NatGeo sfida i complottisti undicisettembrini con prove pratiche. Piace vincere facile
Abbiate pazienza: siamo vicini alla ricorrenza degli attentati dell'11 settembre 2001 e quindi ci saranno parecchie segnalazioni sull'argomento. So che molti di voi sono stufi delle teorie di complotto undicisettembrine, e francamente comincio ad esserlo anch'io, ma stavolta c'è una notizia che segnalo con molta soddisfazione, attutita soltanto dal fatto che comunque si parla di una tragedia costata oltre tremila vite.
L'oggetto che vedete nella foto qui accanto è il monumento funebre alla teoria di complotto prediletta riguardante il crollo delle Torri Gemelle: quella che sostiene che le colonne dei grattacieli furono tranciate istantaneamente usando una sostanza chiamata "termite".
Ieri sera è andato in onda sui canali USA il nuovo documentario 9/11 Science and Conspiracy di National Geographic, che ha fatto quello che i complottisti, instancabili generatori d'aria fritta, non hanno avuto il coraggio di fare: ha messo alla prova, con esperimenti concreti, varie teorie di complotto.
Compresa quella della termite, appunto: nella struttura a bicchiere collocata intorno alla colonna d'acciaio sono stati collocati circa 70 kg di questa sostanza che brucia ad altissima temperatura. La termite è stata poi innescata, e la violenta reazione chimica avrebbe dovuto fondere l'acciaio in pochi istanti all'altezza della vasca, secondo la tesi complottista. Ma quella che vedete è la colonna dopo l'esperimento. E quella colonna è molto più piccola di quelle che reggevano le Torri Gemelle.
Sediamoci comodi e vediamo quali nuovi contorsionismi mentali s'inventeranno per giustificare quest'ennesima figuraccia. Supertermite? Nanotermite? Nanomunghi? I dettagli sono qui su Undicisettembre.info.
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