Teorie di complotto sull'11 settembre, proviamo a organizzare un faccia a faccia
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Prosegue qui la discussione-trattativa (iniziata qui) con Riccardo Pizzirani, noto anche come Sertes, sostenitore delle tesi alternative sull'11 settembre, per organizzare un dibattito faccia a faccia con me e i rispettivi esperti.
La discussione viene fatta in pubblico attraverso i commenti qui sotto, per dare la massima trasparenza possibile. Non verranno accettati commenti non pertinenti all'organizzazione del dibattito.
Questo articolo verrà integrato man mano con i dettagli della questione.
2011/7/11: il dibattito si fa
Il dibattito è stato fissato per sabato 23 luglio (sabato) a Bologna, dalle 14:30 alle 17:30, presso la Sala Falcone e Borsellino, Centro Civico Q. Reno, Via Battindarno 123. La sala è stata selezionata e prenotata da Sertes. L'ingresso è libero e l'incontro sarà moderato dal giornalista e scrittore Carlo Gubitosa.
L'incontro si articolerà nel modo seguente: 45 minuti di presentazione delle proprie argomentazioni (con supporti audio e video) per ciascun relatore, seguiti da 15 minuti a testa di replica, precisazione e approfondimento. Poi ci saranno le domande del pubblico e una sessione di domande dirette dei relatori l'uno all'altro.
Il dibattito verrà ripreso in video e pubblicato online. A seconda delle risorse tecniche disponibili (connessione Internet, soprattutto), è possibile che venga trasmesso in diretta in streaming, ma non me ne occupo io.
Come concordato, Sertes ha presentato la propria lista degli argomenti:
Aggiornamento: questa parte della struttura del dibattito è stata poi modificata. Leggete più sotto.
1) La testimonianza del Ministro dei Trasporti Norman Mineta, resa sotto giuramento di fronte alla 9/11 Commission, è però omessa dal 9/11 Commission Report
2) Crollo del WTC1: 92 piani integri non sono in grado di rallentare il crollo sostanzialmente in caduta libera
3) Crollo del WTC2: arresto del momento angolare (rotazione) del blocco superiore
4) Crollo del WTC7: un evento unico nella storia, spiegato con un fenomeno inventato per l’occasione (fire-induced progressive-collapse); cronologia delle Versioni Ufficiali
5) Crollo del WTC7: 2.25 secondi di caduta libera attraverso il percorso di maggior resistenza
6) Le strabilianti risposte del NIST alle richieste FOIA (“non siamo in grado di spiegare in modo esauriente i crolli completi”, “non abbiamo testato i campioni di acciaio per tracce di esplosivo / composti incendiari”, “[non rilasicamo il modello informatico del crollo perché questo] potrebbe mettere in pericolo la sicurezza pubblica”)
7) Uno studio scientifico peer-reviewed ed incontestato dimostra la presenza di Nanothermite incombusta nelle ceneri del WTC
8) La presenza di acciaio fuso nel sito del WTC dimostra temperature incompatibili con gli incendi
9) I danni alla facciata del pentagono descritti dal documento ASCE The Pentagon Building Performance Study non hanno riscontri nelle foto di tale documento
10) Le testimonianze raccolte nell’area del Pentagono e le trascrizioni ufficiali dell’Army Center for Oral History indicano che il velivolo che ha colpito il Pentagono è passato su una rotta diversa da quella ufficiale
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Sull'ultimo punto ho ancora delle riserve, nella preparazione tienilo per ultimo, ti confermo in seguito se intendo utilizzarlo o meno. Se non verrà usato farò una trattazione più estesa di una nota che ho messo come 4B "Cronologia delle Versioni Ufficiali"
Sull'argomento si sono già scatenati i commenti degli utenti di Luogocomune, che vi invito vivamente a leggere per constatare l'astio che anima molti (ma non tutti) i sostenitori di queste tesi alternative.
