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2010/08/03

Domani arriva lo “tsunami solare”, moriremo tutti?

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "gasparotto" e "danielegas*". L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2010/08/04.

Yahoo Notizie titola "lo tsunami solare colpisce il pianeta Terra" e dice che è stato "[s]egnalato nella notte tra il 3 e il 4 agosto uno tsunami solare...Gli astrofisici che stanno monitorando il sole spiegano che si tratta della prima eruzione di simili proporzioni diretta al nostro pianeta e sottolineano che un'esplosione come questa potrebbe distruggere i satelliti che incontra sulla sua strada. Le conseguenze sarebbero gravissime: le comunicazioni subirebbero danni significativi. Secondo le previsioni della Nasa, rilanciate dal Telegraph, l'Inghilterra potrebbe trovarsi senza elettricità e subire lunghi periodi di black-out. Anche le comunicazioni sarebbero pressoché impossibili."

Siamo alle solite: siccome il catastrofismo vende, si catastrofizza qualunque cosa. L'importante è vendere, al diavolo le conseguenze sui lettori che ci credono e s'impressionano pensando che sia in arrivo la fine del mondo. Le parole "tsunami solare" evocano l'immagine delle devastanti inondazioni che causarono circa 300.000 morti nei paesi che s'affacciano sull'Oceano Indiano a dicembre del 2004, ma un'eruzione solare non scaglia verso la Terra nulla che si possa definire solido nell'accezione comune di quest'aggettivo. Solo particelle sparse.

Notate da dove Yahoo prende le previsioni della NASA: dal Telegraph (probabilmente da questo articolo). Andare direttamente alla fonte pareva troppa grazia? In Italia non ci sono astrofisici da consultare per sapere come stanno davvero le cose invece di copiare i giornali altrui?

Ma c'è di peggio: Yahoo non ha neppure copiato decentemente. Infatti il Telegraph non dice affatto che "un'esplosione come questa potrebbe distruggere i satelliti", ma dice (citando il rappresentante di un istituto di astrofisica statunitense) che questa è "la prima eruzione importante diretta verso la Terra da parecchio tempo"; poi – separatamente – dice che "Gli scienziati hanno avvisato che un'eruzione solare veramente grande potrebbe distruggere i satelliti e le reti di energia e di telecomunicazione in tutto il mondo se avvenisse oggi." Sottolineo il "se avvenisse oggi". In altre parole, quella annunciata non è un'esplosione capace di friggere i satelliti. Quella di oggi è "importante" ("major" in originale), ma è un ruttino rispetto alla "eruzione solare veramente grande" che potrebbe causare danni. Il Telegraph è chiaro in proposito. Basta leggerlo. Tant'è vero che poi dice che "non è chiaro, tuttavia, quanti danni verranno causati da quest'eruzione più recente agli strumenti di comunicazione del mondo".

Andando a consultare un sito specialistico come Spaceweather.com viene fuori un quadro decisamente meno menagramo: chi sta alle latitudini alte potrebbe godersi un'aurora polare speciale stasera. Tutto qui, come nota anche l'ANSA.

Su Nasa.gov trovate una spettacolare sequenza di immagini che mostrano l'eruzione.

Le previsioni del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) citate da Spaceweather parlano di un 10% di probabilità di tempeste geomagnetiche "importanti" e di un 45% di probabilità di qualche attività geomagnetica in occasione dell'arrivo sulla Terra degli effetti dell'eruzione solare, il 3 e 4 agosto. Le previsioni aggiornate del NOAA non annunciano blackout radio o tempeste di radiazione solare o altro. Gli avvisi destinati agli operatori di satelliti non segnalano nulla di preoccupante, e i dati forniti dalle apposite sonde spaziali non indicano nulla di straordinario.

D'accordo, direte voi, ma Yahoo dice anche che "Una devastante tempesta solare è prevista per il 2013. Secondo la Nasa, le nostre reti informatiche e quelle elettriche potrebbe essere distrutte dal picco di attività solare previsto per i prossimi anni". Quindi la fine del mondo è semplicemente rinviata? No, ma occupiamoci di una catastrofe annunciata alla volta. Due sono indigeste.


Aggiornamento 2010/08/04


È la mattina del 4 agosto e siamo ancora qui. Nessuna segnalazione di devastazione satellitare o altri sconvolgimenti geomagnetici planetari. AstronomyNow spiega come stanno andando le cose: quando la massa di plasma raggiungerà la Terra, nelle prime ore del 4 agosto (ora degli Stati Uniti), "se le condizioni del campo magnetico terrestre saranno giuste, le particelle solari scorreranno lungo le linee del campo per interagire con gli atomi di azoto e ossigeno nell'alta atmosfera, producendo spettacolari cortine di luce verde e rossa note come aurore polari. Gli osservatori alle latitudini settentrionali guardino verso nord questa sera e nelle prime ore di domani [orari riferiti agli USA] per cercare di scorgere questi bellissimi fenomeni visivi naturali".

Niente catastrofe neanche stavolta, nonostante gli annunci menagramo: "Talvolta le tempeste geomagnetiche possono distruggere i satelliti per telecomunicazioni orbitanti intorno alla Terra e le reti elettriche a terra, ma per fortuna è improbabile che questa tempesta comporti tali minacce. Sulla scala di classificazione dei brillamenti solari, questo brillamento è valutato come C3, che è il genere più debole; a titolo di confronto, un brillamento di classe M causa blackout radio brevi e localizzati e un brillamento letale di classe X può causare distruzioni globali".

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