Questa è la schermata che mi è comparsa quando ho fatto login su Facebook stasera. “Ci risulta che il nome da te fornito sia falso”. Ma il nome che ho fornito è il mio nome anagrafico. È sul mio passaporto, sulla carta d'identità, sulla patente di guida, sulle bollette e sul mutuo di casa.
Ho cliccato su Inizia per avviare la procedura di verifica, ed è comparsa questa richiesta:
Ho immesso il mio nome e cognome vero, completo e reale: Paolo Attivissimo. Sì, ho anche un secondo nome, ma il modulo mi dice che è facoltativo. Macché. “Purtroppo il nome che hai inserito non è stato approvato dal nostro sistema. Attendi 10 minuti e riprova. Assicurati che il nome sia digitato correttamente e che rispetti le nostre linee guida sulla formattazione. Tieni presente che, se anche il prossimo tentativo che farai non andrà a buon fine, il tuo account potrebbe essere disabilitato.”
Come sarebbe a dire? Nessuna opzione per dimostrare che Attivissimo è il mio vero cognome? E la minaccia addirittura di disabilitarmi l'account se insisto. Aspetto dieci minuti e riprovo.
A modo mio.
Risultato: “Il tuo nome è stato aggiornato come "Paolo Sgomberonte". Ora puoi accedere al tuo account.”
Non ho parole.
Aggiornamenti
Quello che trovo demenziale del comportamento di Facebook non è il fatto che abbia sospettato che il mio cognome sia falso (è in effetti un cognome abbastanza insolito, di cui dubitano anche molte persone), ma che abbia deciso che lo è, senza darmi nessuna opzione facilmente accessibile per dimostrarne l'autenticità. È un atteggiamento inutilmente arrogante.
Prima che me lo chiediate: sì, sono perfettamente consapevole della Clausola del Gatto Sitwoy. Per questo ho scritto chiaramente nel mio profilo Facebook che si tratta di un profilo di test sul quale non bisogna fare affidamento.
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