Cerca nel blog

2003/01/05

[IxT] #2003-001 (5/1/2003). Tasse sui CD vergini, Raeliani, Bill e il Parlamento, e Chioccioline

-- Approvata la tassa sui CD vergini

-- Internet spegne 20 candeline

-- Bill Gates in visita al Parlamento italiano, strane coincidenze

-- Speciale Antibufala: i Raeliani hanno davvero clonato. Le bufale

-- Chioccioline: telefonini, decimo pianeta, Linux numero due al mondo

Approvata la tassa sui CD vergini

Ricordate l'appello (autentico) contro la tassa sui CD vergini?

http://www.attivissimo.net/antibufala/afdigitale.htm

Un lettore (sergino75) mi segnala che Il Sole 24 ore del 24 dicembre 2002, pagina 13, riporta questa informazione: "Il decreto legislativo sul diritto d'autore dispone l'aumento da 0,01 a 0,23 euro della quota sui cd vergini che deve essere versata dai produttori dei supporti delle case discografiche a compenso dei minori ricavi che sono provocati per le imprese dalle copie pirata".

Sergino75 mi ha cortesemente inviato una scansione dell'articolo, ma sarebbe interessante mettere le mani sul testo originale della legge, in modo da poterlo aggiungere al dossier antibufala e fare due conti e ragionamenti sulla stupidità del provvedimento (una tassa che punisce anche chi, come me, usa i CD vergini per fare il backup dei propri dati e di certo non per piratare artisti SIAE) e vedere quali altri supporti sono colpiti dalla tassa (si era parlato persino di memory stick per videogame e memorie per fotocamere, sulle quali è obiettivamente difficile concepire che si memorizzino brani musicali).

Purtroppo le mie ricerche presso Governo.it, Interlex.it, Ilsole24ore.com e Italiaoggi.it non hanno trovato nulla. Ho letto il testo della legge finanziaria 2003, ma non ho visto alcun riferimento al rincaro dei CD. Probabilmente ho la vista annebbiata dalle indigestioni di focaccia che sto facendo (in questi giorni sono in Italia).

Se qualcuno può darmi una mano, è ben accetta!

Internet spegne 20 candeline

Piccola nota storica: il primo gennaio 1983, ARPANET, il predecessore di Internet, abbandonò il protocollo NCP (niente a che vedere con un omonimo di Novell) in favore del protocollo TCP/IP che adotta tuttora. Per gli addetti ai lavori, questo arcano dettaglio tecnico è la data di nascita della Rete così come la conosciamo.

Ci vollero poi altri dieci anni perché Internet sbarcasse seriamente in Italia: i primi abbonamenti ai privati furono commercializzati nel 1993. Prima di allora, l'accesso era riservato alle grandi aziende e agli istituti universitari.

Considerato che le basi del TCP/IP furono gettate negli anni Settanta, è un bel traguardo di longevità in un settore come quello tecnologico in cui ciò che funziona è già obsoleto prima di essere messo in vendita, e testimonia la lungimiranza e la solidità del lavoro fatto dai padri di Internet.

Buon compleanno Internet, dunque!

Bill Gates in visita al Parlamento italiano, strane coincidenze

Bill Gates dovrebbe far visita al Parlamento italiano a fine gennaio, stando a The Inquirer:

http://www.theinquirer.net/?article=6891

Il governo italiano aveva previsto un emendamento alla Finanziaria 2003 che sembrava indicare un interesse serio verso l'ipotesi di adottare il software libero nell'amministrazione pubblica, facendo risparmiare a noi contribuenti una bella badilata di soldi in licenze software, sulla scia di provvedimenti analoghi adottati da altri paesi europei ed extraeuropei, fra cui Giappone, Norvegia, Germania, Finlandia, Corea, Thailandia, Filippine, Francia, Messico, Taiwan, Cina e Regno Unito.

Ahimè l'emendamento è misteriosamente scomparso, e per una curiosa coincidenza Bill Gates viene di persona in visita al Parlamento a breve distanza di tempo da questa scomparsa. Sarebbe un caso fortuito se si trattasse di un evento singolo, ma siccome capita sistematicamente che zio Bill faccia visita a un paese proprio quando quel paese annuncia di voler mollare Microsoft, come è successo in India recentemente e nei mesi scorsi in Perù

http://www.apogeonline.com/webzine/2002/07/24/01/200207240102

direi che parlare di coincidenza è una pia illusione; pare più plausibile una vistosa operazione di lobbying, assecondata dal desiderio di compiacere l'ospite illustre, tipico della peggior forma di ospitalità fantozziana.

