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2015/05/22

Navigazione più privata e sicura con Freedome, ora anche per Mac

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Collegarsi via Wi-Fi è comodo, ma non sempre il traffico di dati delle applicazioni viene protetto dalla crittografia, per cui è facile che qualche malintenzionato si metta in ascolto e possa intercettare le vostre comunicazioni, catturando messaggi e mail e tracciando i siti che visitate. Anche alcuni gestori di Wi-Fi alberghieri senza scrupoli fanno monitoraggio del traffico dei propri clienti, per esempio per sostituire le pubblicità nelle pagine visitate e metterci le proprie, e non mancano neanche i governi di alcuni paesi che sorvegliano gli accessi a Internet dei visitatori stranieri.

In tutti questi casi è meglio connettersi usando una VPN (Virtual Private Network), che cifra tutto il traffico da e verso il proprio computer, tablet o telefonino e rende sostanzialmente inutili le intercettazioni del segnale Wi-Fi. Anche se non avete preoccupazioni di sicurezza, la VPN risulta utile per simulare di essere altrove, per esempio quando si è in vacanza per poter accedere comunque ai servizi accessibili nel proprio paese oppure per poter vedere i video che sono stati pubblicati usando delle restrizioni geografiche; inoltre ostacola la profilazione pubblicitaria.

Il problema di queste VPN è che di solito sono complicate da usare. F-Secure ne propone una, Freedome, che ha due vantaggi fondamentali: funziona allo stesso modo sui telefonini, sui tablet e sui computer (esiste in versione per Android, iOS, Windows e da pochi giorni anche per MacOS) ed è estremamente semplice, con un unico grande pulsante di attivazione e disattivazione e un mappamondo per scegliere quale località simulare (ce ne sono una ventina sparse sul globo).

A differenza di molte altre soluzioni analoghe, Freedome non ha limitazioni di banda e non inserisce pubblicità, ma fa pagare questi vantaggi: dopo 14 giorni di prova gratuita, chiede una quarantina di euro o franchi l'anno per un singolo dispositivo; spendendo poco di più si possono proteggere tre o cinque dispositivi.

Qualche tempo fa, quando Freedome era ancora in fase di test, sono stato invitato da F-Secure a Helsinki per parlare delle sue implicazioni, che sono quelle di qualunque servizio di VPN: se lo uso, tutto il mio traffico passa attraverso i server del fornitore di VPN, che quindi in teoria può leggere tutto quello che faccio e sapere tutti i siti che visito e inoltre potrebbe essere costretto dalle autorità locali a consegnare i log (tabulati) di navigazione degli utenti. In altre parole, mi devo fidare.

Nel caso di F-Secure, i rappresentanti dell'azienda hanno dichiarato che i log non esistono (ma viene fatto monitoraggio contro eventuali abusi e attività illecite) e hanno segnalato che la normativa della Finlandia, dove risiede F-Secure, è particolarmente rispettosa della riservatezza informatica. E Per chi non si fida, comunque, la soddisfazione di poter scavalcare con un clic quegli odiosi avvisi “Questo video non è disponibile nel tuo paese” non ha prezzo.


Avviso per trasparenza: il viaggio a Helsinki per intervistare i responsabili di F-Secure è stato offerto dall'azienda.

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