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2015/02/19

Repubblica parla dell’ISIS. Usando come fonte Lercio.it

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Non faccio commenti: sarebbero inutili. Bastano i fatti per mostrare come si lavora male e come si pubblica qualunque cosa senza uno straccio di verifica nelle redazioni dei giornali, ossia in quei posti dove in teoria ci dovrebbero essere un direttore responsabile, un codice deontologico e un Ordine dei Giornalisti a vigilare: per parlare di un argomento serio e delicatissimo come il terrorismo dell'ISIS, Repubblica ha usato come fonte il sito satirico Lercio.it.

Il 16 febbraio Repubblica pubblica un articolo a firma di Mario Basile, Orrore Isis, decapitato con la maglia del Napoli, che mostra un'immagine che sembra ritrarre un uomo poco prima di essere ucciso da un gruppo di uomini armati. L'uomo indossa appunto una maglia del Napoli (scrivo “sembra” per scrupolo: non ho verificato l'origine dell'immagine perché esula dal tema di questo articolo, ma è probabilmente autentica).

Repubblica descrive l'immagine e poi la commenta in questo modo (evidenziazioni mie): “Il gesto, alla luce delle ultime minacce dirette all’Italia da parte dell’Isis, ha messo molti in allarme ma non si tratta di un ulteriore messaggio intimidatorio diretto al nostro paese. Solo un caso, dunque, che la vittima indossasse la maglia del Napoli, particolare probabilmente dovuto al fatto che in quelle zone lavorano diverse associazioni umanitarie, tra cui la onlus Dribbla la Povertà, che distribuiscono le divise delle squadre più famose al mondo. (mario basile)”.

Screenshot dell'articolo di Repubblica, dalla cache di Google:

Repubblica.it, dalla cache di Google alle 16:21:13 GMT.


La rassicurazione di Mario Basile viene subito ripresa da altri siti d'informazione, come Ilroma.net, La Stampa del Mezzogiorno (che cita come fonte Repubblica) e molti altri.

Screenshot di Ilroma.net
Screenshot di La Stampa del Mezzogiorno

Ma la Onlus “Dribbla la povertà” è un'invenzione del sito satirico Lercio.it risalente a un anno fa (in questo articolo).

Repubblica ha modificato il testo dell'articolo, che ora recita: “Solo un caso, dunque, che la vittima indossasse la maglia del Napoli, particolare probabilmente dovuto al fatto che in quelle zone lavorano diverse associazioni umanitarie che distribuiscono le divise delle squadre più famose al mondo. La diffusione delle immagini, alcune particolarmente crude (che noi non vi mostreremo) hanno inevitabilmente animato il dibattito sul tema terrorismo. E alcuni hanno anche avanzato l'ipotesi che si trattasse di un fake. (mario basile)”.

Nessuna rettifica, nessuna parola di scuse. Nessuna spiegazione di come l'inesistente Onlus “Dribbla la povertà” inventata da Lercio.it sia finita nell'articolo di Mario Basile. L'errore madornale viene semplicemente cancellato: non è mai esistito e Repubblica non ha mai sbagliato. Su La Stampa del Mezzogiorno, i commenti dei lettori segnalano la bufala, e nessuno rettifica. Orwell, silenziosamente, si rivolta inquieto nella tomba.


Fonti aggiuntive: LercioNewspedia, Nextquotidiano.

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