Le coincidenze sono un fenomeno che molti fanno fatica a gestire razionalmente. C’è chi sogna un velivolo che cade e pensa di avere la chiaroveggenza quando l'indomani legge di un incidente aereo. C'è chi sospetta che il telefonino o Alexa ascolti segretamente le sue conversazioni e le usi per bombardarlo di pubblicità mirata perché una volta ha parlato di pettini per gatti e il giorno dopo gli compare la pubblicità dei prodotti da toeletta per felini. C’è chi nota che l’aereo dirottato che colpì il Pentagono l’11 settembre 2001 si schiantò proprio sulla facciata recentemente blindata e quindi teorizza che “qualcuno” abbia guidato l'aereo appositamente verso quel punto per limitare i danni ma ottenere lo stesso il panico. Eccetera, eccetera, eccetera.
Il fatto è che siamo molti abili a notare le coincidenze ma incapaci di notare le non-coincidenze. Nessuno va mai in giro a raccontare di quella volta che ha sognato i numeri del lotto ma erano quelli sbagliati. Nessuno s’inquieta se in casa ha parlato di reggicalze vicino allo smartphone e Google gli propone cibo per canarini.
Ma soprattutto facciamo fatica ad accettare che le coincidenze càpitano. Se un dato fenomeno avviene tante volte, prima o poi capiterà che dia un risultato insolito e improbabile. Miliardi di persone sognano tutte le notti: che qualcuna sogni qualcosa che l’indomani succede è statisticamente quasi inevitabile.
E a volte succedono anche gli eventi più improbabili. I complottisti non riescono a concepire che le cose avvengano per caso. Tutto, per loro, accade in modo preordinato, secondo i piani complicatissimi del Grande Vecchio di turno. Ma se tante persone fanno una cosa tante volte, ogni tanto capiteranno le coincidenze più impensabili.
Considerate questo video: una persona sta camminando per strada e sta registrando del materiale per un documentario. Dietro quella persona, di colpo, appare George Lucas.
Un bell’esempio da presentare quando arriva il solito genio che dice
“Ma X non può essere una coincidenza! Gombloddoh!!!!”.
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Il video è diventato virale in questi giorni, ma risale a qualche anno fa. Usando gli indizi contenuti nella ripresa ne ho trovato una versione più estesa che fornisce un po’ di contesto: la persona che parla è Bruce Hoglund e sta parlando di pyroprocessing, di molten salt process e di electrochemistry perché sta spiegando il funzionamento di un particolare tipo di reattore nucleare. Lo spezzone è tratto da un documentario legato all’Argonne National Laboratory e intitolato Nuclear Recycling: How It Works.
Il video è chiaramente girato in epoca pre-Covid da qualche parte nel continente americano, a giudicare dai cartelli stradali e dalle pubblicità sui veicoli. Appena prima dell’albergo in cui entra George Lucas c’è un ingresso di un negozio che si chiama Marlowe, e il numero civico successivo è il 110. Subito dopo si vede la scritta Nomi Kitchen Lounge Garden Spa, che è questo locale a Chicago. Con questi indizi si scopre che la scena è ripresa davanti al Park Hyatt Chicago (qui su Google Maps).
Riuscite a scoprire di più?
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