Image Credit: "jpupe".
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Il podcast
della puntata n. 17 del Disinformatico che tratta quest'argomento è
disponibile temporaneamente presso il
sito della RSI.
Per chi ha fretta
Tutte le presunte prove dei sostenitori delle "scie chimiche" sono smentite
dai piloti di linea, dai meteorologi e dai controllori di volo italiani e
stranieri. Non c'è nessuna persona esperta in materia che sostenga
l'esistenza delle "scie chimiche". Trovate tutti i dettagli e le spiegazioni
presso
La bufala delle "scie chimiche", presso
MD80.it
e presso
Meteoromagna. Se neanche questo vi basta e pensate che tutta questa gente sia corrotta
e perfettamente omertosa, soffrite di ottusità terminale ed è inutile che
leggiate oltre.
A proposito di ottusità: alcuni commenti dei sostenitori delle scie
chimiche, in fondo all'articolo, sono scurrili e volgari. Altri ricorrono
addirittura all'impostura, spacciandosi per professori universitari. Li
lascio lo stesso in parte, come testimonianza della frequente inciviltà e
pochezza di chi è ossessionato dai complotti di ogni genere.
Una premessa: mi occupo di questo tema con riluttanza e a titolo preventivo. È
chiaro a chiunque abbia un minimo di sale in zucca e di competenza scientifica
che si tratta di una bufala paranoica. Tuttavia se ne parla sempre di più
(anche Repubblica
tocca
l'argomento), si fanno interrogazioni presso i governi, il tam-tam della Rete
comincia ad animarsi, ed è quindi il caso di arginare sul nascere
quest'ennesima follia complottista per evitare che si diffonda ulteriormente e
crei un altro business di libri e DVD da rifilare ai creduloni.
Lo so, parlando di un'ipotesi di complotto si finisce inevitabilmente per
pubblicizzarla e in un certo senso conferirle dignità, ma l'esperienza insegna
che è inutile ignorare queste fantasie sperando che spariscano da sole nel
dimenticatoio. Non è successo per la teoria dei falsi sbarchi sulla Luna; non
è successo per l'11 settembre. Per cui eccomi qui.
Da diverso tempo circola su Internet la teoria delle cosiddette
scie chimiche (in inglese chemtrails). Secondo questa teoria,
alcune delle scie lasciate in cielo dagli aerei sarebbero differenti da quelle
normali. Quelle normali sono sostanzialmente composte da goccioline d'acqua o
cristali di ghiaccio d'acqua e sono quindi assimilabili alle nuvole (in
particolare ai cirri), mentre le scie chimiche sarebbero (cito da
questa pagina di Sciechimiche.org):
scie di sostanze chimiche nebulizzare [sic] nell'aria tramite sistemi
di irrorazione montati su aereoplani [sic] che non appartengono al
normale traffico aereo. Queste sostanze vengono irrorate a diverse altezze a
seconda degli scopi per cui vengono utilizzati.
E quali sono questi scopi? Secondo le
pagine Web
dei sostenitori della teoria, che chiamerò per brevità sciachimisti (absit iniuria verbis), si va dalle operazioni militari per creare una sorta di gigantesca,
tossica antenna temporanea in cielo a un
"progetto volto a rallentare il preoccupante aumento della temperatura
terrestre".
Ma ci sono anche ipotesi ancora più preoccupanti: la cosiddetta
"ipotesi Monsanto", per esempio.
Vaste aree agricole dopo la comparsa delle scie, sono state letteralmente
bruciate e il terreno reso pressoché sterile…ai normali semi ovviamente, non
a quelli standardizzati per quel tipo di condizioni.
Semi che, ovviamente, verrebbero venduti in esclusiva dalla Monsanto con lauti
profitti.
Se non vi soddisfa questo scenario, potete sempre attribuire alle scie
chimiche effetti ancora più nefasti:
Alcuni sospettano che il governo statunitense, d'accordo con altri governi
coinvolti nel programma, stia autorizzando il rilascio graduale di bio
agenti, allo scopo di vaccinare le popolazioni dall'alto. Questo, potrebbe
talvolta essere la causa di malattie (SARS, AVIARIA) arrecate a qualche
persona ammalata dal vaccino stesso
Un'accusa mica da ridere. E c'è di più. Dice Sciechimiche.org:
si pensi alla strana epidemia di patologie respiratorie che ha colpito da
qualche mese, circa il 40% della popolazione italiana!
Capito? Il freddo, il fumo di sigaretta e l'inquinamento cittadino non
c'entrano nulla. Se vi viene il mal di gola, non è perché avete lasciato a
casa la sciarpetta. È tutta colpa delle scie chimiche.
