Secondo un articolo dell’agenzia Dire (copia su Archive.org) del 27 luglio a firma di Alessandra Fabbretti, Facebook avrebbe eliminato dei post di Matteo Salvini, attuale ministro dell’Interno italiano, per incitazione all’odio.
Se l’episodio venisse confermato, sarebbe un intervento senza precedenti da parte di un social network: sarebbe la “prima volta che la comunicazione social del ministro dell’Interno – o meglio, di quella del partito del ministro dell’Interno – finisce nel mirino della moderazione del social network di Mark Zuckerberg,” scrive Giornalettismo. Inoltre si aprirebbe una questione etica non trascurabile: un popolarissimo social network, che per molti è l’unica fonte di notizie, avrebbe deciso di censurare una dichiarazione di un ministro di un governo. Ma ci sono molti punti poco chiari nella vicenda.
Nel titolo e nel testo dell’articolo dell’agenzia Dire si parla testualmente di “post di Salvini” e di “pagine del ministro dell’Interno”, ma poi il testo prosegue dichiarando che un attivista del movimento antirazzista e multiculturale “Cara Italia” avrebbe in realtà “segnalato la pagina Facebook ‘Lega – Salvini premier’”. Cosa ben diversa da un post del ministro.
A supporto di questa versione dei fatti sta circolando uno screenshot (mostrato qui sotto) nel quale viene presentata quella che sembra essere una risposta di Facebook alla segnalazione: “Lega - Salvini Premier è stata esaminata e abbiamo riscontrato che alcuni contenuti sulla Pagina non rispettano i nostri Standard della community. Abbiamo rimosso quei contenuti specifici (ad esempio foto e post) anziché l’intera pagina [...]”.
Un tweet molto popolare di @Ederoclite (533 retweet, 2860 “mi piace” al momento attuale) ha contribuito alla confusione parlando erroneamente di “pagina di #Salvini” e dicendo altrettanto erroneamente che l’autore della segnalazione era Stephen Ogongo di “Cara Italia”.
Infatti l’autore è una terza persona, sempre di “Cara Italia”, ma non è Ogongo. Lo si nota esaminando con attenzione lo screenshot mostrato nel video che accompagna l’articolo dell’agenzia Dire, a 0:27. Si nota che Ogongo cita il post di qualcun altro.
La collega Rosita Rijtano ha contattato Ogongo, che però non ha informazioni su cosa, di preciso, sarebbe stato rimosso. Facebook tace ufficialmente: ufficiosamente, invece, nega qualsiasi rimozione. Da parte mia ho scritto ad Alessandra Fabbretti per sapere se ha qualche dettaglio in più: vi aggiornerò sulla sua risposta.
Se qualcuno ha notizie più dettagliate, me le segnali nei commenti oppure in privato tramite i contatti indicati nella colonna di destra di questo blog.
Di questa vicenda scrive anche Repubblica.
È interessante confrontare questa situazione (ripeto, non ancora confermata formalmente) con la scelta di Twitter di non bloccare i tweet razzisti o istigatori di odio di Donald Trump perché comunque si tratta di un capo di stato (“Blocking a world leader from Twitter or removing their controversial Tweets would hide important information people should be able to see and debate. It would also not silence that leader, but it would certainly hamper necessary discussion around their words and actions.”).
Vorrei chiarire inoltre che non ne faccio una questione di simpatie o antipatie politiche per la Lega o per Salvini. Vivo in Svizzera e la politica italiana è per me un tafano che sta al di là di una finestra chiusa e che ogni tanto attira la mia attenzione con il suo ottuso sbattere sul vetro. C’è in gioco ben di più: uno scenario nel quale un social network influentissimo direbbe in sostanza a una forza politica di un paese “tu parli quando voglio io”. L’ingerenza di Facebook nel governo di un paese è un problema che tocca tutti.
Quindi, cari odiatori e polemisti che non aspettate altro che un’occasione per odiare e polemizzare, non ci provate. Il mio Blocca è più veloce ed efficiente dei vostri pollici forse opponibili.
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Segnalo infine una di quelle curiose coincidenze della vita: vi ricordate la Clausola del Gatto Sitwoy che inventai tanti anni fa?
Se usi come supporto vitale della tua attività un servizio:
– che non hai la più pallida idea di come funziona,
– che non sai dov'è localizzato geograficamente,
– di cui non sai come contattare i responsabili, perché parlano una lingua a te sconosciuta,
– che non hai pagato perché gratuito e supportato dalla pubblicità,
– che non fornisce alcuna garanzia formale di qualità del servizio;
il giorno che non funziona, non rompere l'anima a chi non c'entra nulla e ha di meglio da fare: sono ... Cat Sitwoy.
Indovinate chi era il deputato italiano che la ispirò nell’ormai lontano 2008.
2019/07/30 16:15
Rosita Rijtano ha ricevuto questa risposta da Facebook:
È arrivata la nota di ufficiale di #Facebook in merito al post rimosso sulla pagina “Lega-Salvini Premier” cc @AlbertoNardelli @disinformatico pic.twitter.com/FXr0PVfxPr— Rosita Rijtano (@RositaRijtano) July 30, 2019
Quando le persone ci segnalano una Pagina per intero per violazione dei nostri Standard della Comunità, di norma notifichiamo loro qualunque provvedimento preso nei riguardi dei contenuti presenti sulla Pagina. Lo facciamo anche se la violazione riguarda contenuti che nello specifico non sono stati segnalati. Lo scorso 25 luglio abbiamo inviato ad un utente che aveva segnalato la Pagina “Lega-Salvini Premier” una notifica che confermava la violazione dei nostri Standard della Comunità. Questa violazione era relativa ad un post effettuato da un altro utente sulla Pagina e non dall’amministratore stesso della Pagina. Ci rendiamo conto che il nostro messaggio ha creato della confusione e ci scusiamo per qualunque disagio questo possa aver causato
Facebook, insomma, conferma di aver rimosso qualcosa dalla Pagina “Lega-Salvini Premier”, ma non si tratta di un post dell’amministratore della Pagina in questione: si tratta di un contenuto prodotto da terzi.
2019/07/30 22:10
Open ha pubblicato una precisazione dell’ufficio stampa della Lega, che dice di non aver “rilevato la rimozione di alcun post da noi prodotto, né abbiamo ricevuto da Facebook comunicazioni riguardo la rimozione di contenuti prodotti dalla pagina, come di norma avviene in questi casi” (evidenziazioni mie). Notare che la Lega parla di post prodotti da loro e di contenuti prodotti dalla pagina. Non dice nulla a proposito di eventuali commenti o post di altri utenti sulla pagina: questo aspetto resta quindi senza chiarimento da parte della Lega.
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