Non è la solita bufala. Stavolta si fa sul serio, ma
comunque non è il caso di allarmarsi. Alcuni fra i più
diffusi programmi di e-mail possono, in particolarissime condizioni,
veicolare un virus attraverso la posta elettronica.
Intendiamoci subito: la notizia che sto per darvi non viola il
concetto di base della sicurezza nell'e-mail, cioe' che un _normale_
messaggio di e-mail non può, ne' potrà mai, trasportare
un virus che automaticamente infetti il vostro computer.
Solo gli _allegati_ ai messaggi possono trasmettere virus.
Detto questo, vediamo cos'e' successo. Ne hanno parlato molti
giornali anche non specializzati, col risultato di generare panico
inutile. Il pericolo esiste, ed è opportuno attrezzarsi, ma
non c'e' da correre in giro strappandosi i capelli (se li avete).
Parte del materiale che riporto qui è tratto (con il
permesso degli autori) dall'"Internet Tourbus" di Patrick
Douglas Crispen e Bob Rankin.
Se v'interessa l'originale:
=[ Tourbus Rider Information ]=
The Internet Tourbus - U.S. Library of Congress ISSN #1094-2238
Copyright 1995-97, Rankin & Crispen - All rights reserved
Archives on the Web at http://www.TOURBUS.com
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=
Quali programmi sono colpiti
Innanzi tutto una cosa: non tutti i programmi per la gestione
dell'e-mail sono colpiti da questo problema. Lo sono soltanto quelli
che hanno un particolare difetto di programmazione che li rende
vulnerabili.
I programmi vulnerabili sono:
-- Microsoft Outlook
-- Microsoft Outlook Express
-- Netscape Messenger
-- Netscape Communicator da 4.0 fino a 4.05 sotto Windows 3.1, 95, 98 e NT
-- le sezioni e-mail e newsgroup di Netscape Communicator 4.5 Preview Release 1 sotto Windows 95, 98 e NT
e, per un altro motivo
-- Eudora Pro 4.0 and 4.0.1 per Windows
-- Eudora Pro CommCenter 4.0 e 4.0.1 per Windows
Le altre versioni di Eudora _non_ hanno questo difetto.
In particolare, non ne sono affetti Eudora Light, tutte le
versioni per Macintosh e tutte le versioni precedenti a quelle sopra
indicate.
Il difetto di Outlook, Outlook Express e Messenger
Come confermato da una delle fonti più autorevoli in
materia di sicurezza informatica, il Computer Incident Advisory
Capability (CIAC) del Dipartimento per l'energia degli Stati Uniti, Microsoft Outlook, Microsoft Outlook Express e Netscape Messenger
contengono una cosiddetta "vulnerabilità all'overflow del
buffer", che consente a un e-mail o a un messaggio dei newsgroup
di contenere istruzioni potenzialmente pericolose in un header
(intestazione del messaggio) in formato MIME.
In termini terra terra: i nomi delle intestazioni dei messaggi
hanno un limite di lunghezza.
Ma cosa succede se un'intestazione è più lunga di
quanto consentito dal programma che la gestisce? In genere il
programma si limita a dare un messaggio di errore. Ad esempio, se
prelevo da Internet un file il cui nome è lungo più di
quanto ammesso dal mio sistema operativo, il nome di solito viene
troncato in modo da adattarlo al limite di lunghezza prescritto. Fin
qui, nessun problema.
Outlook, Outlook Express, Messenger e soci, invece, si ritengono
più furbi e si comportano in modo completamente diverso.
Questi programmi, infatti, non controllano la lunghezza
dell'header di un messaggio prima di elaborarlo. Se la lunghezza
supera il limite previsto, l'elaborazione avviene grosso modo così:
-- il testo dell'header viene immesso in un'area di lavoro del
programma, ma l'header è troppo lungo per starci tutto
-- la parte eccedente "tracima" dall'area di lavoro e va
a sovrascrivere alcune istruzioni del programma.
-- se queste istruzioni sovrascritte vengono eseguite, e se
contengono comandi del tipo "formatta il disco" o "cancella
tutti i file" o "sostituisci tutte le A con F in tutti i
file", le istruzioni dannose vengono eseguite senza che possiate
fare nulla per impedirlo.
Va detto che finora nessuno è riuscito a sfruttare questo
difetto di programmazione per causare danni (o almeno non se ne ha
notizia), ma il rischio esiste.
Il difetto di Eudora
Ecco un sunto della spiegazione fornita sul sito di Eudora, presso
http://eudora.qualcomm.com/security.html
Un utente malintenzionato può includere in un e-mail un
"applet" (microprogramma) in linguaggio Java o uno script. In questo modo
si può allegare a un e-mail un programma eseguibile (cosa del
resto possibile con qualsiasi programma di gestione della posta),
"nascondendo" il nome dell'allegato come URL nel messaggio.
Se l'utente clicca sull'URL nel messaggio, viene eseguito l'allegato,
dando la possibilità di infettare o altrimenti danneggiare il
computer del destinatario del messaggio.
Qualcomm ribadisce che il problema tocca:
-- Eudora Pro Email 4.0 per Windows
-- Eudora Pro Email 4.0.1 per Windows
e che il problema _non_ riguarda
--- Eudora Pro Email 4.1 per Windows, disponibile in versione beta
sul sito Web della Qualcomm
--- Eudora Light
--- le versioni di Eudora Pro precedenti la 4.0
Si raccomanda _sempre_ di non lanciare allegati senza un controllo
antivirus, soprattutto se provengono da sconosciuti.
Come rimediare
Per Outlook Express, visitate
http://www.microsoft.com/ie/security/oelong.htm
Per Outlook '98, visitate
http://support.microsoft.com/support/downloads/LNP499.asp e cliccate
su "More Information" sotto il paragrafo "OUTPATCH.EXE: Microsoft Outlook 98 Security Patch".
Per Netscape Messenger (Mail), visitate
http://home.netscape.com/products/security/resources/bugs/longfile.html
Per Eudora, Qualcomm consiglia di prelevare dal suo sito la
"patch", ossia un miniprogramma che modifica la vostra
versione di Eudora correggendone la parte difettosa. La patch è
disponibile da subito e gratuitamente.
Niente panico, dunque
L'e-mail è e continua ad essere un servizio sicuro. Anzi,
il più sicuro di Internet. I problemi di Outlook, Outlook Express, Messenger, Eudora e compagnia bella sono semplicemente la
conseguenza di programmazione di pessima qualità. Sapeste
quanti altri programmi hanno lo stesso difetto...
Ricordo comunque che nonostante gli allarmi diffusi in questo
periodo, anche con questi programmi non è possibile infettare
il computer semplicemente _leggendo_ sullo schermo un messaggio o un
e-mail di puro testo, qualunque sia il titolo del messaggio.
Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.