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Ricordate quell'appello pestifero secondo il quale Microsoft starebbe facendo una prova di Internet Explorer e "vi pagherà $ 245 per ogni persona a cui manderete questa comunicazione"? È una delle catene di sant'Antonio più diffuse e durevoli della Rete. Le sue origini sembravano destinate, come al solito, a restare ignote, ma una volta tanto si sa esattamente da dove è partito quest'appello.Come raccontato in un gustoso articolo di Wired di giugno 2004, il suo autore è Bryan Mack, all'epoca studente nell'Iowa. Rintracciarlo è stato possibile grazie alla diligenza di Martin Miller, studente della University of Houston nonché archivista dilettante di Internet, che aveva tenuto ogni copia di quest'appello ricevuta nell'arco di sette anni e aveva pubblicato la propria collezione su Internet. La copia di più vecchia data (18 novembre 1997) contiene appunto il nome di Bryan Mack.
Mack ha ammesso di essere l'autore, e che l'appello è nato come burla fra amici. Un suo collega aveva appena ricevuto uno dei soliti e-mail che promettono metodi improbabili per fare soldi in fretta, e Mack pensò che si potesse fare di meglio. Tre minuti dopo aveva confezionato il testo originale dell'appello:
My name is Bill Gates. I have just written up an email-tracing program that traces everyone to whom this message is forwarded to. I am experimenting with this and I need your help. Forward this to everyone you know, and if it reaches 1,000 people, everyone on the list will receive $1,000 at my expense. Enjoy. Your friend, Bill Gates.
Mack lo mandò ad alcuni amici, i quali si fecero due risate e la diffusero ai loro amici, e così via. In pochi giorni la burla si sparse a macchia d'olio e cominciò a fare le prime vittime, che contattarono Mack chiedendo che fine avessero fatto i soldi promessi, e nacquero le varianti sempre più implausibili. E grazie all'ingenuità degli utenti, continua a circolare ancor oggi.
L'ìndagine antibufala completa è qui.
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