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2015/03/17

Tempesta geomagnetica di grado G4 (Kp=8) in corso: niente panico, ma molto spettacolo

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È in corso una tempesta geomagnetica di notevole intensità, indotta dalla recente attività del Sole, che potrebbe generare aurore spettacolari (grafico predittivo qui accanto) e qualche disagio non catastrofico: siamo ben protetti dal campo magnetico terrestre e dall'atmosfera. Diffidate dei titoli da panico che inevitabilmente verranno rigurgitati dai giornalisti a caccia di clic a poco prezzo.

Lo Space Weather Prediction Center del NOAA statunitense classifica l'attuale tempesta come una G4 (intensa) con indice Kp pari a 8 (il massimo è 9). Tutti i dati attuali sono raccolti in questa sua pagina riassuntiva.

La scala Kp è l'equivalente geomagnetico della scala Richter per i terremoti: una misura logaritmica dell'energia della tempesta a livello planetario.

Una tempesta geomagnetica come quella attuale può causare qualche disturbo nelle comunicazioni radio, cali di precisione nei sistemi di localizzazione che usano i segnali dei satelliti GPS e delle emittenti radiotelevisive via satellite, e può indurre le compagnie aeree a usare rotte non polari per i voli intercontinentali, per non esporsi al rischio di perdere contatto radio e di perdersi per mancanza dei segnali dei sistemi di localizzazione.

Nessun problema per gli occupanti della Stazione Spaziale Internazionale: sono ben schermati all'interno della Stazione. Se dovessero fare passeggiate spaziali, invece, la tempesta sarebbe un problema, perché una passeggiata di 6 ore durante una tempesta geomagnetica intensa esporrebbe un astronauta a una dose di radiazioni variabile dal 10 al 100 per cento del limiti a breve termine per pelle e occhi. Ma non ci sono passeggiate in programma.

Paradossalmente, una tempesta geomagnetica è in parte benefica per gli abitanti della Stazione, perché riduce un altro tipo di radiazione, quella dei raggi cosmici provenienti dallo spazio profondo. I raggi cosmici sono molto più difficili da schermare, ma le tempeste geomagnetiche tendono a bloccarli, causando un fenomeno chiamato diminuzione di Forbush.

Se volete vedere che aspetto ha un'aurora vista dalla Stazione, guardate questo video:



22:50. Arrivano segnalazioni e immagini di aurore visibili verso nord dalle Alpi austriache, addirittura con una normale webcam. Davvero fantastico.



Fonti aggiuntive: NASA e Radiation and the International Space Station: Recommendations to Reduce Risk, National Academies Press, pagg. 29-30.

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