Abbiamo tutti da qualche parte delle vecchie fotografie stampate, sgualcite, graffiate e strappate, danneggiate così gravemente da rendere impossibile il restauro con Photoshop o prodotti analoghi. Gli strappi, in particolare, sono uno dei limiti maggiori del recupero tradizionale. Ma l’intelligenza artificiale sta cominciando a dare una mano anche in questo senso.
Microsoft ha pubblicato un articolo tecnico, Bringing Old Photos Back To Life, che presenta le nuove funzioni di restauro e riparazione dei graffi e degli strappi. Non funziona sempre, ma quando funziona è davvero notevole: ricostruisce l’immagine persino quando lo strappo interessa una parte molto significativa dell’immagine, come per esempio un volto.
C’è un “trucco”: il software attinge a un enorme repertorio di immagini e “deduce” cosa è probabile che ci sia nella parte mancante. Questo vuol dire che se per esempio lo strappo copre l’occhio di una persona, il software lo ricostruisce mettendoci un occhio che più o meno gli somiglia. Ma non è detto che corrisponda all’originale. In altre parole, si crea una sorta di falso, con l’aggravante che la falsificazione non è facile da notare per l’osservatore inesperto; ma allo stesso tempo si ottiene un recupero altrimenti impossibile, magari di una fotografia che ha un grande valore sentimentale.
Fra l’altro, il software può essere provato senza installarlo, andando presso Colab.research.google.com e seguendo le istruzioni fornite nel tutorial qui sotto.
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