Il leader indiano Mahatma Gandhi era il pacifista per definizione, pioniere della resistenza non violenta agli oppressori. Ma allora perché nelle varie versioni del famosissimo videogioco di strategia Civilization Gandhi è sempre un guerrafondaio pazzo amante delle bombe atomiche, tanto che questa sua caratteristica anomala è diventata una serie di memi?
La risposta, spiega Kotaku, è che come tutti i leader mondiali di questo gioco (da Lincoln a Montezuma a Stalin, per citarne alcuni), anche Gandhi, leader dell’Impero Indiano, ha un comportamento programmato in base a determinati parametri, uno dei quali è l’aggressività e la propensione a scatenare guerre. In Gandhi questo parametro era stato programmato correttamente al livello minimo possibile, ossia 1, per rispecchiare la sua personalità reale.
Ma quando un giocatore di Civilization adotta la democrazia come sistema di governo, l’aggressività di tutti i leader viene abbassata di due livelli. Quella di Gandhi diventa quindi inferiore a zero, e il software del gioco interpreta questo valore negativo in modo circolare, come se fosse espresso sul quadrante di un orologio, per cui gli assegna il valore massimo. Un classico errore di programmazione.
Questa stranezza fu scoperta dai giocatori anni fa, e il contrasto così forte fra l’immagine storica di Gandhi e il suo comportamento nel gioco piacque così tanto che i programmatori delle versioni successive di Civilization hanno mantenuto l’anomalia. E così capita che il celeberrimo leader pacifista lanci bombe atomiche alla minima provocazione. Solo nel gioco, per fortuna.
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