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2022/01/27

I messaggi dei sottomarini militari sono in Tubular Bells di Mike Oldfield

Ultimo aggiornamento: 2022/01/31 22:20.

C’è un collegamento decisamente strano fra il film L’Esorcista (1973), l’informatica e i sottomarini militari.

Nell’album Tubular Bells di Mike Oldfield, usato nella colonna sonora de L’Esorcista in modo memorabile e inquietante, c’è realmente un messaggio nascosto, coperto dalla musica. 

Non sto parlando dei presunti messaggi satanici che si anniderebbero in certi brani musicali se vengono riprodotti al contrario, ma di un vero e proprio messaggio tangibile e concreto, che però non è stato inserito intenzionalmente da Mike Oldfield. Ma allora come ha fatto a rimanere impresso nell’album?

Per capirlo bisogna riscoprire la storia di quell’incredibile disco. Tubular Bells fu registrato nel 1973, quando Oldfield aveva solo 19 anni, presso i celeberrimi Manor Studios di Richard Branson, a Shipton-on-Cherwell, in Inghilterra, a nord di Oxford.

A un’oretta di distanza da questi studi di registrazione c’era Rugby Radio, una stazione radio militare a frequenza molto bassa o VLF, che veniva usata per inviare messaggi ai sottomarini della Marina britannica attraverso le sue antenne alte fino a 250 metri.

Questa stazione radio era talmente potente che i suoi segnali entravano negli impianti di registrazione dei Manor Studios, lasciando una traccia molto fioca a 16 kHz di cui i tecnici non si accorsero durante la registrazione dell’album di Mike Oldfield.

Insomma, in Tubular Bells sono stati registrati per errore i messaggi militari dei sottomarini, che sono lì da scoprire ancora oggi grazie all’informatica.

Infatti, come spiegato da David Schneider su IEEE Spectrum, se si prende un CD di Tubular Bells, lo si converte in un file WAV e lo si elabora con un’applicazione di software-defined radio (SDR) sintonizzata su 16 kHz in modo da demodulare i segnali a onda continua, emerge molto chiaramente del codice Morse. Nei suoi esperimenti, Schneider ha trovato molte ripetizioni delle lettere VVV (che significa “prova”) e GBR (che era la sigla identificativa o callsign della stazione radio militare).

Riccardo Rossi ha verificato questa chicca prendendo un file audio di Tubular Bells in formato FLAC e filtrandolo con il software SDR, con questo risultato:

L’idea che in un album musicale siano annidati per errore dei messaggi militari di quasi cinquant’anni fa è già abbastanza bizzarra, ma c’è di più: lo stesso software usato per estrarre questi codici dal disco di Mike Oldfield può essere usato per il monitoraggio delle eruzioni solari, che emettono potenti segnali radio VLF. Grazie al software, è possibile oggi costruire una stazione di monitoraggio di questi eventi astronomici con circa 70 dollari (o euro o franchi). Prima un equipaggiamento del genere sarebbe stato enormemente più costoso.

A questo punto sovviene un pensiero: quanti altri album furono registrati in quegli studi britannici e quindi forse contengono altri segnali militari? E più in generale: man mano che la tecnologia di analisi dei segnali diventa più sofisticata e i costi delle apparecchiature scendono, quante altre tracce fantasma del nostro passato troveremo nascoste nelle vecchie registrazioni?

Ma soprattutto resta un mistero: come faceva David Schneider a sapere di poter cercare i segnali dei sottomarini dentro Tubular Bells?

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Addenda /1

Riccardo Rossi mi ha inviato queste istruzioni per consentire di replicare il suo esperimento:

DECODIFICA TRASMISSIONE MORSE DELLA RUGBY RADIO STATION IN TUBULAR BELLS (1973)

1) Procurarsi una registrazione ad alta qualità della versione originale di Tubular Bells di Mike Oldfield registrata nel 1973 in uno dei seguenti modi:

a. DIFFICILE – Procurarsi il vinile della versione originale ed avere l’attrezzatura per farne una copia digitale in formato .wav

b. MEDIO – Procurarsi il CD con la traccia originale (e non le versioni rimasterizzate pubblicate dallo stesso Oldfield negli anni 2000) e farne una copia in formato .wav

c. FACILE – Cercare e scaricare da internet il “rip ISO” del CD o la versione .flac ad alta qualità, dopo di che convertirla in formato .wav con uno dei tanti software audio disponibili gratuitamente.

* Per scopi puramente scientifici ho caricato la traccia .flac a questo link temporaneo https://t.co/riVYXCyfyZ

** Non è un caso che non abbia preso in considerazione le versioni in .mp3, in quanto questo tipo di compressione cancella completamente (o inibisce moltissimo) la gamma di frequenze dove è rimasta registrata la trasmissione radio.