Resta da vedere se il governo italiano avrà abbastanza spina dorsale da resistere alle tante lusinghe di una società straniera già pluricondannata per concorrenza sleale: sapevate, ad esempio, che i docenti che convincono la propria scuola ad acquistare software Microsoft hanno gratis la licenza di Windows e Office, un valore commerciale di circa 1000 euro?

Visti i precedenti, sarà già un trionfo se l'amministrazione pubblica italiana saprà spuntare uno sconto decente sulle licenze di Windows, IIS e Office come hanno fatto gli altri paesi citati.

Speciale Antibufala: i Raeliani hanno davvero clonato. Le bufale

Normalmente me ne starei zitto su un caso così delirante come quello dei Raeliani, dato che la natura bufalina dell'organizzazione è lampante (basta vedere come si veste Rael, pare una comparsa da filmetto di fantascienza di serie B), ma c'è un aspetto insolito della storia che credo meriti una segnalazione.

Tutta l'attenzione dell'opinione pubblica si è concentrata sull'annuncio di una presunta clonazione umana (o più di una) da parte di una società controllata dai Raeliani, che ha giustamente fatto molto scalpore e generato moltissima pubblicità. Quello che pochi giornalisti hanno avuto l'acume di approfondire è che lo stesso clamoroso annuncio fu fatto da un altro gruppo di pseudoscienziati nel 1978. Se ne sono ricordati quei pignoli del Washington Post

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A56233-2002Dec30.html

notando che all'epoca saltò fuori, dopo tre mesi di indagini scientifiche, che era una bufala intentata a scopo pubblicitario (per promuovere un libro).

In altre parole, i Raeliani hanno sicuramente clonato qualcosa: la bufala. E in tutti i suoi dettagli.

Nel caso del 1978, infatti, il presunto bambino clonato non fu mai presentato al pubblico, adducendo "il desiderio di proteggerlo da una pubblicità dannosa", e la cosa finì nel dimenticatoio (a parte un processo che durò tre anni e si concluse con la conferma della frode). E ora, guarda un po' che coincidenza, Rael ha dato ordini di non eseguire test del DNA sul presunto neonato-fotocopia annunciato di recente, allo scopo di "proteggere le identità dei genitori":

http://www.cnn.com/2003/HEALTH/01/03/human.cloning/index.html

Suvvia, di cosa ha paura? Che si scopra che tutta la storia è una bufala, e per di più stantia, costruita (proprio come venticinque anni fa) per farsi pubblicità? Impossibile: gli alieni sono con lui, e una razza extraterrestre super-evoluta non affiderebbe mai il proprio Verbo a un contaballe qualsiasi, no?

Ironia a parte, l'articolo del Washington Post spiega anche alcuni dei problemi nel verificare l'affermazione dell'avvenuta clonazione. Non basta fare un prelievo di sangue del bambino e della madre e fare il test del DNA per vedere se sono identici: esistono infatti "giochi di prestigio" che si possono fare sia a livello medico (una trasfusione integrale di sangue dalla madre al neonato, ad esempio, li farebbe sembrare geneticamente identici), sia a livello più banale con un po' di destrezza nello scambiare le provette.

Oltretutto il test del DNA è particolarmente sensibile alla contaminazione incrociata: residui minutissimi di DNA sugli strumenti possono falsare il test. Una verifica realmente affidabile richiederebbe test multipli, condotti da più laboratori (e di certo non dai laboratori dei Raeliani, che sono gli ultimi di cui ci si può fidare) e soprattutto eseguiti sotto l'occhio vigile di prestigiatori che possano verificare che nessuno alteri o scambi il contenuto dei prelievi. Prelievi che per evitare il trucchetto delle trasfusioni dovrebbero essere campioni di tessuto (facilmente acquisibili dalla bocca, senza traumi) anziché di sangue.

Un'impresa notevole, dunque, che ho la sensazione che stranamente si deciderà di non fare adducendo scuse più o meno patetiche, come quella di Rael quando quelli della CNN gli hanno chiesto via satellite se si trattava semplicemente di una bella trovata pubblicitaria: "Non sento bene, l'audio è disturbato".

