Come fanno i negozi cinesi ad avere prezzi così bassi? Semplice: espiantano e rivendono gli organi delle clienti
Ricevo moltissime segnalazioni del ritorno di questo allarme, che in realtà è una classica leggenda metropolitana:
ATTENZIONE AI NEGOZI DEI CINESI...
Non scrivo per 'sentito dire' o letto sul giornale.. la cosa è capitata ad un'amica di famiglia alcuni giorni fa :
va col marito a vedere negozi, entra da sola in un negozio di cinesi (il marito stava finendo la sigaretta di fuori), quando il marito entra pochissimi minuti dopo gli dicono "non è entrata nessuna ragazza qui dentro" glielo richiede e continuano a negare, chiama immediatamente il 113 che trovandosi in un paese di fuori Roma sono arrivati subito, rientrato coi militari hanno ancora negato, quando i carabinieri perquisiscono il negozio entrano nel piano di sotto (con entrata non visibile ovviamente) hanno trovato questa giovane donna coi capelli già rasati e narcotizzata in stato di incoscienza; l'avrebbero portata via di lì a poco. (c'è stato l'arresto di questi esseri immondi ovviamente).
ATTENZIONE quindi, i prezzi così bassi nascondono in realtà riciclaggio e SOPRATTUTTO come in questo caso TRAFFICO D'ORGANI quindi a maggior rischio persone giovani, penso che anche coi bambini non si facciano scrupoli..
BOICOTTIAMOLI
diffondete questa storia è assolutamente vera e riscontrabile dai verbali dell'Arma.
Ho saputo di questo accaduto ieri e lo dirò a chiunque conosco.
Chi segue il Servizio Antibufala da qualche tempo avrà già notato i segni classici della leggenda metropolitana: nessun riferimento di datazione ma soltanto parole come "ieri" o "alcuni giorni fa" che restano valide in eterno e rendono sempre fresco l'allarme; nessun riferimento specifico a luoghi ("un paese fuori Roma"), né nomi di persone.
La conferma che si tratti di una leggenda arriva non solo dalla poca plausibilità della vicenda, ma anche dal fatto che storie analoghe vengono raccontate da anni con riferimento a varie città italiane (Leggendemetropolitane.net ne parla a proposito di un panico scatenato nel catanese, finito persino sui giornali, e di un altro caso a Bari): questo implicherebbe sparizioni di massa, che non passerebbero certo inosservate, eppure non c'è nessun allarme da parte delle forze dell'ordine.
Ma allora, se è così ovvio che si tratta di una bufala (risalente alla seconda metà degli anni Ottanta, secondo lo studioso Paolo Toselli), perché viene propagata? Perché come ogni bufala di successo, fa leva sulle nostre paure inconfessabili del diverso e dello straniero: così radicate e istintive da scavalcare il raziocinio e il buon senso. Non sembra un caso che l'appello si concluda non con un "denunciamoli", ma con un ben più blando "boicottiamoli".
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