2011/7/12: i miei argomenti
Questi saranno i punti documentati che presenterò insieme alla critica delle asserzioni di Sertes:
Aggiornamento: questa parte della struttura del dibattito è stata poi modificata. Leggete più sotto.
1. Premessa: definizioni, obiettivi, limiti e metodi di un'indagine.
2. Gli attentati in generale: alcuni miti da sfatare (credenze diffuse nell'opinione pubblica ma non corrispondenti a quanto avvenuto secondo la ricostruzione comunemente accettata, per esempio la natura delle telefonate dagli aerei, la struttura della difesa aerea, le manovre degli aerei, la dinamica del collasso degli edifici).
3. Gli attentati in generale: bilancio delle fonti (tecniche, indipendenti, giornalistiche) e analisi di rischio per i vari scenari ipotizzati.
4. Crolli del WTC1 e 2: confronto fra documentazione tecnica a supporto della ricostruzione comunemente accettata, anche antecedente l'11/9, e documentazione tecnica a supporto di tesi alternative.
5. Pentagono: analisi della "scena del delitto" e deduzione della natura dell'oggetto impattante.
6. Pentagono: elementi a supporto dell'impatto del Boeing 757 della American Airlines, volo AA77.
7. WTC7: documenti tecnici e dichiarazioni di esperti; analisi dei possibili moventi.
8. Volo 93: analisi della "scena del delitto" e verifica di coerenza con i vari scenari ipotizzati.
9. Conclusione: il Rasoio di Occam applicato alla ricostruzione comunemente accettata e alle ipotesi alternative.
2011/07/13: chiarimenti sui miei punti; i miei esperti
C'è stata una certa confusione sulla struttura del dibattito, come si può notare dai commenti qui sotto. Per farla breve: a un certo punto sembrava che io dovessi presentare i dieci punti migliori a favore della ricostruzione comunemente accettata, ma in realtà mi devo limitare a rispondere ai punti sollevati da Sertes. Va benissimo, per cui ritiro la lista di punti presentata qui sopra.
Intanto posso annunciare chi saranno i tecnici che saranno presenti o collegati telefonicamente con il dibattito: Danilo Coppe, dell'Istituto Ricerche Esplosivistiche, e Mike Walter, giornalista, testimone oculare diretto dell'impatto al Pentagono.
2011/07/14: i punti definitivi di Sertes
Questa è la versione finale dei dieci punti che verranno presentati da Sertes:
Punto 1: Il Vicepresidente Dick Cheney era nel centro di comando sotto la casa bianca quando il terzo aereo ha colpito il Pentagono? Il Ministro dei Trasporti Norman Mineta dice di si sotto giuramento, il rapporto ufficiale dice di no ignorando la sua testimonianza.
Punto 2: Crollo della torre 1: l'ipotesi di caduta libera dei pezzi di torri fatta nella ricostruzione comunemente accettata è discutibile e scarsamente documentata; eppure il NIST (National Institute of Standard Technology) aveva il mandato di far piena luce su come queste torri sono crollate.
Punto 3: la dinamica di caduta del blocco superiore non e' compatibile con la ricostruzione comunemente accettata. All'inizio del crollo della torre sud la cima del palazzo si è inclinata paurosamente di lato, ma poi tale rotazione si è arrestata senza motivo apparente. Perchè manca la spiegazione ufficiale di questo evento?
Punto 4: Il crollo del palazzo 7 è l'unico caso nella storia di grattacielo con struttura in acciaio ufficialmente crollato per soli incendi. E per tentare di spiegarlo la versione ufficiale è costretta ad introdurre un nuovo fenomeno fisico mai verificato prima: un "crollo progressivo indotto dagli incendi".
Punto 5: Il crollo del palazzo 7 avviene con 2.25 secondi di caduta libera delle macerie attraverso il percorso di maggior resistenza. Per spiegare questo fenomeno il "crollo progressivo indotto dagli incendi" e' solo l'ultima di tante versioni ufficiali. Non e' che magari anche quest'ultima e' sbagliata?
