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2011/12/23

Disinformatico radio, podcast del 2011/12/23

È disponibile temporaneamente sul sito della Rete Tre della RSI il podcast della puntata di stamattina del Disinformatico radiofonico. Ecco i temi e i rispettivi articoli di supporto:

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Questi articoli erano stati pubblicati inizialmente sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non sono più disponibili. Vengono ripubblicati qui per mantenerli a disposizione per la consultazione.

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Antibufala di Natale: no, il Vaticano non ha comprato un dominio XXX

Complotto internettiano ai danni del Vaticano? Così sembrerebbe. "Il Papa fa comprare un dominio XXX", scrive per esempio Romatg24, segnalando che il Vaticano avrebbe acquistato un dominio Internet con il suffisso ".xxx" che identifica la nuova sezione di Internet riservata ai siti di "intrattenimento per adulti". L'acquisto, si dice, sarebbe stato motivato dal desiderio di "tutelare la propria immagine da sfruttamenti indebiti".

Già così la vicenda si presentava intrigante e molto vendibile giornalisticamente, ma poi è arrivato l'intrigo: padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, ha dichiarato che il dominio in questione, Vatican.xxx, non era stato acquistato dal Vaticano ma da qualcun altro la cui identità sarebbe un mistero: “Non risulta che tale dominio sia stato acquistato dalla Santa Sede o da organismi che facciano capo ad essa". Che ci sia un piano segreto per creare un sito a luci rosse dal nome particolarmente provocatorio?

Niente di tutto questo: è sufficiente una consultazione del servizio Whois di Internet per scoprire che Vatican.xxx non è stato comperato da qualcuno, ma è stato "riservato", ossia bloccato per impedirne la registrazione. Il blocco è stato effettuato dall'organizzazione responsabile per la gestione del dominio ".xxx", la ICM Registry, sin dai primi di settembre, prima che i domini ".xxx" fossero disponibili per l'acquisto.

Il blocco di nomi potenzialmente controversi è una delle funzioni previste dai domini ".xxx": per esempio, i nomi degli stati sono vietati in blocco, e il Vaticano è uno stato, per cui già questo basta per garantire l'indisponibilità di Vatican.xxx. Inoltre l'ICM Registry ha dato ai governi la possibilità di bloccare gratuitamente i nomi di dominio culturalmente o religiosamente significativi. In altre parole, non c'è alcuna possibilità che qualcuno crei un sito a luci rosse usando il nome del Vaticano. Ma la bufala, per citare Mark Twain, ha fatto il giro di mezzo mondo intanto che la verità si stava ancora infilando le scarpe.

Torna il Wincrash facile anche in Windows 7

All'epoca di Windows 95/98 e XP era abbastanza normale che la visualizzazione di una pagina Web mandasse in tilt l'intero sistema operativo, sfociando nella temuta Schermata Blu della Morte, grazie alla scelta di integrare strettamente il browser (Internet Explorer) in Windows. Far "crashare" Windows era un tiro al bersaglio e non faceva più notizia. Persino Bill Gates ammetteva che il suo Windows gli si bloccava spesso.

Ma era il 2001: storia antica ai ritmi dell'informatica. Queste cose non succedono più da tempo e la lezione è stata imparata: il browser, e in generale le applicazioni, lavorano in spazi separati e isolati, per cui il collasso di un'applicazione non fa cadere tutto il sistema. O almeno non dovrebbe.

In questi giorni, però, è emerso un "Wincrash" imbarazzante anche per la versione più recente di Windows, la 7, nell'edizione Professional a 64 bit. Anche installando tutti gli aggiornamenti di sicurezza, è sufficiente caricare con il browser Safari una pagina Web confezionata appositamente (ha semplicemente un IFRAME con un attributo di altezza che ha un valore molto elevato).

Per i curiosi, c'è una dimostrazione in video. La colpa non è di Safari, che è un prodotto Apple, ma del file win32k.sys di Windows, stando alle prime indagini.

Come segnala la società di sicurezza informatica Secunia, "lo sfruttamento con successo" di questa falla "può consentire l'esecuzione di codice arbitrario con privilegi di kernel mode". In traduzione, significa che apre le porte ad attacchi informatici. Per ora non c'è un aggiornamento che ripari la falla, che non è presente nella versione a 32 bit di Windows 7.

