Cerca nel blog

2022/11/06

Twitter, prime novità concrete: il “bollino blu” diventa acquistabile, per ora solo in cinque paesi; Musk fa dietrofront sulla “libertà assoluta”

Ultimo aggiornamento: 2022/11/07 9:45.

Su Twitter ho il “bollino blu” di utente verificato sin dal 2016, quando l’ho ottenuto gratuitamente semplicemente facendone richiesta motivata e mandando una scansione di un mio documento d’identità, come ho raccontato qui

Cliccando sul bollino, chiunque poteva avere ragionevole certezza che l’account fosse davvero mio e non di qualche impostore: compariva una finestra che diceva “Questo account è verificato poiché è considerato degno di nota nella categoria delle istituzioni, dell'attualità, dello spettacolo o di un altro settore specifico.” 

Al momento in cui scrivo è ancora così, ma a quanto pare la situazione cambierà molto presto.

La versione USA dell’aggiornamento dell’app ufficiale di Twitter per iOS del 5 novembre 2022 (ieri), che la porta alla versione 9.34.3, annuncia infatti quanto segue:

Starting today, we’re adding great new features to Twitter Blue, and have more on the way soon.

Get Twitter Blue for $7.99/month if you sign up now

Blue checkmark: Power to the people: Your account will get a blue checkmark, just like the celebrities, companies, and politicians you already follow.

Coming soon…

•Half the ads & much better ones: Since you’re supporting Twitter in the battle against the bots, we’re going to reward you with half the ads and make them twice as relevant.

•Post longer videos: You’ll finally be able to post longer videos to Twitter.

•Priority ranking for quality content: Your content will get priority ranking in replies, mentions and search. This helps lower the visibility of scams, spam, and bots.

Availability: Twitter Blue with verification is currently available on iOS in the US, Canada, Australia, New Zealand, and the UK.

In sintesi, il servizio preesistente Twitter Blue (disponibile solo in alcuni paesi, come il Regno Unito, dove costa 5 sterline e offre funzioni davvero utili come la possibilità di modificare i tweet dopo la pubblicazione) da ora consente di ricevere il bollino blu pagando 8 dollari al mese e promette che per gli utenti paganti prossimamente dimezzerà le pubblicità, darà maggiore priorità ai loro tweet e permetterà di pubblicare video più lunghi. Quest’offerta è limitata agli utenti che risiedono negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda e nel Regno Unito. Twitter Blue di base rimane invariato.

La versione italiana non contiene nulla del genere, ma solo uno scarno “Abbiamo effettuato delle migliorie e fatto fuori qualche bug per rendere Twitter ancora migliore.”

Quello che colpisce maggiormente è che il bollino blu, finora utilizzato per indicare l’autenticità di un utente, ora sembra essere liberamente in vendita. Se così fosse, per impersonare una celebrità, con tanto di bollino di apparente garanzia, sarebbe sufficiente pagare otto dollari al mese (il prezzo, dice Musk, potrebbe variare da paese a paese in base al potere d’acquisto). Un investimento trascurabile per chiunque voglia creare inganni, trollaggi o truffe fingendo di essere un personaggio famoso. Ma ci sono alcuni tweet di Elon Musk (che vanno presi con cautela e scetticismo, come tutto quello che dichiara il nuovo CEO di Twitter e non è implementato nella policy ufficiale di Twitter) che sembrano delineare delle soluzioni e delle scadenze temporali:

  • Musk ha tweetato che intende autenticare gli utenti paganti usando i sistemi di autenticazione esistenti dei sistemi di pagamento (carte di credito e simili) e quelli di Apple/Android (che si intascherebbero la consueta percentuale degli acquisti in-app) invece di usare l’attuale sistema di autenticazione interno a Twitter, che a suo dire era corrotto: “Far too many legacy “verified” checkmarks were handed out, often arbitrarily, so in reality they are *not* verified. You can buy as many as you want right now with a Google search. Piggybacking off payment system plus Apple/Android is a much better way to ensure verification”.
  • Musk ha anche scritto su Twitter che se qualcuno dovesse tentare di impersonare con il nuovo bollino blu un utente che ha già il vecchio bollino, Twitter sospenderà l’account dell’impostore e si terrà i suoi soldi (“Twitter will suspend the account attempting impersonation and keep the money! So if scammers want to do this a million times, that’s just a whole bunch of free money”). Non ha specificato che cosa succederà se qualcuno tenterà di impersonare, con tanto di bollino, un utente che non ha il vecchio bollino (e magari non ha nessun account Twitter, con o senza bollino). Non si sa cosa succederà a chi, come me, ha il bollino vecchio stile e non vuole o non può pagare per avere Twitter Blue (magari non per taccagneria ma per necessità di anonimato). 
  • Sempre Musk ha tweetato che i cambiamenti sulla gestione dei bollini verranno implementati entro “un paio di mesi” e che Blue dovrebbe essere disponibile in tutto il mondo “non appena confermato che funziona bene nel gruppo iniziale di paesi ed è pronta la traduzione” (“As soon as we confirm it’s working well in the initial set of countries and we have the translation work done, it will roll out worldwide”).