Punto 6: Il NIST (National Institute of Standard Technology) è l'istituto incaricato di fornire le analisi tecniche dei crolli, ma ha dimostrato scarsa serietà e riluttanza nel rispondere alle richieste di informazione dei cittadini. Questo atteggiamento rende sospetta e discutibile la loro ricostruzione.
Punto 7: Uno studio di chimici professionisti, finora incontestato e passato attraverso un processo di "revisione tra pari" ha dimostrato la presenza di Nanothermite incombusta nei detriti del WTC, un materiale esplosivo e incendiario usato in ambito militare. Come ci e' arrivata al WTC?
Punto 8: La presenza di acciaio fuso nel sito del WTC dimostra temperature di gran lunga superiori a quelle degli incendi, quindi a far sciogliere quell'acciaio dev'essere stato qualcos'altro.
Punto 9: Per quanto riguarda i danni alla facciata del Pentagono, la American Society of Civil Engineers ha presentato un rapporto in cui l'entità dei danni mostrati nelle fotografie del rapporto non è compatibile con l'ipotesi di un Boeing 757, che avrebbe provocato danni ben più estesi.
Punto 10: Le testimonianze raccolte nell’area del Pentagono e le trascrizioni ufficiali dell’Army Center for Oral History indicano che il velivolo che ha colpito il Pentagono è passato su una rotta diversa da quella ufficiale. Anche queste testimonianze sono state ignorate dalla versione ufficiale.
2011/07/16 - I miei punti di risposta aggiornati
Dopo un giro di chiarimenti con Sertes, posso pubblicare le anticipazioni delle mie risposte ai dieci punti sollevati da Sertes.
Punto 1 (dov'era Cheney all'impatto contro il Pentagono): Secondo il 9/11 Commission Report e le fonti citate dal CR, Cheney non era ancora nel bunker. Secondo una testimonianza del ministro dei trasporti, lo era. La discrepanza segnalata e la natura dell'ordine diramato da Cheney, che da chiarimenti con Sertes è alla base di questa domanda, sono ragionevolmente spiegabili attraverso i riscontri incrociati con le dichiarazioni dello stesso Mineta.
Punto 2 (ipotesi di caduta libera dei pezzi di torri "discutibile"): L'"ipotesi" (termine improprio) di caduta libera è conforme alle conoscenze tecniche del settore e alla fisica e non risulta essere stata messa in discussione dagli esperti (se Sertes ha esperti che lo fanno, è pregato di indicarne gli estremi). È più documentata di quanto lo siano le ipotesi alternative. In merito alla "piena luce", il NIST l'ha fatta. Per gli addetti ai lavori, infatti, una volta chiarita la dinamica d'innesco del crollo non serve altro, così come una volta sollevato un martello non c'è bisogno di fare "piena luce" per capire che se lo si lascia andare cadrà.
Punto 3 (dinamica di caduta del blocco superiore incompatibile con la ricostruzione comunemente accettata): La premessa è sbagliata. Non risulta che ci siano fonti tecniche che dichiarino questa asserita incompatibilità. Se ce ne sono, Sertes è pregato di indicarne gli estremi.
Punto 4 (crollo del WTC7 per solo incendio): Il crollo del WTC 7 è l'unico caso riguardante un grattacielo, ma non un edificio o altre grandi strutture in acciaio. Inoltre grandi incendi precedenti in altri grattacieli ne avevano fatto temere il crollo da parte dei vigili del fuoco, tant'è che le normative considerano ampiamente il problema degli incendi che possono causare crolli. Al WTC7, a differenza degli altri grandi incendi del passato, non furono fatti interventi di spegnimento e le lesioni contribuirono a creare canali d'immissione d'ossigeno. È errato dire che il crollo progressivo indotto da incendi è un "nuovo fenomeno fisico": la letteratura specialistica lo considerava già prima dell'11 settembre 2001. Di questo verrà fornita documentazione.