2) Procurarsi un software SDR; ce ne sono diversi gratuiti ed io ho scelto SDR# (Windows) disponibile a questo link: https://airspy.com/download/.

Questi software normalmente funzionano accoppiati ad un dongle SDR o ad una radio, ma possono anche analizzare delle registrazioni “offline” andando a leggere semplicemente un file, ed è proprio quello che andremo a fare.

3) Scompattare SDR# in una cartella e lanciare SDRSharp.exe (non è necessaria una installazione).

4) Nel pannello SOURCE in basso a sinistra, dal menu a tendina selezionare Baseband File (*.wav) e caricare il file .wav di Tubular Bells.

5) Selezionare RAW nel pannello RADIO in alto a sinistra e nel campo Bandwidth inserire il valore 44000.

6) Premere il tasto PLAY in alto a sinistra, e dovreste iniziare a sentire Tubular Bells.

7) Se notate attentamente sullo spettrogramma in corrispondenza dei 16 kHz c’è un segnale sottile, che è una cosa abbastanza inusuale per una traccia audio. Per isolare ed ascoltare solo quella fettina di spettro, selezionare CW nel pannello RADIO. La modalità CW (continuous wave) serve per la ricezione di segnali in codici morse che intrinsecamente hanno una banda molto stretta (una volta cliccato CW noterete che il software porta automaticamente la Bandwidth da 44000 a 300).

8) A questo punto sintonizzatevi sui 16 kHz cliccando la zona di interesse col mouse sullo spettrogramma (o scrivendo 16.000 nei campi numerici in alto a destra dello slider del volume). La sequenza di punti e linee ora dovrebbe essere chiaramente udibile.

Riky IU4APB

Addenda /2

Alcuni esperti di storia delle radiocomunicazioni mi hanno espresso perplessità sulla descrizione della natura militare delle trasmissioni di Rugby Radio. Riporto testualmente quello che scrive David Schneider nell’articolo che ho linkato: “[...] the British government operated a very-low-frequency (VLF) radio station to send messages to submarines”. Inoltre un articolo tematico su OurWarwickshire.org.uk dice che “During the Falklands War in 1982 a special South Atlantic short wave circuit was urgently set up for the MoD. This, together with the GBR VLF transmitter used by the MoD(N), helped in the war effort.” E questo documento dedicato a Rugby Radio dice che “During and following the 2nd World War the traffic moved from commercial telegrams to ships and diplomatic news broadcasts, to Air Ministry weather forecasts and finally played an important part in the Cold War, providing submarine communications for the Royal Navy.” Un uso militare di Rugby Radio sembra insomma ragionevolmente ben documentato. 

Chicca: il secondo documento che ho linkato cita una cosa che sembra tratta di peso da un libro steampunk di passati alternativi: nel 1926 (un secolo fa, insomma) Rugby Radio aveva una portata planetaria. Il suo segnale Morse, diffuso con 350 kW di potenza al trasmettitore, si riceveva in tutto il mondo e faceva parte dell’Imperial Wireless Network, la rete senza filo dell‘Impero britannico. E l’anno successivo (1927) fu inaugurato il servizio telefonico intercontinentale fra il Regno Unito e gli Stati Uniti. Il servizio era piuttosto esclusivo: portava un massimo di due telefonate e una telefonata di tre minuti costava circa 600 sterline di oggi, ossia settecento euro.

In 1927, just a year after the Radio Station opened, the first radio telephone service from the UK to the USA began. Later this service could carry a maximum of two telephone calls using a frequency of 60-68 kHz in the Long Wave band. The cost of a call, during the first year of service was £15 for three minutes, about £600 at today’s prices. The service was transmitted from Rugby and the receiving station for the return leg of the circuit was at Wroughton in Wiltshire. Later a receiver at Cupar in Scotland was also used. In the USA the receiver was at Houlton in Maine and the return leg transmitter at Rockypoint, New York.

Addenda /3

Nei commenti, pgc segnala che Schneider spiega in parte come faceva a sapere dei segnali dei sottomarini dentro Tubular Bells quando dice “[...] It seems the powerful emanations from this nearby station, broadcast at a radio frequency of just 16 kilohertz (within the audio range), were picked up by the electronic equipment at Branson’s studio and recorded at a level too low for anyone to notice. After learning of this, I purchased an old CD of Tubular Bells. Insomma, sembra che Schneider sia venuto a conoscenza dei radiodisturbi che affliggevano i Manor Studios in quel periodo (forse da qualcuno che ci lavorava) e che abbia semplicemente scelto Tubular Bells come uno dei vari album registrati nel periodo giusto in quello studio di registrazione.

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