Scherzi di Natale: far nevicare sul computer

Google ha preparato una piccola chicca natalizia per tutti i suoi utenti: provate a cercare in Google le parole "let it snow" ("lascia che nevichi"). È il titolo di una celeberrima canzone di Natale, ma se lo si cerca in Google non compaiono solo i normali risultati di ricerca.

Infatti se usate un programma di navigazione recente (Firefox o Chrome o Safari, per esempio) e non fate niente nella schermata per qualche secondo, noterete che iniziano a cadere dei fiocchi di neve. Sullo schermo, s'intende.

Divertente, ma c'è di più. Se aspettate ancora qualche istante, lo schermo comincia a brinarsi e appannarsi, e per pulirlo potete muovere il mouse mentre ne tenete premuto il pulsante principale: potete anche scrivere o disegnare sullo schermo, come si fa su un vetro appannato. L'ideale per fare scherzi ad amici e colleghi. Se volete sbrinare tutto e chiudere il momento di frivolezza, cliccate sul pulsante azzurro di sbrinamento e tutto tornerà normale.

Se invece volete continuare con le chicche nascoste, cercate "Christmas lights" e la pagina di Google si abbellirà con una fila di palline di Natale.

Facebook, è arrivata la Timeline: siete pronti?

Sta scattando progressivamente per tutti gli utenti l'attivazione automatica della nuova impostazione cronologica di Facebook che per una settimana è stata facoltativa, come descritto in questo articolo. Indietro, insomma, non si torna e i vecchi post sono molto più facili da consultare rispetto al passato.

Se siete preoccupati che qualcosa che avete scritto in passato su Facebook non sia adatto a tutti gli occhi che potrebbero leggerlo oggi e non volete passare un'eternità a regolare le impostazioni di privacy di ogni elemento che avete pubblicato, c'è una scorciatoia: un'impostazione generale che limita la visibilità dei vecchi post.

Andate alla vostra pagina Facebook, cliccate sul triangolino accanto a "Home" in alto a destra e scegliete "Impostazioni sulla privacy". La penultima impostazione è "Restringi il pubblico per i vecchi post": cliccate su "Gestisci la visibilità dei vecchi post". Compare un messaggio di avviso che informa che "i contenuti sul tuo diario che hai condiviso con amici di amici o utenti pubblici diventeranno visualizzabili solo agli amici". Il messaggio avvisa inoltre che "anche le persone taggate e i loro amici possono vedere questi post". Se cliccate sul pulsante "Solo vecchi post" e poi su "Conferma", limiterete appunto la visibilità dei vostri vecchi post. Attenzione: questa modifica globale, una volta fatta, è reversibile solo modificando manualmente la privacy di ciascun post.

Se preferite regolare a mano la privacy di ciascuno dei vostri post passati, potete farlo posizionando il cursore del mouse sopra il post da modificare. Questo fa comparire una casella con una matitina: cliccatevi sopra per far comparire un menu, dal quale potete scegliere "Nascondi dal diario" per nascondere il post oppure "Elimina post" per eliminarlo. Inoltre in tutti i post potete sempre cliccare sull'iconcina di privacy (in alto nel post, accanto alla data di pubblicazione) per cambiare le impostazioni di privacy del singolo post.

Facebook, come aggiungere eventi passati al Diario

La nuova impostazione cronologica di Facebook può piacere o non piacere, ma è certamente una grande occasione per scrivere la propria autobiografia e renderla più o meno pubblica. Ma come si fa ad aggiungere al proprio Diario su Facebook un evento passato? Non è un'operazione molto intuitiva, per cui vale la pena di segnalarne qui il funzionamento.

La chiave di tutto è posizionare il mouse sulla sottile linea azzurra al centro della cronologia: è la linea temporale di Facebook. Compare un segno "+" che permette di aggiungere un post di stato, una foto, un luogo o un "avvenimento importante". Quando inserite un post in questo modo, vi viene proposto di scegliere la sua datazione, che potete sempre cambiare in seguito se vi accorgete di un errore.

Prima che vi venga la tentazione di usare questa tecnica per pubblicare dei post nel passato e far sembrare che avete straordinarie intuizioni e precognizioni, tenete presente che accanto alla datazione di un post immesso in questo modo compare, ed è visibile a tutti, un orologino. Basta posizionarvi sopra il cursore del mouse per rivelare la vera data di inserimento del post. Non dimenticate, inoltre, che ogni aggiunta pubblica al vostro diario del passato viene pubblicata nella vostra Bacheca e quindi è ben visibile a tutti come novità.

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