Ma ancora non basta. Gli sciachimisti sostengono che le scie chimiche
"possano davvero fare parte di un programma atto a ridurre il numero della
popolazione". E linkano un
articolo
di una vecchia conoscenza undicisettembrina,
Maurizio Blondet, che descrive un'inquietante proposta di eliminare quattro miliardi di
persone. Perché? Perché i carburanti fossili si stanno per esaurire, e non
bastano per tutti. Per non parlare dei parcheggi in centro.
Ovviamente si tratta di progetti ultrasegreti, dei quali soltanto gli
sciachimisti sono a conoscenza, in ossequio a un'inossidabile tradizione del
complottismo: il complottista è un avanguardista, un orgoglioso e inquieto
depositario di un sapere che gli altri ancora non hanno l'intelligenza di
cogliere, e quindi si sente superiore a noi imbecilli che non sappiamo e che
pensiamo che le scie chimiche siano quelle di chi ha mangiato troppi broccoli
e fagioli.
I sostenitori delle scie chimiche hanno anche identificato il
modus operandi di queste irrorazioni venefiche:
non si tratta né di aerei di linea né commerciali, poiché spesso transitano
in zone in cui il traffico aereo è inesistente e soprattutto ignorano i
limiti di quota e distanza che regolano la sicurezza di volo. Inoltre sono
stati fotografati sia in volo sia in aeroporti, sono spesso
aerei bianchi senza insegne, cisterne dei cieli normalmente usate per
rifornire di carburante i caccia da guerra in quota, ma che a quanto pare
possono essere adibite ad altro scopo.
[fonte]
Non solo: sanno anche esattamente chi c'è dietro:
In altri paesi, come il Canada, molte persone si sono già mobilitate e hanno
scoperto l'implicazione dei militari americani dietro questo progetto.
[fonte]
Notate la certezza con la quale esprimono l'accusa: non dicono che
potrebbero esserci dietro i militari, magari gli americani, ma
dicono chiaro e tondo
"hanno scoperto l'implicazione dei militari americani". L'accusa è
precisa ed è fornita senza spazio per dubbi o equivoci sull'identità dei
colpevoli.
È a questo punto che scatta il Principio della Talpa Suicida, valido
per tante ipotesi di complotto oltre a questa: se hai davvero scoperto i
terribili segreti di una banda di assassini pronti a tutto e vuoi rivelarli,
forse pubblicarli su Internet con sotto il tuo nome e cognome è un tantinello
incauto.
Gli sciachimisti sono venuti a conoscenza (dicono) di un piano segretissimo
degli americani per inquinare il pianeta e forse far fuori quattro miliardi di
persone. Se gli americani sono disposti a far schiattare oltre metà
dell'umanità, non si faranno certo scrupoli a far fuori senza troppi
complimenti chiunque spifferi i loro piani in un rintracciabilissimo sito Web
o si avvicini anche solo vagamente alla verità, giusto?
E allora come mai gli sciachimisti sono ancora vivi e liberi di parlare?
Origini
Una volta tanto sappiamo abbastanza precisamente da dove nasce questa teoria.
Risale alla metà degli anni Novanta, e fu il giornalista canadese William
Thomas il primo a
descriverla
diffusamente al grande pubblico nel 1997.
Aggiornamento (2007/12): Thomas lo fece dopo aver letto i messaggi
pubblicati su Internet da un certo
Richard Finke, dell'Ohio, a
settembre del 1997. Nel suo primo messaggio a Biowar, una mailing list
dedicata al bioterrorismo, Finke (che dichiara di essere un contabile, non
esperto di biologia o chimica) sosteneva di avere prove che gli aerei
rilasciavano un pesticida, l'etilene dibromuro, immesso appositamente nel
carburante, e che questo faceva parte di un piano per un
"genocidio all'ingrosso", come
racconta qui
Jay Reynolds nel riassumere le origini del mito. Ringrazio la redazione di
Focus.it per aver fornito suggerimenti
preziosi per reperire quest'origine, descritta nel numero di dicembre 2007
della rivista.
Le idee sciachimiste furono diffuse da alcuni popolarissimi programmi
radiofonici statunitensi, come quello di Art Bell, che è un appassionato di
ufologia, paranormale, piramidologia, misteri e complotti di ogni genere: per
esempio, fu il suo talk show a diffondere la storia di
John Titor, il "viaggiatore nel tempo". Alcune
fonti indicano
specificamente le puntate del 25 gennaio, 18 febbraio e 17 marzo 1999 (sto
cercando di procurarmele).
Thomas è autore di numerosi libri su ogni sorta di complotti, come si può
vedere nel suo sito,
e afferma di avere varie
prove e testimonianze
della realtà del fenomeno. Anche Finke e il suo socio Larry Wayne Harris,
ispettore di fosse settiche, tentarono di offrire servizi di
"consulenza per la bioguerra difensiva e la sopravvivenza ai disastri"
attraverso una società chiamata LWH Consulting. Lo scopo di lucro era presente
fin dall'inizio, insomma.
