Prima osservazione di cambiamenti atmosferici in un pianeta extrasolare
Credit: NASA. |
La NASA ha pubblicato oggi la notizia che per la prima volta è stato osservato, appunto, un cambiamento nell'atmosfera di un pianeta extrasolare. E che cambiamento: un'improvvisa evaporazione di idrogeno al ritmo di almeno 1000 tonnellate al secondo, che ha dato al pianeta HD189733b, a 63 anni luce dalla Terra, una vera e propria coda simile a quella di una cometa.
HD189733b, uno dei tanti esopianeti disperatamente bisognosi di un nome un po' meno impronunciabile e che pertanto battezzo d'imperio Hadunotto, è un gigante gassoso, grande poco più di Giove, che orbita vicinissimo alla propria stella, leggermente più piccola del nostro Sole. “Vicinissimo” non è un'iperbole: Hadunotto si trova a circa 5 milioni di chilometri dalla propria stella, ossia circa dodici volte più vicino di Mercurio al nostro Sole. Un anno di Hadunotto dura poco più di due giorni.
Questa vicinanza gli costa cara: quando la sua stella ha un'eruzione, come è successo in questo caso, Hadunotto la prende in pieno. S'è beccato un'ondata di raggi X talmente violenta che ha riscaldato la sua atmosfera, che già normalmente sta a circa 1000 °C, abbastanza da farla sfuggire in parte. Mille tonnellate al secondo sono trascurabili per un gigante gassoso, per cui non c'è rischio che Hadunotto rimanga a corto d'atmosfera, ma quello che trovo fantastico in questa notizia è che siamo stati capaci di osservare quest'evento, grazie all'esistenza dei telescopi spaziali Hubble e Swift.
Sono passati poco più di cent'anni dal primo volo dei fratelli Wright e già guardiamo le atmosfere di pianeti appartenenti ad altre stelle. Mica male, per delle scimmie sveglie.
Se volete saperne di più e vedere dei video esplicativi, trovate tutto nell''apposito articolo su Nasa.gov e su Bad Astronomy.
Questo articolo vi arriva grazie alla gentile donazione di “bobshoes1” e “ebaysto*”.
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