Così per domani (8 giugno) è stato organizzato l'evento “Italia unita per la corretta informazione scientifica”: una serie di incontri, in varie città d'Italia, per fare divulgazione scientifica e fare chiarezza su alcuni temi (pseudo)scientifici controversi.
Io contribuirò nel mio piccolo partecipando alla sessione di Pavia (dalle 14:30) con una relazione sulle cosiddette “scie chimiche”, ma ci saranno relatori esperti anche per parlare di piante geneticamente modificate, di vaccini, di cellule staminali e di modelli animali nella ricerca biomedica. Siateci: è un modo per far vedere che non tutti si sono rimbambiti e che c'è ancora voglia di fare scienza per il bene di tutti. Anche dei ciarlatani e dei catastrofisti.
Post eventum
Qualche foto dall'incontro di Pavia:
Il moderatore Gabriele Gianini (a sinistra) e gli organizzatori |
Foto di @Chiaracodeca |
Gli organizzatori e un blogger di campagna |
La giornata è stata molto interessante e tranquilla (a differenza di altri eventi, come quello di Pisa, dove mi dicono che degli imbecilli hanno cercato di sabotare la discussione usando trombe da stadio e altre forme di scoreggia mentale), anche grazie alla presenza preventiva di un po' di forze dell'ordine. Date un'occhiata su Twitter all'hashtag #Italy4science e alle foto del flashmob di Pavia qui, qui e qui.
L'organizzazione è stata efficiente, snella e precisa; gli interventi hanno coperto bene (anche se con momenti a volte molto tecnici) alcuni temi scottanti, dai vaccini agli OGM passando per le cellule staminali, con chiarimenti preziosi: per esempio, non sapevo che la natura stessa facesse ingegneria genetica (involontaria) fra specie differenti (in particolare fra piante e insetti), ossia proprio quello che si contesta ai ricercatori che lavorano sugli OGM, e mi ha totalmente affascinato la relazione sul progetto europeo di emulare integralmente un cervello umano usando supercalcolatori.
Lo streaming è visibile qui su Livestream: il mio intervento, decisamente e volutamente leggero, è a 1:29. Qualche foto della mia relazione è disponibile qui, qui, qui e qui grazie a dnayx. Includo l'intera sessione qui sotto.
Ci vorrebbero più giornate così, ed è bello che siano i giovani a impegnarsi per crearle, anche se è triste, al tempo stesso, rendersi conto che queste cose dovrebbero farle le istituzioni, invece di dare il patrocinio ministeriale a Voyager. Speriamo in bene.
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