È presto per
fare bilanci, ma secondo alcuni critici questo potrebbe essere un
colpo da maestro commerciale per Facebook, mentre secondo altri la
novità è destinata a essere un flop. I profeti di sventura
segnalano infatti che non è la prima volta che Facebook viene
integrato in un telefono: nel 2011 c’era il Chacha della HTC, con
tanto di pulsante con la “F” blu, ma fu un fallimento
totale.
I fautori di
Facebook Home, invece, notano che installando questa famiglia di
applicazioni lo smartphone Android diventa a tutti gli effetti un
telefonino marchiato Facebook, scalzando la presenza di Google. Le
app di Google (Gmail, Google Chat e Google Plus) restano, ma vengono
messe completamente in secondo piano, per cui tutta la monetizzazione
di Android che andava a beneficio di Google passa di colpo a
Facebook.
Ci sono anche
delle implicazioni di privacy: dato che gli aggiornamenti degli amici
vengono visualizzati direttamente, senza dover passare dalla
schermata di sblocco, se qualcuno ci ruba il telefono può leggere
tutto il flusso di messaggi privati senza neppure conoscere la
password di sblocco.
Home è
indispensabile? Assolutamente no, se non siete utenti appassionati di
Facebook. E sarà interessante vedere la reazione degli appassionati
che installeranno Home quando, come preannunciato, la schermata
iniziale del loro smartphone ospiterà le pubblicità di Facebook,
diventando un tabellone pubblicitario. C’è il rischio che nella
guerra commerciale fra Google e Facebook quelli che si troveranno fra
l’incudine e il martello saremo noi.
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