Questo articolo era stato pubblicato inizialmente l'8/2/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.
Microsoft ha presentato pochi giorni fa la nuova edizione del proprio pacchetto Office, che però è compatibile soltanto con le versioni recenti di Windows (dalla 7 in poi). Chi non ha queste versioni di Windows, o proprio non ha Windows del tutto e per esempio usa Mac OS X o Linux, può risolvere il problema di lavorare con i documenti di Microsoft Office usando LibreOffice, un pacchetto libero, open source e gratuito, disponibile in italiano e in moltissime altre lingue per Windows, Mac OS X (anche per i vecchi Mac con processore PowerPC) e Linux.
La comunità degli sviluppatori di LibreOffice ha presentato ieri la versione 4.0, decisamente più leggera, snella e veloce delle precedenti e soprattutto maggiormente compatibile con i documenti di Microsoft Office. A costo zero e senza problemi di gestione di licenza, è insomma possibile scrivere testi, creare fogli di calcolo e presentazioni in un formato (OpenDocument) che è letto anche da Microsoft Office 2013.
Ci sono un po' di nomi nuovi da imparare, ma si fa in fretta: al posto di Word c'è Writer, Excel è sostituito da Calc, e invece di PowerPoint c'è Impress, che ora ha anche un'app per telecomandare le presentazioni tramite telefonini o tablet Android.
L'aspetto di LibreOffice è molto intuitivo per chi viene dalle vecchie versioni di Microsoft Office ed è rimasto un po' spiazzato dall'aspetto e la disposizione radicalmente cambiata dei comandi di quelle recenti.
In LibreOffice, sempre gratuitamente, ci sono anche Draw (un programma di grafica), Base (un database) e Math, un editor di equazioni, ed è possibile esportare tutti i documenti in formato PDF per garantire la massima leggibilità universale.
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