Copia permanente su Archive.org e screenshot:
Controllo delle fonti: zero.
Come se già questo non fosse abbastanza, la pubblicazione da parte di Rainews avviene il giorno dopo che La7 ha rimediato una figuraccia pubblicando lo stesso, identico falso.
Anche Libero partecipa alla festa della bufala, e lo fa già dal 6 gennaio scorso (copia permanente su Archive.org) e senza rettificare:
Fra l’altro, i colleghi debunker di Bellingcat notano che questo spezzone di videogioco era già stato spacciato come vero dal Ministero della Difesa russo nel 2017.
Ma mi raccomando, le fake news sono colpa di Internet.
Per chi se lo fosse dimenticato e per quelli che dicono “eh ma cosa vuoi che sia”, ricordo che esiste un testo unico dei doveri del giornalista, redatto dall’Ordine dei Giornalisti italiano, che all’articolo 2 recita:
Il giornalista: a) difende il diritto all’informazione e la libertà di opinione di ogni persona; per questo ricerca, raccoglie, elabora e diffonde con la maggiore accuratezza possibile ogni dato o notizia di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti
e all’articolo 9 dice:
Il giornalista: a) rettifica, anche in assenza di specifica richiesta, con tempestività e appropriato rilievo, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate
Sono doveri, non degli optional.
Anche in Svizzera la Dichiarazione dei doveri e dei diritti del giornalista è altrettanto chiara (punti 3 e 5):
Il giornalista [...] diffonde esclusivamente informazioni, documenti, imma-gini o prese di suono di cui gli sia nota la fonte [...]; designa apertamente come tali le notizie non confermate [...] rettifica ogni informazione il cui contenuto materiale, una volta diffuso, si sia rivelato del tutto o in parte inesatto
Rileggere questi doveri, ogni tanto, e magari addirittura applicarli, sarebbe bello.
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20:15. In una sorprendente coincidenza, poco dopo la mia segnalazione pubblica Rainews ha cambiato il contenuto della notizia, senza rettificarla e senza scusarsi per l’errore.
E comunque la didascalia nuova è sbagliata lo stesso, perché non è la “telecamera di un drone”, ma quella (simulata) di un aereo pilotato, un AC-130, quadrimotore a elica.
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