It is with great sorrow that we report the passing on the legendary icon Nichelle Nichols. No words. #roddenberry #RIPNichelle #StarTrek pic.twitter.com/wQkB0OZ9t5
— 𝚃𝚑𝚎 ❤ 𝚘𝚏 𝚂𝚝𝚊𝚛 𝚃𝚛𝚎𝚔 (@roddenberry) July 31, 2022
Forse molti conoscono Nichelle Nichols semplicemente come “la bella donna di colore sul ponte dell’astronave Enterprise” o “quella del primo bacio interrazziale della storia della TV” (anche se non è strettamente vero). Oggi è facile non ricordare quanto fosse rivoluzionario, per l’America segregazionista di quegli anni Sessanta, che una persona di colore, e per di più donna, apparisse in televisione in un programma di prima serata con un ruolo diverso da quello della cameriera o della serva. Uhura veniva trattata assolutamente alla pari dal Capitano Kirk, da Spock e da tutto l’equipaggio, e riparava gli apparati dell’astronave gomito a gomito con loro. Il colore della sua pelle non era un problema: era semplicemente irrilevante.
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— TrekCore.com 🖖 (@TrekCore) July 31, 2022
Sono passati cinquantacinque anni: il razzismo è ancora ben lontano dall’essere un vago ricordo come si augurava allora Gene Roddenberry, creatore di Star Trek, e anche la discriminazione verso le donne è tuttora fortemente presente. Alcuni passi avanti sono stati fatti, da allora, grazie anche a persone come Nichelle Nichols, che dopo la sua partecipazione a Star Trek è diventata ambasciatrice e reclutatrice della NASA, con il preciso compito di coinvolgere nell’esplorazione spaziale anche le persone di colore e le donne, riuscendoci egregiamente, ed è stata un modello e un’ispirazione per tantissime persone anche al di fuori della scienza e della fantascienza, a partire da Whoopi Goldberg. Se potete, guardate il documentario Woman in Motion, dedicato alla sua carriera.
We celebrate the life of Nichelle Nichols, Star Trek actor, trailblazer, and role model, who symbolized to so many what was possible. She partnered with us to recruit some of the first women and minority astronauts, and inspired generations to reach for the stars. pic.twitter.com/pmQaKDb5zw
— NASA (@NASA) July 31, 2022
Nel corso della sua lunga vita (89 anni) ha partecipato instancabilmente a innumerevoli raduni dei fan di Star Trek, e ho avuto l’onore di incontrarla in Italia nel 2003 e di tradurre per lei alla Sticcon, la convention annuale dello Star Trek Italian Club di Alberto Lisiero e Gabriella Cordone. Garbata, professionale, sempre pronta a regalare emozioni, anche con la sua splendida voce.
Oggi ci ha lasciato un’icona che ha contribuito enormemente all’emancipazione delle persone discriminate in un’epoca nella quale la discriminazione era talmente radicata da essere considerata assolutamente normale. Forse potremmo onorare la sua vita chiedendoci, sommessamente, quali sono le discriminazioni che oggi consideriamo così assolutamente normali da non accorgerci nemmeno di praticarle, quelle che consideriamo “scocciature” o “pretese esagerate”, ma che nel prossimo futuro ci sembreranno così imbarazzantemente ovvie come lo sono adesso per noi quelle che subirono Nichelle Nichols e tanti, troppi come lei.
Fonti aggiuntive:
The Guardian,
Nerdist,
New York Times,
Foundation Interviews, TrekToday,
Startrek.com.
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