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2021/09/30

Le grandi domande dell’informatica: perché James Bond usa un Nokia?

Sta uscendo finalmente nelle sale No Time to Die, il più recente film della serie dedicata al celeberrimo agente segreto britannico inventato da Ian Fleming. La pandemia ne ha ritardato l’uscita, per cui è comprensibile che alcuni degli oggetti usati o indossati da James Bond ormai non siano più l’ultimissimo modello.

Ma può sembrare davvero strano che lo 007 famoso per le sue ipertecnologie sfoderi, in No Time to Die, dei telefonini Nokia. Specificamente il 3310, il 7.2 (perlomeno nel trailer originale) e l’8.3 5G, che sono usciti rispettivamente vent’anni fa (a meno che si tratti della riedizione del 2017), a fine 2019 e a ottobre 2020. Oltretutto Nokia oggi è un produttore quasi di nicchia (0,7% del mercato). Come mai questa scelta così particolare?

Ovviamente c’è di mezzo un contratto di sponsorizzazione, e in proposito c’è un dettaglio curioso da sapere: Apple non consente che i propri smartphone vengano usati dai cattivi nei film e nei telefilm (come segnalato dal regista Rian Johnson in questo video a 3:00). Per cui la prossima volta che guardate un giallo, per esempio, sapete con certezza che se un personaggio ha in mano uno smartphone di Apple non può essere un cattivo sotto mentite spoglie.

Detto questo, e tenendo presente che i film di 007 sono delle opere di fantasia che non hanno quasi nessun legame con la realtà dello spionaggio, vale la pena di chiedersi se ha senso per un personaggio come James Bond avere uno smartphone o un telefonino “vecchio stile” come un Nokia 3310.

Lo ha fatto Wired.com, e la risposta è che nessuno smartphone sarebbe una buona scelta, mentre un telefonino semplice sarebbe già più accettabile. Ma la vera sicurezza sarebbe non avere addosso nessun dispositivo elettronico.

Anche gli smartphone più recenti, infatti, hanno vulnerabilità come Pegasus che possono copiare messaggi, registrare chiamate e accedere alla telecamera, e per natura sono difficili da blindare completamente: sarebbe necessario evitare il WiFi, collegarsi fisicamente con un cavo Ethernet, installare un password manager e un adblocker, bloccare tutti i cookie, disabilitare Javascript, il tracciamento e il fingerprinting, non usare la mail, eccetera, secondo Edward Snowden. Conviene decisamente un telefonino “normale”, che già in partenza non ha nulla di tutto questo.

Secondo gli esperti consultati da Wired, se si è a rischio di sorveglianza elettronica da parte di malintenzionati molto esperti la soluzione migliore (dopo il non avere dispositivi) è uno smartphone Android appositamente modificato, sul quale è installato un sistema operativo ad alta sicurezza come GrapheneOS (che non manda dati a Google, tanto per cominciare) e nel quale sono stati fisicamente rimossi il microfono interno (si usa una cuffia, da collegare solo quando serve) e i sensori. Questo genere di servizio viene fornito, a caro prezzo, da aziende come NitroKey, Purism e Blackphone.

Ovviamente significa che bisogna fidarsi di queste aziende e sperare che fra i loro dipendenti non ci sia un agente della SPECTRE.

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