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2016/07/29

Andate in vacanza? Usare una VPN per proteggervi può portarvi in carcere

L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2016/08/01 21:45.

È tempo di vacanze e molti desiderano restare connessi a Internet anche all’estero, per esempio usando il Wi-Fi dell’albergo. Purtroppo, però, alcuni servizi (per esempio film e telefilm in streaming in abbonamento) non sono disponibili quando si è all’estero perché hanno restrizioni geografiche, e così si ricorre a una VPN: in pratica si simula di essere nel proprio paese d’origine.

Il problema è che in alcuni paesi le VPN sono illegali: è il caso, per esempio, degli Emirati Arabi Uniti, che da poco minacciano pene detentive e sanzioni da 130.000 a 544.000 dollari. È vero che le nuove norme parlano di uso illegale delle VPN e non di uso di VPN in generale, ma non è facile o intuitivo sapere cosa è illegale in un certo paese. Per esempio, sapevate che dagli Emirati è illegale visitare un sito israeliano? O che Skype è vietato? Appunto.

Come se non bastasse, il problema dell’uso di una VPN cifrata è che i sorveglianti ne rilevano il traffico ma non hanno modo di distinguere gli utenti che usano una VPN per atti illegali da quelli che la adoperano soltanto per guardare un video su Youtube o mandare una mail alla nonna, per cui si rischia di finire nei guai per nulla. Meglio lasciare a casa tutto e godersi la vacanza.

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