Le "prove"
Potreste pensare che se gli sciachimisti fanno in Rete queste affermazioni
agghiaccianti, debbano avere il supporto di prove ineccepibili (e
un'assicurazione sulla vita molto costosa). Ecco il loro vademecum su come
distinguere una scia normale da una scia chimica:
Le scie chimiche assomigliano inizialmente alle normali scie di
condensazione, ma sono molto più spesse, si estendono per tutto il cielo e
spesso vengono tracciate a croce, a reticolo e lungo linee parallele. Invece
di dissiparsi rapidamente, le scie chimiche si espandono e formano "piume" e
"code di cavallo". Nel giro di mezz'ora o meno, si aprono formando tenui
formazioni che si uniscono a formare un velo bianco sottile o una 'falsa
nuvola tipo cirro' che persiste per ore.
[Rense.com]
E, come già detto, vengono rilasciate da misteriosi aerei bianchi senza
insegne. Secondo lo "scopritore" delle scie chimiche, questi aerei sarebbero
anche privi di finestrini, come documentato da fotografie che li ritraggono
all'opera.
Una delle "prove" presentate dai sostenitori delle scie chimiche è data dalle
interrogazioni parlamentari. Se si fa un'interrogazione, vuol dire che il
fenomeno è reale, no? Certo. Chiedetelo al Questore della Camera italiano
Edouard Ballaman, che si fece bidonare fino all'interrogazione
alla Camera dalla
bufala del numero succhiaricarica.
Un'interrogazione parlamentare significa semplicemente che il parlamentare (in
questo caso Piero Ruzzante, come documenta lui stesso
qui e
qui)
crede che esista una determinata situazione. E a volte anche ai
parlamentari capita di prendere una cantonata, specialmente se si appoggiano a
riviste dedicate al complottismo e alla pseudoscienza come
Nexus (citata appunto da Ruzzante). È lo stesso meccanismo alla base di
quest'interrogazione
al Consiglio Regionale della Sardegna (a nome Davoli-Uras-Pisu).
Gli sciachimisti portano anche "prove" di popolazioni che hanno subìto un
improvviso aumento di malattie (almeno così affermano, senza mai fornire
documentazione, come al solito) e di persone che hanno fatto analisi chimiche,
trovando bario e altre sostanze, e dicono che è tutta colpa delle scie
chimiche: ma prima di arrivare a conclusioni così ardite (e se fosse colpa di
qualcos'altro?) bisogna vedere se le scie chimiche effettivamente esistono.
Perché le scie chimiche sono una bufala
Ho già accennato al Principio della Talpa Suicida come prima obiezione
fondamentale alla teoria di complotto. La seconda obiezione, di buon senso
ancor prima che di scienza, è che i cospiratori, chiunque essi dovessero
essere, respirerebbero la stessa nostra aria, per cui non si capisce come
farebbero a proteggere sé stessi e i propri cari contro il nefasto effetto
delle scie chimiche.
La terza obiezione, sempre di buon senso, è che disperdere nell'atmosfera
delle sostanze chimiche generando delle scie "strane" e vistosissime,
che attirano l'attenzione sull'aereo militare in missione mortale, sarebbe il
piano segreto più stupido dell'universo. È come se James Bond andasse in giro
nel covo del supercattivo di turno con addosso la scritta
"Guardatemi! Sono una spia!" e un bersaglio a cerchi concentrici. Come
osserva acutamente un lettore nei commenti qui sotto, se davvero l'unico modo
per fare queste venefiche irrorazioni segrete è usare aerei che producono
delle scie molto visibili, perché non farle di notte?
Passiamo alla scienza. Tutti i comportamenti descritti dagli sciachimisti
rientrano fra quelli che possono avere anche le normali scie di condensazione:
si disperdono più o meno rapidamente a seconda delle condizioni atmosferiche.
Assumono forme differenti a seconda del vento in quota. Si interrompono e
ricominciano quando l'aereo passa da una zona dell'atmosfera a un'altra che ha
condizioni differenti, e questo capita anche a distanze molto modeste perché
l'atmosfera è piena di correnti e quindi è in continuo rimescolio (per questo
gli aerei, durante il volo, ogni tanto sobbalzano). Tutto qui.
La disposizione a X o a griglia deriva semplicemente dal fatto che gli aerei
tendono a seguire direttrici di volo ben precise, dettate dalle norme di
navigazione aerea: è come se ci fossero delle strade nel cielo, con i relativi
svincoli e incroci. Le scie degli aerei non fanno altro che segnare
visivamente quelle direttrici e le loro intersezioni. Basta guardare una carta
nautica.
