C'è chi si “informa” sugli attentati dell'11 settembre 2001 guardando i video di qualche imbecille che ha visto le Torri Gemelle soltanto in fotografia, e chi invece va direttamente alla fonte e intervista i protagonisti. Da molto tempo Hammer, uno degli autori del blog Undicisettembre, sta rintracciando coloro che quel giorno erano lì, a rischiare la vita, e sta raccogliendo e pubblicando le loro testimonianze dirette, intervistandoli personalmente per capire cose più importanti di qualunque fantasia di complotto.
La sua intervista più recente è con Frank Papalia, vigile del fuoco in servizio a New York quel giorno. Certo, l'intervista tocca la vicenda dell'Edificio 7, al centro di tante ottuse tesi alternative, ma va ben oltre, ed è inevitabile che sia così: per chi ha vissuto personalmente gli eventi le ricostruzioni alternative sono palesemente ridicole e indegne di qualunque approfondimento. E quando intervisti uno che ti dice, chiaro e tondo, che ha trovato i pezzi dei corpi dei suoi colleghi tra le macerie, ti passa la voglia di chiedergli di nanotermite e di microonde dallo spazio per non fare la figura dell'idiota.
Se volete, la traduzione in italiano dell'intervista di Hammer a Frank Papalia è qui; l'originale in inglese è invece qui.
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