Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "rpol2", Chiara Facc*** e "mindstream".
Sta circolando un appello che chiede aiuto per una bambina gravemente ustionata (mostrata nella foto accanto, che qui riporto in versione sfocata e ridotta) e promette 3 cent per ogni copia dell'appello inoltrata via e-mail:
"Alessandra a 14 mesi e ha vinto la sua prima lotta con il fuoco. Adesso lotta per il suo futuro. A causa di alta temperatura ha la pelle bruciata e lesione delle ossa di cranio. Non ha mezzo viso. Adesso si trova in ospedale di Krakovia e sta sotto la cura di un cirurgo, specialista di ustioni, Jacek Puchala. La aspettano altre operazioni e lunga reabilitazione alla quale servono i soldi. Ma i genitori non li anno e si sentono impotenti di fronte a questa situazione. Con ogni messaggio mandato ricevono 3 centesimi."Purtroppo si tratta di una bufala soltanto per metà. Il caso della bambina è infatti autentico, ma non è vero che con ogni messaggio mandato i suoi genitori ricevono 3 centesimi. La condizione gravissima della bimba è documentata, per esempio, dal sito della TV di stato polacca, che indica che la bambina non si chiama Alessandra, ma Oleńka Kuczma [anche se, come notano i lettori, Olenka è diminutivo e vezzeggiativo di Aleksandra], e riporta le coordinate presso le quali si possono davvero effettuare donazioni.
Il suo caso è documentato anche da vari siti antibufala, quasi tutti in lingue a me assolutamente sconosciute (ceco e polacco): se qualche lettore è in grado di mandarmi una traduzione da queste lingue delle pagine che cito nella mia indagine antibufala, la pubblicherò volentieri.
La faccenda dei 3 cent per ogni messaggio inoltrato richiama un altro caso, quello di Rachel, la figlia di George Arlington, che gira da anni. A parte la differenza importante che non esiste alcun George Arlington, mentre il caso di Ola/Olenka è autentico, non c'è alcun metodo tecnico che consenta di tracciare un semplice messaggio e-mail inoltrato da una casella all'altra. Pertanto, tutti gli appelli che dicono 'inoltra per donare x centesimi' fanno disinformazione.
Nel caso di Ola/Olenka, inoltre, manca persino un'indicazione di quale ente o organizzazione dovrebbe tracciare e donare questi 3 cent, e come al solito prima di inoltrare bisognerebbe chiedersi perché mai verrebbe organizzata questa sottospecie di 'lotteria della vita', in cui il facoltoso sponsor eroga soldi soltanto se c'è gente che inoltra il messaggio: se per caso non si raggiunge il numero di inoltri necessario, che succede? Lasciano morire la bambina?
La mia indagine antibufala è a vostra disposizione.
Ciao da Paolo.
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