Provate anche voi: andate in Google e digitate “Bletchley Park” nella casella di ricerca, oppure (su smartphone) toccate l’icona del microfono nella casella di ricerca di Google e pronunciate questo nome di località.
Al posto del nome Google fa comparire una sequenza di lettere che sembrano un errore o un codice segreto e che man mano cambiano fino a rivelare il nome corretto della località britannica, che si trova a una settantina di chilometri da Londra. Perché?
Se conoscete un po’ la storia dell’informatica e della crittografia, avrete già intuito che Google non ha associato un codice segreto a Bletchley Park per errore o per caso: si tratta di un tributo intenzionale dei programmatori del motore di ricerca al ruolo storico che questa località ha avuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
A Bletchley Park, infatti, era situata la segretissima Station X, ossia l’unità di analisi crittografica più importante nel Regno Unito: quella che aveva il compito di intercettare e decifrare i messaggi cifrati nazisti, protetti dalla macchina crittografica Enigma. Qui lavorò Alan Turing, che fu uno dei principali artefici della decifrazione di quei messaggi oltre che, tanto per gradire, uno dei padri dell’informatica.
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