Chi osserva le scie degli aerei da terra, inoltre, non ha alcuna percezione
delle quote differenti alle quali si formano: scie che apparentemente
s'incrociano o sembrano adiacenti possono essere separate da centinaia o
migliaia di metri. Una scia a quota più alta, essendo più lontana, ha un
aspetto più sottile di una che si forma a quota relativamente più bassa.
Le "prove" fotografiche degli sciachimisti sono piene di effetti di questo
genere. Ne vedete una qui sotto, che su Sciechimiche.org è etichettata come
esempio di scie chimiche conclamate (qui):
Anche una scia intermittente non è da considerare anomala, come invece
sostengono alcuni sciachimisti. Come dicevo, l'atmosfera ha zone calde e
fredde, umide e secche, ed è in continuo rimescolamento. Se un aereo
attraversa una zona in cui si avvicendano condizioni atmosferiche diverse, la
scia di condensazione si forma soltanto dove lo consentono le condizioni
dell'atmosfera.
Ma che dire dei misteriosi "aerei bianchi senza insegne" e senza
finestrini? C'è chi dice di averli visti e persino fotografati. Come ben
spiegato dal ponderoso (e riccamente illustrato)
documento sulle scie chimiche
preparato dagli esperti di MD80.it, sito di riferimento per i professionisti
del volo italiani, qualsiasi aereo ad alta quota, visto da terra, tende ad
assumere una colorazione bianco-azzurrognola per via della diffusione della
luce nell'atmosfera. Esattamente come fanno le montagne innevate viste da
lontano. E le livree degli aerei di linea sono praticamente tutte bianche ("senza insegne", appunto) nella zona inferiore del velivolo.
L'apparente mancanza di finestrini è spiegata dal fatto che le foto mostrate
dagli sciachimisti sono scattate da grande distanza (l'aereo è a vari
chilometri di quota e raramente sta direttamente sopra il fotografo) con un
teleobiettivo, e l'atmosfera tende ad offuscare i dettagli. Le immagini sono
sfuocate e la loro bassa risoluzione non permette di distinguere un oggetto
piccolo come un finestrino.
Provate ad andare a qualche chilometro da un aeroporto e guardate gli aerei
che atterrano. Ne vedete i finestrini? Appunto. Oltretutto esistono anche gli
aerei commerciali da trasporto, che effettivamente non hanno finestrini.
L'assenza reale o apparente di finestrini, quindi, non prova assolutamente
nulla.
Lo stesso documento di Md80.it spiega anche le segnalazioni di "scie chimiche"
a bassa quota: sono semplicemente i vortici di condensazione (vapore acqueo,
insomma) che si formano sull'aereo in determinate condizioni atmosferiche e
che si possono osservare in molte immagini disponibili in Rete, come
questa e
questa. Non si
tratta di fumogeni di quelli usati per abbellire i voli acrobatici, ma di pura
e semplice condensazione momentanea di vapore acqueo.
Anche le "appendici strane" notate da alcuni sciachimisti sulle ali degli
aerei non hanno nulla di strano: sono semplicemente le carenature degli
attuatori idraulici che muovono i flap. Quelle situate alle estremità delle
ali sono le winglet, alettine sempre più diffuse sugli aerei moderni.
Lo "sfiatatoio" che si vede sulla coda di alcuni aerei, invece, non è lo
scarico dell'irroratore chimico, ma semplicemente l'ugello di scarico del
generatore ausiliario o APU (Auxiliary Power Unit): una piccola turbina
a gas.
Ma allora cosa c'è dietro la mania delle scie chimiche?
È chiaro che la teoria sciachimista è letteralmente campata per aria. Dunque
perché tanto clamore? La gente è davvero così ingenua?
In parte sì. Complice il rimbambimento mediatico di giornali che dedicano la
prima pagina alle lettere di consorti indignate e relativi maritini e di
programmi televisivi stracolmi di niente, l'alfabetizzazione scientifica del
cittadino medio è a livelli patetici, creando un terreno fertilissimo per
qualsiasi teoria che faccia leva sulle paure istintive. Ma non è solo questo.
Bisogna aggiungere il fatto che il mistero si confeziona con poca fatica e
vende molti più giornali della più intrigante delle ricerche scientifiche. Il
complottismo paga, perché permette di vendere
libri, gadget, talismani e DVD, e appaga, perché crea seguaci; si diventa guru. Allora diventa chiaro
perché le cariatidi del complottismo, come
Luogocomune.net, spaziano dall'11 settembre agli sbarchi lunari alle scie chimiche: si
chiama diversificazione del prodotto. E diventa chiaro perché le scie
chimiche persistono. Sono un business.