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Allarme rientrato! Si è trattato semplicemente di un problema temporaneo del name server che gestisce tanti altri siti oltre ad attivissimo.net. Tutto risolto, nessun attacco personale.Bene! Adesso posso tornare a quello che volevo raccontarvi in partenza oggi.
Se vi siete mai chiesti perché ce l'ho tanto con Internet Explorer e lo considero un freno allo sviluppo dell'informatica, ho preparato una dimostrazione facile facile.
L'attuale Internet Explorer, anche se aggiornato con tutti gli Update possibili, non supporta ancora correttamente gli standard del Web. In particolare, non gestisce correttamente i cosiddetti "CSS", o "Cascading Style Sheets", che sono comodissimi per la creazione di pagine graficamente gradevoli senza sforzo.
Questa violazione degli standard da parte di IE, esistente da anni, impedisce per esempio una lunga serie di effetti grafici che potrebbero rendere più gradevole, sicuro e accessibile il Web, perché evitano di dover ricorrere a tecniche più complesse e insicure come Javascript e ActiveX.
Per dimostrarlo, ho modificato temporaneamente la pagina iniziale del mio sito (http://www.attivissimo.net). Se la visitate con Firefox o Opera o Safari, noterete un bell'effetto: il testo è come appoggiato su una lastra di vetro semiopaca, che lascia intravedere lo sfondo (ovviamente una foto del mio gatto, nel più classico stile vanesio delle pagine dei siti Web personali, ma che ci posso fare se ho un gatto bellissimo?).
Se invece provate a visitare la stessa pagina con Internet Explorer, la magia è rovinata: l'immagine non scorre correttamente e la semitrasparenza è assente. E' per incompatibilità come queste che IE è un danno per la Rete e per chi ci lavora.
La pagina è ispirata al lavoro notevolissimo di Eric Meyer:
http://www.meyerweb.com/eric/css/edge/complexspiral/demo.html
L'effetto, fra l'altro, è ottenuto usando HTML puro e semplice. A dimostrazione che, se si rispettassero gli standard, non sarebbe necessario usare tecnologie complicate e fragili.
A proposito invece dell'appello che gira, secondo il quale un articolo del Sole 24 Ore parla di obblighi o non obblighi di indicare il paese d'origine per le merci importate da paesi extra-UE, non si tratta di una bufala in senso stretto: non ho avuto tempo di preparare un'indagine formale, ma l'appello cita un articolo del Sole 24 Ore che effettivamente esiste e un sondaggio in Rete effettivamente preparato dall'Unione Europea:
http://europa.eu.int/yourvoice/forms/dispatch?form=401&lang=IT
Se vi state chiedendo cosa vuol dire "Compulsory" nel modulo del sondaggio, significa "obbligatorio".
L'origine dell'appello, stando alle segnalazioni che mi sono arrivate, è un commento di un visitatore del sito di Beppe Grillo.
La scadenza dell'inchiesta-sondaggio UE, come detto nell'appello, è effettivamente oggi 30 aprile 2005.
Ciao da Paolo.
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