Bill Gates, trovatosi un po' a corto di argomenti contro l'avanzata dell'open source, ha inventato una nuova strategia. Adesso sostiene che il software libero toglie posti di lavoro. Non solo: il software commerciale, stando a zio Bill, è il miglior garante della compatibilità informatica.
Siccome c'è il rischio che qualcuno ci creda, ho scritto per APOGEOnline un articoletto che racconta la vicenda e ne spiega le curiose contraddizioni:
http://www.apogeonline.com/webzine/2004/07/21/01/200407210101
Purtroppo, per un disguido tecnico l'articolo è attualmente presente sul sito in forma "decapitata". Ecco il suo inizio corretto:
Bill Gates accusa l'open source di soffocare il mercato del lavoro per gli informatici e propone il software commerciale come garante della compatibilità. Curiose contraddizioni.
"Chi può permettersi di svolgere gratuitamente un lavoro di qualità professionale? Quale hobbista può dedicare 3 anni-uomo alla programmazione, al debug, alla documentazione del prodotto e poi distribuirlo gratis?" - Bill Gates, lettera aperta agli hobbisti, 1976.
"Se non si vogliono creare posti di lavoro o proprietà intellettuale, allora si tende a sviluppare l'open source. Non è una cosa che si fa durante la giornata come lavoro retribuito. Se vuoi darlo via, ci lavori di notte." - Bill Gates, discorso in Malesia riportato da Asia Computer Weekly, 2004.
Sono passati quasi trent'anni e parecchi fantastilioni...
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