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1998/07/24

[IxT] Brutte traduzioni: di chi è la colpa? (24 luglio 1998)

A proposito di traduzioni. Sapete perché le traduzioni dei programmi fanno così pena? (no, non è perché non me ne sono occupato io fino a oggi). Perché i tempi a disposizione sono (vergognosamente) ristretti e i traduttori sono obbligati a usare la stravagante terminologia Microsoft.

Esempio pratico. Il manuale tecnico che sto seguendo (ne traduco però solo una parte) conta mezzo milione di parole: diciamo mille e passa pagine fitte di terminologia tecnica.

Devono essere pronte per fine agosto e il lavoro è stato affidato nei giorni scorsi, distribuito fra un team di traduttori che devono studiarsi il glossario ufficiale Microsoft (10 MB di testo). 500.000 parole in un mese: roba da far schiattare un toro (se i tori traducessero).

Inoltre molto spesso i traduttori lavorano "alla cieca", vale a dire che non conoscono e non vedono il programma che traducono (non è il mio caso: ho acquistato un PC apposta). In più sono obbligati da Microsoft a usare la forma "si" impersonale ("si è dimenticato di formattare il disco floppy" al posto di un più naturale "hai dimenticato di formattare il dischetto") e altri artifici linguistici che vi risparmio.

Il risultato della fretta e delle norme imposte è un italiano stentato e ampolloso, ambiguo e ostico, che per il lettore italiano è forse più difficile dell'inglese originale. Quindi non prendetevela troppo coi traduttori, la prossima volta: è tutta gente che si fa maratone alla tastiera e cerca di fare del proprio meglio in condizioni impossibili.

 

Questo articolo è una ripubblicazione della newsletter Internet per tutti che gestivo via mail all’epoca. L’orario di questa ripubblicazione non corrisponde necessariamente a quello di invio della newsletter originale. Molti link saranno probabilmente obsoleti.

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