In tempi di monitoraggio e sorveglianza come questi, forse Facebook ha scelto un momento poco felice per proporre un nuovo servizio: l'identificazione automatica delle canzoni, dei film e dei telefilm che stiamo guardando.
Il servizio sarebbe disponibile soltanto su base volontaria e comunque solo per gli utenti statunitensi e ha scatenato subito l'irritazione di alcuni internauti, perché accende il microfono dell'utente e ascolta i suoni ambientali per cercare di riconoscere la canzone o la traccia audio.
La preoccupazione è che Facebook ascolti così anche le conversazioni private dei suoi utenti, ma il social network ha smentito spiegando che il servizio non funziona così e tutti i dati restano sul telefono. Ci crederanno gli utenti?
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