Non se la caverà così a buon mercato in tribunale: un avvocato americano, Bernard Siegel, ha infatti chiesto alla magistratura della Florida che il bambino, se è davvero clonato, venga tolto ai genitori (al genitore?) e affidato a un tutore meno squinternato e irresponsabile. La richiesta è naturalmente un modo astuto per mettere alla prova il bluff dei Raeliani. Proprio come venticinque anni fa.

Chioccioline

Nasce col nuovo anno questa rubrichetta supplementare in cui raccolgo le chicche e le cose interessanti che trovo in Rete e che non commento più approfonditamente per mancanza di tempo. Buona navigazione!

Libro antibufala MLM

E' uscito un libro dedicato alle truffe del Multilevel Marketing, fra cui quella del "vorresti davvero guadagnare con Internet" che ha imperversato in Internet nei mesi scorsi e che ho già fatto a fettine nel Servizio Antibufala (http://www.attivissimo.net/antibufala/mlm.htm): si intitola "Piramide d’oro - Realtà e miti del multilevel marketing" di R. Giovannini, D. Orecchio, editore Avverbi, 10 euro.

E-book Microsoft bucato

Il formato dell'e-book Microsoft, il Microsoft Reader, è stato "craccato": si è trovato il modo di eliminarne la protezione anticopia. La cosa era già stata fatta qualche tempo addietro, ma in modo piuttosto brutale. Questa è una soluzione più elegante, che dimostra ancora una volta che i sistemi anticopia non funzioneranno mai seriamente. I dettagli (in inglese) sono presso http://www.pocketpcaddict.com/article.php?sid=937 e http://members.lycos.co.uk/hostintheshell

Fotofonini? Un rischio privacy

Se leggete l'inglese, c'è un bell'articolo della BBC sui pericoli dell'onnipresenza dei telefonini con fotocamera: se le telecamere in strada vi irritano, che farete quando qualsiasi cretino potrà farvi un'istantanea e metterla online? E se quel cretino si porterà il telefonino nello spogliatoio della vostra palestra? E' lecito portare un cellulare con fotocamera in un'aula di tribunale e fotografare di nascosto gli imputati o le vittime?

L'articolo è presso http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/2621745.stm

Telefonino.net, intanto, nota che si pensa di vietare appunto i fotofonini negli spogliatoi di fitness club e palestre in Inghilterra:

http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.asp?n=7545

Ancora sul Decimo Pianeta

A proposito della bufala del Decimo Pianeta, anche il Cicap ha dedicato all'omonima pubblicazione di Borriello un'analisi molto minuziosa dei "fatti scientifici" presentati in questo inquietante opuscolo, che prevede l'arrivo di un pianeta a maggio 2003 che sconquasserà il nostro globo terracqueo. Manco a dirlo, i "fatti scientifici" di Borriello sono grossolanamente sbagliati, e basta un minimo di ricerca per verificare che lo sono. L'articolo, intitolato “Il mito del pianeta X - Niente fine del mondo nel 2003”, di Albino Carbognani, è presso

http://www.cicap.org/articoli/at101155.htm

Linux diventerà il secondo sistema operativo al mondo entro due anni

Secondo la società di consulenza IDC, Linux diventerà nel 2003 o 2004 il secondo sistema operativo per desktop più diffuso al mondo, scalzando da questa posizione il Mac. Al primo posto, con larghissimo distacco, resterà Windows nelle sue varie versioni.

http://zdnet.com.com/2100-1104-979064.html

Ancora rinvii per 3

Telefonino.net dice che il lancio del servizio UMTS di 3 in Inghilterra slitterà di almeno due mesi e avverrà forse a marzo.

http://www.telefonino.net/cgi-bin/news.asp?n=7551

Inoltre due fonti ben informate mi hanno confermato personalmente che l'hardware e il software dei telefonini sono ancora in alto mare, anche se si susseguono freneticamente gli aggiornamenti: si è arrivati alla videochiamata con video e audio sincronizzati (cosa da considerare un progresso, dato che prima il labiale era addirittura sfasato rispetto alla voce), ma si è lontani dalle prestazioni promesse, al punto che i primi clienti saranno chiaramente avvisati che il servizio è da considerare sperimentale e tenderà a perdere le chiamate con facilità.

L'UMTS, insomma, all'inizio sarà molto virtuale. Qualcosa mi dice che però i soldi chiesti ai clienti non saranno altrettanto virtuali.

Ciao da Paolo.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

Nessun commento: