Da parte mia vorrei segnalare questo video di Reid Gower, The Frontier is Everywhere, tratto dal progetto Sagan Series, che monta immagini meravigliose e la musica di Michael Marantz sulle parole di Sagan. Godetevelo in alta definizione, se potete.
Tenterò di tradurre in italiano le parole potenti di Sagan, ma l'inglese originale è difficile da eguagliare.
The Frontier is Everywhere
We were hunters and foragers, the frontier was everywhere. We were bounded only by the earth, and the ocean, and the sky. The open road still softly calls. Our little terraqueous globe is the madhouse of those hundred, thousand, millions of worlds. We who cannot even put our own planetary home in order, riven with rivalries and hatreds, are we to venture out into space? By the time we're ready to settle even the nearest other planetary systems, we will have changed. The simple passage of so many generations will have changed us. Necessity will have changed us. We're an adaptable species. It will not be we who reach Alpha Centauri and the other nearby stars; it will be a species very like us but with more of our strengths and fewer of our weaknesses. More confident, far seeing, capable, and prudent. For all our failings, despite our limitations and fallibilities, we humans are capable of greatness.
What new wonders undreamt of in our time will we have wrought in another generation? And another? How far will our nomadic species have wandered by the end of the next century? And the next millennium? Our remote descendants, safely arrayed on many worlds through the solar system and beyond, will be unified. By their common heritage, by their regard for their home planet, and by the knowledge that whatever other life may be, the only humans in all the universe come from Earth.
They will gaze up and strain to find the blue dot in their skies. They will marvel at how vulnerable the repository of all our potential once was. How perilous our infancy. How humble our beginnings. How many rivers we had to cross before we found our way.
La mia traduzione:
La frontiera è ovunque
Eravamo cacciatori e cercatori; la frontiera era ovunque. I nostri confini erano soltanto la terra e l'oceano e il cielo. I sentieri aperti verso lande lontane ancora ci chiamano dolcemente. Il nostro piccolo globo terracqueo è il manicomio di quelle centinaia, migliaia, milioni di mondi. Noi che non riusciamo nemmeno a mettere ordine nella nostra casa planetaria, spaccati da rivalità e odi, dovremmo avventurarci nello spazio? Quando saremo pronti a colonizzare anche soltanto i sistemi planetari più vicini, saremo cambiati. Il semplice avvicendarsi di così tante generazioni ci avrà cambiato. Ci avrà cambiato la necessità. Siamo una specie adattabile. Non saremo noi a raggiungere Alfa Centauri e le altre stelle vicine; lo farà una specie molto simile a noi, ma più ricca dei nostri punti di forza e meno gravata dalle nostre debolezze. Più sicura di sé, più lungimirante, più capace e prudente. Nonostante tutte le nostre manchevolezze, nonostante le nostre limitazioni e fallibilità, noi umani siamo capaci di cose grandiose.
Quali nuove meraviglie, neppure sognate oggi, avremo forgiato tra una generazione? E tra due? Quanto lontano avrà vagato la nostra nomadica specie entro la fine del prossimo secolo? E del prossimo millennio? I nostri lontani discendenti, distribuiti al sicuro su vari mondi nel sistema solare e oltre, saranno uniti. Uniti dalla propria eredità condivisa, dalla cura per il proprio pianeta natio, e dalla consapevolezza che qualunque altra vita vi sia, gli unici esseri umani in tutto l'universo provengono dalla Terra.
Alzeranno lo sguardo e si sforzeranno di trovare nei propri cieli il puntino azzurro. Si stupiranno di quanto fosse vulnerabile, un tempo, la culla di tutto il nostro potenziale. Di quanto fu colma di pericoli la nostra infanzia. Di quanto furono umili i nostri esordi. Di quanti fiumi dovemmo attraversare prima di trovare la nostra via.
Nessun commento:
Posta un commento