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2016/07/08

Controlli parentali, quarta parte: Android

Prosegue la panoramica di soluzioni per il controllo parentale dei dispositivi digitali: dopo iPhone, iPad e iPod touch, stavolta è il turno dei dispositivi mobili basati su Android (praticamente quasi tutti tranne quelli di Apple e di Microsoft).

Le soluzioni incorporate nel dispositivo sono abbastanza limitate: le versioni recenti consentono di creare un secondo profilo da supervisore, da usare per impostare delle restrizioni, per esempio bloccando l’accesso al Play Store o a specifiche app a rischio (quelle dei social network, di solito) oppure impostando limiti di età sui giochi e sui video di Youtube. Tutto parte da Impostazioni - Utenti - Aggiungi utente: i dettagli sono in questo articolo.

Se volete un controllo più esteso, però, è necessario installare delle applicazioni apposite: segnalo  per esempio Kaspersky Safe Kids, F-Secure SAFE, Kids Place/Bambini Place, Norton Family Parental Control o Funamo Parental Control, che aggiungono alle restrizioni elencate sopra anche il controllo su telefonate uscenti e ricevute, sull’invio di SMS, sui siti visitati e soprattutto impostano limiti di tempo inesorabili e la possibilità di localizzare il telefonino (e quindi, entro certi limiti, il minore).

Come sempre, va ricordato che un’app non sarà mai una soluzione perfetta e non sostituisce il lavoro del genitore ma è solo un ausilio per semplificare questo lavoro. Soprattutto con i più piccoli, la navigazione in Rete dovrà essere sempre accompagnata, e accanto alle app di protezione ci dovranno essere raccomandazioni preventive:

– non dare a sconosciuti nome, cognome, indirizzo, numero di telefonino, scuola frequentata, indirizzi di mail o password;

– ci sono persone che si fingono amiche o parenti ma non lo sono;

– se una pagina mostra qualcosa che mette a disagio, va chiusa subito;

– se qualcosa mette a disagio o spaventa, bisogna parlarne con i genitori.

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