Segnalo brevemente un articolo del Giornale di Luigi Mascheroni che spalma nuovo letame sulle missioni lunari sparando le solite scemenze senza dare spazio alle smentite.
"Prove? Più che altro dubbi, a partire dal fatto che risulta davvero difficile credere che la tecnologia dell’epoca - senza computer o quasi, e con tute da astronauti che sembrano uscite da un B-movie degli anni ’50 - potesse depositarci delicatamente sulla superficie lunare (e riportarci a casa indenni, soprattutto)" scrive il buon Mascheroni. Che forse non si rende conto che la tecnologia dell'epoca ci diede il Concorde, un aereo di linea supersonico. Sarà stato fatto in studio anche quello?
"Domande di rito: perché nelle foto e nei filmati della missione Apollo 11 non si vedono le stelle che, in mancanza di atmosfera, dovrebbero essere luminosissime?" Perché è così che dev'essere. La Luna è illuminata a giorno dal Sole. Se regolo la fotocamera per esporre correttamente la superficie della Luna, le stelle sono troppo fioche. Tant'è vero che le stelle mancano anche nello foto fatte nello spazio dal nostro Umberto Guidoni. False anche quelle, oppure sarebbe il caso di studiare le basi della fotografia prima di ripetere a pappagallo certe fregnacce?
"Perché non ci sono crateri sotto il Lem nonostante il getto del motore a propulsione?" Perché il LM si è posato su una distesa di roccia. Dura quasi quanto la zucca dei lunacomplottisti.
"Perché in molte immagini gli astronauti proiettano ombre e sono illuminati in un modo inspiegabile rispetto alla sola fonte di luce possibile sulla luna, cioè il sole?" Perché sulla Luna c'è un'altra fonte di luce: la Luna stessa, che riflette la luce del Sole, illumina gli astronauti e schiarisce le ombre. C'è un corso CEPU di fotografia da regalare a chi scrive certe idiozie?
"Perché Armstrong è fotografato da Aldrin che si vede riflesso nel suo casco senza però avere in mano la macchina fotografica?" Non diciamo scemenze, per favore. Innanzi tutto, la foto non ritrae Armstrong, ma Aldrin. C'è pure scritto il nome sulla tuta, caro Mascheroni. E il suo compagno ha eccome in mano la macchina fotografica. Basta guardare gli originali ad alta risoluzione invece delle cacchine sbiadite pubblicate dai lunacomplottisti.
"A conferma dei dubbi dei cospiratori, la Nasa due anni fa ha dichiarato di aver perso i filmati originali dello sbarco. Che forse però salteranno fuori per questo anniversario." Per l'ennesima volta, no. La NASA non ha perso i "filmati originali". Ha perso una copia di alta qualità della diretta TV, ma ha quella in qualità normale. E le riprese filmate su pellicola 16mm a colori dello sbarco sono pubblicamente disponibili. Ne ho una copia persino io, grazie anche alla colletta dei lettori, e l'ho mostrata qui.
"Alla fine, tanti dubbi e una sola certezza. Che la celebre frase «un piccolo passo per me, un grande balzo per l’umanità» - al netto di qualsiasi prova scientifica così come di qualsiasi teoria complottista - non può che essere uscita dalla penna di un mediocre sceneggiatore. Hollywoodiano." Alla fine, pochi dubbi e una sola certezza. Che un articolo del genere non può che essere uscito dalla penna di un... va be', la frase la lascio completare a voi.
Aggiornamento ore 18:15
L'autore dell'articolo ha pubblicato una parziale rettifica. Resta ancora da pubblicare lo spiegone che sbufali quelle affermazioni lunatiche. Sarebbe interessante anche sapere qual è la fonte di quel dato del 20%: l'ultimo sondaggio sull'argomento che ho visto risale agli anni Novanta e dava il 6%.
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