Attenzione alle monete turche, sembrano euro!
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Sta circolando dai primi di dicembre 2005 un allarme per la possibile truffa perpetrata scambiando una moneta turca con quella da due euro grazie alla loro asserita somiglianza. Eccovi un esempio del testo dell'appello.
Mamma li turchi!!!
No seriamente, fate attenzione
...se è vero, watch out...
Dal 1° gennaio 2005, la Turchia ha una nuova moneta, la "nuova lira turca" (Yeni Turk Lirasi), che sostituisce la vecchia lira super svalutata, alla quale sono stati tolti non meno di sei zeri.
Guardando la nuova moneta da 1 lira, salta subito all'occhio che assomiglia stranamente alla moneta da 2 euro. Se confrontiamo queste due monete, notiamo che hanno esattamente lo stesso aspetto (un anello di nickel che circonda la parte centrale in rame) e quasi la stesssa dimensione.
Allo stesso modo, sull'altro lato è raffigurato, come molti euro, una testa (si tratta qui di Ataturk, come gli euro ci mostrano il re di Spagna, il re del Belgio, Dante, ecc.). L'unica differenza è il numero: al posto del 2 dei due euro, c'è un 1. Oltretutto, si può notare che questo 1 è graficamente molto simile all'1 di un euro.
Questa moneta da una lira turca è quindi una abile imitazione, giuridicamente inattaccabile, della moneta da due euro.
Vale 0,4 euro.
Per il momento, siate prudenti e controllate che vi diano monete da 2 euro e non monete da una lira turca, poichè hanno cominciato a circolare.
L'appello è solitamente accompagnato da un allegato costituito da un'immagine che mette a confronto lira turca e moneta da due euro.
Talvolta l'appello si “autentica” includendo un rimando alla voce dedicata alla nuova lira turca nell'enciclopedia libera e gratuita Wikipedia.
Vediamo una per una le affermazioni contenute nell'appello.
- È vero che la Turchia ha introdotto dal primo gennaio 2005 una nuova valuta che toglie sei zeri a quella vecchia, come spiega in inglese il sito ufficiale.
- È vero che vi sono state segnalazioni di tentativi di usare, al posto delle euromonete, monete (non necessariamente turche) che vi somigliano (una mi è giunta da un lettore, “annypan”, per esempio), ma questa non è in sé una novità: errori e truffe di questo genere esistono da sempre, principalmente ai danni di distributori automatici.
- È inesatto che la nuova lira turca vale 0,4 euro: attualmente (21 dicembre 2005) vale 0,62 euro. È comunque vero che la lira turca vale meno dell'euromoneta alla quale assomiglia.
- Sono vere le immagini mostrate nell'appello: le monete hanno effettivamente l'aspetto presentato.
È invece discutibile, anche se non del tutto infondato, il tema principale dell'appello: la pretesa somiglianza fra la moneta da due euro e quella da una nuova lira turca. Le due monete hanno infatti differenze visive non proprio trascurabili:
- Le proporzioni dell'anello esterno e del disco interno sono diverse: l'anello esterno del 2 euro è più snello di quello della lira turca.
- Sulla moneta da due euro c'è scritto un “2” molto grande e c'è anche scritto “EURO”, mentre sulla lira turca c'è scritto “1” e non c'è ovviamente alcun accenno all'euro. Sulla lira turca c'è una chiara scritta “Yeni Türk Lirasi”, insieme alla falce di luna e la stella, simbolo della Turchia: due dettagli che dovrebbero risaltare non poco.
È però plausibile che una persona molto distratta o che ci vede molto poco possa non notare queste differenze. Tuttavia, se non nota differenze di questo tipo, non occorre certo tirare in ballo la lira turca per truffarla, perché non è in grado di distinguere neppure le euromonete e le possono rifilare qualsiasi cosa al posto del resto esatto.
È invece improbabile l'ipotesi proposta da alcune varianti dell'appello, secondo le quali la nuova lira turca potrebbe ingannare i distributori automatici. Infatti le dimensioni e il peso della lira turca sono sufficientemente differenti da quelle della moneta da due euro. La differenza è forse difficile da percepire per una persona (sto comunque cercando di procurarmi un campione di lira turca), ma non per i sensori di cui sono dotati normalmente i distributori automatici. Un lettore che lavora in banca (“simone.san****”) mi fornisce gentilmente i dati tecnici delle due monete, tratti dai siti della Banca Centrale Europea e da un sito governativo turco:
2 euro | lira turca | |
Diametro: | 25,75 mm | 26,15 mm |
Spessore: | 2,20 mm | 1,95 mm |
Peso: | 8,50 g | 8,3 g |
Se vi interessa, grazie anche alle indagini dei lettori posso segnalarvi anche un elenco completo di immagini di tutte le banconote e monete turche (nuove e vecchie).
In conclusione: l'allarme ha un minimo di verità, ma non va limitato alla lira turca, perché chi si fa raggirare dalla lira turca è raggirabile anche da monete simili di altri paesi o da monete false molto grossolane, e quindi deve fare attenzione in generale a tutte le monete che gli vengono date.
Questa, però, è una raccomandazione che vale per tutti noi, che troppo spesso ritiriamo il resto senza controllarlo: l'appello non fa altro che ribadire il concetto in una forma che “funziona” (ossia induce fortemente a inoltrarlo a tutti) perché fa leva emotivamente sulla diffidenza verso gli stranieri.
Fra l'altro, la lira turca non è l'unico sosia delle euromonete: c'è anche il baht tailandese, come segnalato da vari lettori. La pubblicazione svizzera L'inchiesta di gennaio 2006 ha diffuso un articolo nel quale racconta che una moneta da 10 baht è stata rifilata da un negozio italiano a un turista svizzero al posto di una moneta da due euro.
Dieci baht valgono circa venti eurocent. Secondo L'inchiesta le due monete hanno “stessi colori, stesse dimensioni, stesso peso”. Attenzione, quindi, non soltanto alla lira turca.
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