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2019/03/22

Aiuto, la CIA mi vuole arrestare! Ma se pago si sistema tutto. Come no

Qualche giorno fa mi è arrivata da Peggy Nielsen, technical collection officer della CIA, la segnalazione che sono coinvolto come sospettato in un’indagine internazionale contro la pedofilia, che sta per arrivare all’arresto di oltre 2000 persone in 27 paesi. Gli arresti cominceranno l’8 aprile.

Peggy dice che ha allegato vari documenti che attestano la mia colpevolezza, però ha notato che sono “una persona facoltosa che potrebbe preoccuparsi per la sua reputazione” e così si offre di togliermi dalla lista delle persone da arrestare se le spedisco diecimila dollari in bitcoin entro il 27 marzo prossimo.

Naturalmente si tratta di una truffa: Peggy non lavora per la CIA ma è un impostore. Lo si nota dal fatto che la sua mail arriva da un indirizzo, peggynielsen@gov1.cia-govn.cf, che finge di essere quello della CIA ma è della Repubblica Centrafricana. Quindi non c’è nessun arresto imminente che riguarda me o le altre migliaia di persone che hanno ricevuto questa mail. E gli allegati sono fasulli (nel mio caso si tratta semplicemente di immagini del logo della CIA).

Il conto in bitcoin al quale inviare il denaro è al momento vuoto: questo indica che nessuno, finora, è cascato nella trappola. Speriamo che continui così.

Se ricevete questa mail, non vi preoccupate: cancellatela e basta. Soprattutto non pagate.


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