Per il momento le pagine di Twitter dedicate al “vecchio” bollino di autenticazione sono ancora online (copia permanente), ma nell’app iOS aggiornata non è più possibile eseguire la procedura di autenticazione descritta in quelle pagine, ossia andare in Impostazioni e assistenza - Impostazioni e privacy - Il tuo account - Informazioni dell'account: non c’è nessuna opzione di richiesta della verifica (essendo io già autenticato, ho provato a creare un account nuovo e chiedere l’autenticazione lì). La procedura è assente anche nella versione Android.

Se gli annunci di Musk venissero confermati dai fatti, il bollino blu in effetti continuerebbe a essere un sistema di autenticazione, non più interno a Twitter (con i relativi costi operativi) ma esternalizzato ai gestori di carte di credito e di app store: sarebbero loro a garantire le identità. Resterebbe da capire come verranno gestite le carte di credito anonime o quasi anonime e le richieste di autenticazione per motivi professionali dei dipendenti aziendali (per esempio quelle dei giornalisti di una redazione).

Rimarrebbe inoltre il problema di un Twitter composto da “nobili” (utenti paganti) e “plebei”. I plebei potrebbero leggere gratuitamente i contenuti di Twitter come prima, ma i loro tweet verrebbero resi meno visibili di quelli dei “nobili”. Si arriverebbe al paradosso che un utente pagante non vedrebbe i post dei propri amici non paganti. Le dichiarazioni di Musk in questa intervista sono piuttosto chiare in proposito (video integrale qui sotto).

Il problema fondamentale di qualunque social network nel quale diventa sostanzialmente obbligatorio autenticarsi non è la spesa in sé (anche se per molti 96 euro l’anno solo per stare su un social network non sono una cifra trascurabile), ma il fatto che rende sostanzialmente impossibile l’anonimato che protegge tante persone che per la propria sicurezza non possono autenticarsi (attivisti, donne maltrattate, e tanti altri). Queste voci rischiano di essere relegate nel silenzio e non udite da nessuno.

Certo, un utente non pagante potrebbe continuare a usare Twitter come lettore, ma la sua voce verrebbe smorzata, con buona pace dei propositi di Musk di eliminare “l’attuale sistema di nobili e plebei di Twitter” che lui considera “una stronzata”, e di dare “potere al popolo” (Twitter’s current lords & peasants system for who has or doesn’t have a blue checkmark is bullshit. Power to the people! Blue for $8/month”, Elon Musk, 1 novembre 2022).  

Il potere l’avrà solo chi sceglie di dare soldi a Elon Musk; gli altri resteranno plebei.

---

23.55. Nel frattempo, ci sono alcune segnalazioni di malfunzionamenti o funzionamenti parziali, per cui gli utenti paganti non starebbero ricevendo il nuovo bollino. Ma secondo informazioni non confermate del New York Times, l’attivazione dei bollini sarebbe stata rinviata intenzionalmente fino a dopo le elezioni statunitensi di martedì. 

Inoltre Musk ha tweetato poco fa che in futuro qualunque utente che tenti di impersonare qualcuno senza specificare chiaramente che si tratta di parodia verrà sospeso permanentemente (“Going forward, any Twitter handles engaging in impersonation without clearly specifying “parody” will be permanently suspended”).

Poco più tardi ha aggiunto che le future sospensioni avverranno senza i preavvisi dati fin qui: “Previously, we issued a warning before suspension, but now that we are rolling out widespread verification, there will be no warning. This will be clearly identified as a condition for signing up to Twitter Blue.” E ancora: “Qualunque cambio di nome, di qualunque genere, causerà la perdita temporanea del bollino di verifica” (“Any name change at all will cause temporary loss of verified checkmark”). 

Sembra che l'assolutista della libertà di espressione (come dichiarato per esempio qui) stia improvvisamente scoprendo che è necessario mettere dei paletti alla libertà assoluta per evitare che qualcuno ne abusi.

 

Fonti aggiuntive: BBC, 9to5mac.

Nessun commento: