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2019/06/05

Repubblica e la balla del divieto USA di tagliare le unghie ai gatti

“No al taglio delle unghie: il disegno di legge che protegge i gatti di New York”, titola oggi Repubblica (copia permanente su Archive.org). Ma è una balla, perché il disegno di legge parla di declawing, ossia di asportazione permanente degli artigli.

Basterebbe leggerlo, il testo del disegno di legge:

BILL NUMBER: A1303B

SPONSOR: Rosenthal L (MS)

TITLE OF BILL: An act to amend the agriculture and markets law, in
relation to prohibiting the declawing of cats

PURPOSE: This bill prohibits the performance of declawing procedures on cats.

Basterebbe sapere l’inglese o aprire un dizionario gratuito:

declaw

transitive verb
: to remove the claws of (an animal, such as a cat) surgically

Basterebbe, insomma, non lavorare coi piedi.

Fra l’altro, non è una semplificazione del titolista incompetente: il testo dell’articolo di Repubblica (non firmato) ribadisce la balla.

New York si prepara a diventare il primo Stato a vietare il taglio delle unghie dei gatti

Rosenthal ha definito la recisione delle unghie, un atto "barbaro e disumano

La veterinaria Michelle Brownstein ha smesso di recidere le unghie 15 anni fa, quando ha constatato che la procedura ha conseguenze sui gatti per tutta la vita

Complimenti a Repubblica; grazie, ma ci bastavano già le notizie false che girano sui social network. Confidavamo nel giornalismo per difendercene, non per fabbricarle.


18:30


Repubblica ha provato a correggere, ma la pezza è peggiore del buco: adesso scrive che si tratta addirittura di “taglio delle falangi” nel titolo e precisa nell’articolo che “la deungulazione” è “la rimozione delle falangi dei gatti” (copia permanente su Archive.org). È vero che il declawing solitamente viene eseguito troncando l’ultima falange (la punta) delle zampe, ma quanti capiranno che ”rimozione delle falangi” non significa asportazione del dito intero? Non si poteva dire semplicemente “No alla rimozione delle unghie”? Mah.




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