and on other parts of the Saturn rocket and everything, and you're seeing a very complicated shot of vapors going and the surface coming or going, and... and all these things are moving relative to each other. At that time we had no way of doing motion control that would superimpose multiple elements. I think it would have been impossible to make it look really real”).
Gli suggerisco come ripresa particolarmente difficile il moto parabolico della polvere lunare sollevata dall'auto elettrica usata dagli astronauti (nel vuoto la polvere non forma volute ma ricade di colpo):
“Non sarebbe impossibile da fare, lo faresti con qualche sistema di simulazione di particelle in grafica computerizzata. Potresti farlo oggi, ma non potevi farlo all'epoca”
(“It wouldn't be impossible to do, you would do that with some computer graphics particle system. You could do that today. But you couldn't do it then”).
Domani nuova masterclass, dedicata tutta al suo gioiellino di fantascienza ecologica Silent Running, massacrato nella versione italiana da un titolo e un rimontaggio che lo associavano falsamente al capolavoro di Kubrick. Ci vado e poi vi racconto.
SpaceX, nuova demo: stavolta Grasshopper si sposta e s’inclina
2013/08/10
James Blunt fa un bel tributo alle missioni Apollo nel video di “Bonfire Heart”
Il video della nuova canzone di James Blunt (disponibile anche qui su Vimeo) è interamente dedicato alle missioni Apollo. Come se non bastasse questo bel tributo al coraggio e all'ingegno di quei viaggi indimenticabili, il suo prossimo album s'intitolerà Moon Landing (allunaggio).
Ecco qualche chicca presente nel video.
Nel riquadro a sinistra, il presidente Kennedy pronuncia lo storico discorso al Congresso nel quale annuncia l'intenzione di portare un uomo sulla Luna (25 maggio 1961). La frase “We choose to go to the Moon” è tratta dal suo discorso pubblico al Rice Stadium, in Texas, del 12 settembre 1962. |
La "ideal rocket equation" in basso è l'Equazione del Razzo di Tsiolkovski. |
Decollo del Saturn V di Apollo 11. |
Separazione del primo stadio del Saturn V di Apollo 11. Notare le icone che mostrano, nel corso del video, l'evoluzione della configurazione del veicolo. |
Animazione dell'estrazione del modulo lunare dal terzo stadio del Saturn V. |
A sinistra, il modulo lunare scende verso la Luna. La ripresa è probabilmente tratta dalla missione Apollo 12. A destra, l'allunaggio ripreso dall'interno del modulo lunare (probabilmente Apollo 11). |
Al centro, immagini prese dai documentari e cinegiornali dell'epoca del primo sbarco. A destra, Aldrin e Armstrong assemblano e posano la bandiera americana sulla Luna. |
L'ammaraggio di Apollo 11. |
Un'impronta lasciata da Buzz Aldrin sulla Luna. Contrariamente a quanto credono in molti, questa foto non ritrae il primo passo di un essere umano sulla Luna. |