Punto 5 (crollo WTC7 in caduta libera e lungo percorso di maggiore resistenza): La letteratura e gli esperti indicano che è caratteristica naturale dei crolli avvenire in verticale, lungo quello che sarà anche il "percorso di maggior resistenza" ma è anche quello lungo il quale agiscono le forze più importanti. La letteratura tecnica ne riporta numerosi esempi. Di questo verrà fornita documentazione. È errato parlare di "tante" versioni "ufficiali": ne è stata presentata una sola. Nei rapporti tecnici preliminari erano state fatte ipotesi provvisorie, in attesa dei dati completi, come è normale nel corso di indagini tecniche complesse.
Punto 6 (scarsa serietà e riluttanza del NIST): Non è vero che il NIST ha dimostrato "scarsa serietà e riluttanza". Gli atti completi del NIST includono FAQ divulgative, conferenze stampa, risposte alle interpellanze di tecnici e anche di semplici cittadini, audizioni pubbliche e interviste. Di questo verrà fornita documentazione.
Punto 7 (studio dimostra presenza nanotermite): Lo studio in oggetto è stato pubblicato da una casa editrice che pubblica qualunque cosa a pagamento (anche testi senza senso; di questo verrà fornita documentazione). La "revisione tra pari" della casa editrice è risultata essere una presa in giro. La direttrice della rivista si è dimessa quando ha scoperto che lo studio era stato pubblicato senza informarla. Lo studio è stato in realtà contestato, anche da alcuni sostenitori delle teorie alternative. Di tutto questo verrà presentata documentazione. A prescindere dalla qualità dello studio, quand'anche fosse valida l'ipotesi della presenza di "nanotermite", resterebbe da dimostrare come sarebbe stata innescata e come sarebbe stata in grado di tagliare/fondere istantaneamente le grandi colonne del WTC.
Punto 8 (acciaio fuso dimostra temperature sospette): La presenza di acciaio fuso è documentata (a quanto risulta) solo da testimonianze, non da analisi metallurgiche. Salvo che Sertes abbia documentazione diversa, non risulta che si sappia per certo che si trattasse di acciaio o di altro metallo. Soprattutto non si sa se la temperatura di fusione del materiale fu raggiunta prima, durante o dopo il crollo. Sappiamo però che gli incendi covarono sotto le macerie per giorni. È quindi possibile, e compatibile con tutti i fatti noti, che la fusione sia avvenuta dopo i crolli, a seguito degli incendi sotto le macerie. Il "qualcos'altro" potrebbe ragionevolmente essere il calore degli incendi post-crollo.
Punto 9 (danni facciata Pentagono insufficientemente estesi): Non è indicato da dove provenga l'asserzione che i danni alla facciata del Pentagono dovevano essere ben più estesi. Non risultano fonti esperte che lo sostengano (se Sertes le ha, le indichi, altrimenti si tratta di un parere personale di una persona non esperta, quindi non valido). Il confronto con le sagome d'impatto al WTC e la mappatura della reale estensione dei danni (basata su analisi realizzate da sostenitori delle teorie alternative) non indicano le asserite incompatibilità.
Punto 10 (rotta diversa del velivolo contro il Pentagono): Ammesso che quanto affermato sia esatto (se ne attende documentazione), non è corretto affermare che le "trascrizioni ufficiali dell’Army Center for Oral History... sono state ignorate", perché le trascrizioni (definite anche da Sertes "ufficiali") fanno parte a pieno titolo della "versione ufficiale". Sertes ha chiarito separatamente che "la versione ufficiale ASCE e la versione ufficiale COH sono mutualmente esclusive (non possono essere vere entrambe)". Questo è indubbio, ma in qualunque raccolta di testimonianze vi sono contraddizioni; compito dell'investigatore è vagliarle e generare una ricostruzione coerente. In ogni caso, l'esatta rotta seguita dall'aereo è una disquisizione che non altera il fatto che l'aereo si è schiantato contro il Pentagono, come documentato dai testimoni che ne hanno osservato l'impatto e dai vigili del fuoco che ne hanno raccolto i rottami e i corpi dei passeggeri.
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